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Personale regionale: dubbi e sospetti per le assunzioni

Ancora soprusi e vessazioni all’orizzonte in Regione, a quanto sembra, quando si tratta di assunzioni, graduatorie e concorsi riguardanti il personale. “Oggi i primi vincitori del concorso Ripam Puglia finalmente hanno svolto il loro primo giorno di lavoro. Però, c’è una graduatoria lunga, con vincitori e idonei di un pubblico concorso, c’è una mozione consiliare approvata dal Consiglio regionale della Puglia che chiede completa e precisa applicazione, sentenze della Corte Costituzionale che tutelano il merito. Ci sono impegni della Giunta regionale, che ha stabilito un programma di assunzioni, ma la Regione sorprende tutti: nonostante la questione del concorso Ripam Puglia sia stata largamente condivisa dalla maggior parte delle forze politiche, si ha notizia dell’assunzione a tempo indeterminato di un precario, oltre che dei numerosi avvisi pubblici che si continuano ad emanare per la stipula di co.co.co e la formazione di short list”. Lo denuncia senza tanti giri di parole Domenico Damascelli, consigliere regionale di Forza Italia, che proprio ieri è tornato sull’argomento depositando un’interrogazione diretta all’assessore al Personale, Antonio Nunziante. “L’8 novembre 2016, con Delibera n. 1697 – prosegue Damascelli – è stato approvato dalla Giunta pugliese il Piano assunzionale 2016. In questa delibera, è stata stabilita l’assunzione, dalle graduatorie Ripam, di novantaquattro persone, con la previsione di una quota da destinare per l’assorbimento del personale a tempo determinato. Ciò, contravvenendo ad uno dei principi cardine della mozione approvata dal Consiglio regionale, ovvero la priorità dei vincitori del concorso Ripam. Non solo, questo sta avvenendo in contrasto anche con quanto stabilito dalla Corte Costituzionale sulla necessità di assumere solo indicendo concorsi pubblici. Purtroppo, qui pare che si agisca come se non fosse intervenuta né la Corte Costituzionale né il Consiglio regionale con una mozione. Oggi, alcuni vincitori hanno preso servizio, ma non si sa ancora quando verranno assunti gli altri e come e in che tempi far scorrere le graduatorie per gli idonei. Chiedo all’assessore al Personale di chiarire la situazione –conclude Damascelli- perché parliamo dei diritti di chi ha partecipato ad un concorso in buonafede e superato importanti prove selettive, facendo affidamento sul principio costituzionale che prevede l’accesso alla pubblica amministrazione mediante concorso, e perché vogliamo che sia rispettata la meritocrazia”. Insomma, pare che i buoni propositi da sventolare, perlomeno alla vigilia del Santo Natale, non siano proprio di moda alla Regione Puglia, visto che all’improvviso c’è chi scorda le centinaia di dipendenti assunti a tempo determinato ( giusta contratti prorogati di anno in anno fin dai tempi della prima giunta Vendola) già inseriti nell’organico regionale al 31.12.2012. Tutti dipendenti che, tra polemiche roventi e leggi approvate a furor di popolo, hanno maturato i requisiti per la stabilizzazione. E’ una tutela che giustamente la Regione Puglia ha posto in essere al fine di chiudere definitivamente la vicenda del precariato all’interno dell’ente, come dovrebbe ricordare chi frequenta i suoi corridoi con funzioni politiche o amministrative, anche a seguito dei pronunciamenti della Corte di giustizia europea. Forse è giunta l’ora di porre fine a guerre sante e crociate inutili, tra precari, storici e con corsisti, come dice qualcuno in Regione senza stare a sottilizzare troppo. <>. Insomma, meglio sarebbe a questo punto darsi da fare –ma sul serio….- negli uffici dell’assessorato alle Risorse Umane dare una bella sterzata sull’argomento organizzazione del personale dipendente, atteso che forte è il ritardo rispetto a quanto previsto (e promesso) nelle varie cabine di regia – susseguitesi a ritmi ridotti – da quando è al lavoro la giunta di Emiliano e Nuanziante. Se fossero stati stilati elenchi, piante organiche e piani assunzionali non diciamo nei termini, ma almeno senza accumulare ritardi biblici a beneficio dei soliti noti, forse a quest’ora staremmo scrivendo altra storia. Forse….

 

Francesco De Martino


Pubblicato il 21 Dicembre 2016

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