Cultura e Spettacoli

“Prevert, l’amore e Paris”

“Prevert, l’amore e Paris”: è il titolo di un accattivante e bel libro scritto e presentato recentemente a Bari dal giornalista, gourmet e scrittore francese Patrice Avella presso la galleria Art d’ Or di Bari di Marina Corazziari. Con questo testo, Avella arriva a ben 14 libri. Sostanzialmente segue le orme del suo recente volume:” Modigliani, l’amore e Parigi”. Di che cosa parla? Parte da Prevert per fare un excursus anche nostalgico, sui tetti della capitale francese, i posti frequentati da Prevert (bistrot e brassierie), la stessa Senna. Insomma, un omaggio al grande artista francese, Prevert, ma anche un bel ricordo della capitale . Il Quotidiano ha intervistato Avella.

Patrice, provi a descriversi…

“Io sono francese, ma ormai vivo da sette anni in Italia, nella Maremma, nei presso di Grosseto ed amo il vostro Paese. Quello che ho presentato a Bari è il mio libro numero 14. Ho inteso occuparmi delle donne che hanno accompagnato la vita di Prevert perchè sono intimamente connesse alla sua arte, alla sua ispirazione”.

Insomma, delle vere muse…

“Esattamente. Prevert è il poeta dell’amore e non a caso molte delle sue frasi sono presenti nei bigliettini dei Bari Perugina. Intere generazioni sono cresciute con le sue poesie, trasformate in canzoni indimenticabili quali le Foglie Morte o Tre fiammiferi”.

Il suo libro è anche una passeggiata sui tetti della Capitale francese…

“Effettivamente. Del resto, la vita di Prevert è intimamente connessa ai viali di Parigi, lui abitava dietro al Moulin Rouge, lo vedeva dalla sua casa. Nel testo parlo delle brasserie o dei bistrot dove Prevert passava il tempo e ho avuto agio di riportare qualche ricetta”.

Parliamo delle donne di Prevert..

“Ha cantato le sue relazioni con maestria e sapienza. E’ rimasto legatissimo ad Arlet, ma l’ apice della sua vita l’ ha vissuto con la seconda moglie, Janin Tricotet. Anzi fu proprio lei a pubblicare Paroles, un’antologia dei suoi scritti”.

Come accadde?

“Prevert scriveva dappertutto, anche sui sotto bicchieri della birra o sulle tovagliette di carta. Poi conservava tutto in un baule. Janin Tricotet, ad insaputa di Prevert, decise di pubblicare tutto questo materiale riassunto in un libro Paroles che poi divenne un best seller. Prevert non voleva”.

Quale la poesia maggiormente conosciuta di Prevert?

“Le Foglie Morte, poi cantata da tanti artisti. E’ la storia di amore tra un uomo più maturo ed una donna più giovane, struggente e bella”.

Chi fu Prevert?

“Uno spirito libero, prima di tutto. Poi un anti militarista convinto e soprattutto un grande amante sia delle donne che della sua Parigi. Mai banale e geniale. Fu anche uno sceneggiatore di film di successo, ma il meglio lo ha firmato da cantante”.

Bruno Volpe


Pubblicato il 21 Luglio 2022

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