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Presidenza della Regione: da Destra a Sinistra i giochi non sono ancora chiusi

 

 

 

Lo scenario politico delle prossime elezioni regionali pugliesi è un continuo divenire non soltanto sul fronte del centrodestra, ma anche su quello opposto del centrosinistra. Infatti, chi pensava che nel centrosinistra pugliese i giochi si fossero già chiusi con le primarie dello scorso 30 novembre e la conseguente candidatura a governatore del segretario del Pd pugliese, Michele Emiliano, forse dovrà ricredersi, perché la partita delle candidature a presidente della Regione potrebbe essere ancora tutta da giocare a sinistra, come a destra dello scacchiere politico pugliese. Il quadro delle candidature che al momento vede ai nastri di partenza l’oncologo Francesco Schittulli per la coalizione di centrodestra, l’ex sindaco di Bari Emiliano per il centrosinistra e la giovanissima Antonella Laricchia per il “Movimento 5 Stelle” nelle prossime settimane potrebbe essere modificato ed i nomi degli aspiranti governatori pugliesi alle prossime regionali potrebbero diventare addirittura sei o sette. Da non dimenticare che la presenza di un quarto candidato presidente era già stata annunciata da tempo e riguarderebbe il partito di Alternativa comunista, di cui però non si hanno più notizie da dopo l’approvazione, lo scorso febbraio, delle modifiche alla legge elettorale regionale che ha introdotto lo sbarramento d’ingresso all’8% per le liste che non corrono in coalizione. Ma vediamo nel dettaglio quali sono le novità eclatanti che potrebbero interessare le elezioni pugliesi, qualora implodesse l’attuale geografia politica delle due principali coalizioni di partiti che dovrebbero contendersi la guida della Regione per il prossimo quinquennio. Un’importante novità è già stata paventata, quindi non è più tale, e riguarda la possibilità che l’eurodeputato Raffaele Fitto (Fi), già governatore della Puglia dal 2000 al 2005, possa spaccare il fronte di centrodestra che sostiene Schittulli, candidandosi governatore a capo di due o tre liste civiche in cui confluirebbero, insieme ad altri candidati eccellenti, anche i consiglieri regionali uscenti di Forza Italia che non verrebbero accolti nelle liste del partito di Silvio Berlusconi, perché ritenuti troppo vicini all’eurodeputato forzista di Maglie (Le), che da alcuni mesi è notoriamente in rotta con l’ex premier sulla linea politica nazionale del partito. Ma la vera sorpresa potrebbe verificarsi nel centrosinistra se il governatore uscente Nichi Vendola, in presenza di una spaccatura del centrodestra con la candidatura di Fitto, dovesse decidere di sfidarlo in prima persona e, quindi, candidarsi nuovamente anche lui a governatore con il sostegno di duo o tre liste di sinistra, che si formerebbero con l’uscita delle sue truppe dall’attuale coalizione di centrosinistra che appoggia Emiliano. Ipotesi, questa, non affatto fantasiosa se si considera che la situazione interna al centrosinistra pugliese è sempre molto agitata a riguardo dei risultati conseguiti nei dieci anni di governo Vendola e quindi sulla continuità o meno in futuro del progetto di governo a trazione vendoliana. Ma se di un’eventuale candidatura Vendola a sinistra di quella di Emiliano si parla solo in termini dubitativi, per un’altra candidatura a governatore, sempre a sinistra, si parla invece in termini di certezza e riguarda quella del segretario nazionale dei Verdi, Angelo Bonelli. Infatti, secondo quanto è dato sapere, il partito di Bonelli ha deciso di presentare in tutte e sei le province pugliesi la lista con un proprio candidato presidente alla Regione, Bonelli per l’appunto, che, ricoprendo il ruolo di consigliere comunale di opposizione a Taranto, in Puglia è noto per le sue battaglie contro l’inquinamento ambientale dell’Ilva. La presenza alle prossime regionali di una lista dei Verdi fuori dalla coalizione che sostiene il segretario del Pd pugliese è data ormai quasi per scontato, visto che qualche giorno fa la segreteria nazionale del partito ha pure commissariato la federazione pugliese, spodestando Mimmo Lomelo che propendeva per un appoggio ad Emiliano. Però, pure sul fronte opposto, oltre alla possibile candidatura di Fitto, potrebbero proliferare altri nomi nella corsa alla guida della Regione. Infatti, sembra ormai certa la presenza anche in Puglia di una lista di candidati al consiglio regionale con il simbolo di “Noi per Salvini”. A dare la notizia dell’esordio alle prossime regionali dei seguaci pugliesi di Salvini è stato il senatore leghista Raffaele Vulpi, che è il responsabile del partito per l’organizzazione al sud. Lo stesso Vulpi, nell’annunciare dello sbarco in Puglia delle liste salviniane, si è solo riservato di rendere noto se alle regionali il partito correrà da solo e, quindi, con un proprio candidato governatore, oppure in coalizione con altre forze del centrodestra locale. Ed al riguardo Vulpi ha lasciato intendere di essere in attesa della decisione di Fitto a candidarsi, per decidere su un’eventuale alleanza con lo stesso. In definitiva, se lo scenario politico pugliese evolverà verso una proliferazione di candidati per la presidenza della Regione, con lo scompaginamento delle tradizionali coalizioni di sigle, la Puglia potrebbe ancora una volta diventare il laboratorio politico nazionale per la sperimentazione di nuove geografie politiche. Ma anche di inimmaginabili ed imprevedibili risultati.     

 

Giuseppe Palella


Pubblicato il 25 Marzo 2015

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