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Più che una corsa, è una rincorsa a combattere le emergenze sanitarie

Più che una corsa contro il Covid ed il virus influenzale, la Regione Puglia starebbe effettuando una vera e propria rincorsa. Infatti, ad accusare i vertici politici pugliesi dei gravi ritardi con cui la Regione sta combattendo la pandemia e si appresta a fronteggiare l’influenza, che annualmente si manifesta durante la stagione invernale, è ancora una volta il consigliere regionale dell’opposizione di centrodestra Ignazio Zullo, capogruppo di Fratelli d’Italia nell’Aula barese di via Gentile, che di professione è medico e che proprio sulla Sanità non da tregua al confermato presidente pugliese, Michele Emiliano, ma soprattutto al collega professionale e neo-assessore al ramo, professor Pierluigi Lopalco. Infatti, con una recente nota, Zullo ha ulteriormente puntato il dito contro Emiliano ed il collega Lopalco, per i ritardi accumulati dalla Regione nel fronteggiare l’emergenza epidemica da Coronavirus, ma anche nel prevenire la classica inflienza stagionale che si affaccia nelle stagioni autunno-invernali soprattutto tra le fasce di popolazione più esposte al rischio, dichiarando: “Mentre il coronavirus viaggia alla velocità della luce, il presidente Michele Emiliano e l’assessore Pierluigi Lopalco viaggiano alla velocità delle tartarughe”. Ossia, “sempre in ritardo – per Zullo – su tutto: dai tamponi rapidi ai vaccini anti-influenzali per finire all’incremento dei posti letto di terapia intensiva”. Ormai, – ha commentato il capogruppo alla Regione di Fdi – “sono quelli delle risposte a quarantacinque giorni”, perchè “tanti sono i tempi preannunciati per l’ospedale nella Fiera del Levante, mentre l’emergenza dovrebbe far dare risposte immediate”. Posti di cui – ha rilevato inoltre Zullo –  abbiamo bisogno oggi, con la speranza che tra 45 giorni non servano più, se si è capaci di essere tempestivi nel contrasto alla diffusione dei contagi. Invece, i lavori per approntare a Bari un ospedale emergenziale Covid, nei padiglioni della Fiera del Levante,  – come è noto – sono stati avviati appena una settimana fa. Infatti, a tal riguardo, Zullo ha anche affermato: “Francamente vedere le foto nel cantiere della Fiera come se fosse un grande successo ottenuto mi è sembrato assurdo”, perchè “i 160 posti letto, che costano alla collettività 10 milioni di Euro, dovevano essere programmati da luglio e, allora, erano utili”. Invece, “purtroppo – ha esclamato l’esponente pugliese di Fdi –  saranno pronti fra 45 giorni, salvo complicazioni è il caso di dire”, chiedendosi ironicamente: “E nel frattempo” che tali nuovi posti di terapia intensiva vengano approntati cosa succede? “La mortalità in Puglia continua a salire – ha rilevato ancora Zullo – e i non curati per altre patologie aumentano ogni giorno, mentre scarseggiano sempre più i medici non solo ospedalieri, ma anche quelli ambulatoriali che vanno in pensione e non vengono sostituiti”. Per poi concludere “che per Emiliano-Lopalco tutto può essere post-datato”. Quindi, anche la salute dei cittadini. Però, “nel frattempo la Puglia – ha ricordato Zullo – ha la più alta mortalità nel Sud-Centro e anche qualche regione del Nord Italia”. Ed in tale contesto, per l’ex sfidante del centrodestra di Emiliano, l’eurodeputato Raffaele Fitto, “se la situazione non fosse tragica sarebbe comica”, poiché “nel mentre Emiliano annuncia che a metà gennaio arriveranno 50mila dosi di vaccino anti-covid (staremo a vedere!), in Puglia i medici di famiglia sono disperati perché devono fronteggiare e placare l’ira dei pazienti che – a dicembre – chiedono di essere vaccinati contro l’influenza, ma loro hanno ricevuto solo la metà delle dosi, regolarmente, richieste mesi fa”. Pertanto, si chiede alla fine Fitto: “Non sarebbe il caso di occuparsi di questi ritardi, invece, che usare la salute dei cittadini per fare proclami?” Ma la risposta anche a tale domanda non potrà verosimilmente essere né facile, né rapida da parte del confermato governatore Emiliano e dal suo assessore alla Sanità, Lopalco, perché evidentemente per questi ultimi la corsa a proclami viene sempre prima di quella alla soluzione dei problemi dei pugliesi. Anche (purtroppo!) in campo sanitario.

 

Giuseppe Palella

 

 


Pubblicato il 2 Dicembre 2020

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