Cultura e Spettacoli

Rapsodia per corpo umano

‘Il gatto con gli stivali’, una messinscena di Paolo Comentale – con la collaborazione di Anna Chiara Castellano Visaggi, Giacomo Dimase, Chiara Bitetti e Lucrezia Tritone – ha aperto ‘Semi : il mistero della crescita e il valore del tempo’, prima parte della stagione 2021/2022 del Teatro Casa di Pulcinella. Una ventina gli appuntamenti, di qui a dicembre, suddivisi per differenti fasce d’età scolare (sul sito del teatro l’elenco completo). Alcuni spettacoli, poi, sono per tutti. E proprio uno spettacolo ad ‘ampio spettro’, ha aperto la stagione in anteprima, venerdì scorso. Folla per il ritorno di Hugo Suarez. Da dieci anni il grande mimo peruviano era assente dalla Casa di Pulcinella. Un ritorno salutato col massimo calore. ‘Body Rhapsody’ raccoglie una decina di sorprendenti ‘numeri’ il cui unico interprete è il corpo. Privo di mezzi, a parte occhi e nasi finti e qualche straccio adattato ad abitino, Suarez fa ‘parlare’ le mani (vedi immagine), dà voce a un ginocchio, addirittura ‘umanizza’ un ombelico… L’effetto è spesso esilarante. Altre volte però commuove. La creatività elementare (ogni trovata geniale è puntualmente semplice) che Suarez mette in scena incanta sì i bambini, ma stupisce pure gli adulti, in cui risveglia quel fanciullino pascoliano narcotizzato da un malinteso senso dell’essere e comportarsi da ‘grandi’. Un ‘numero’ in particolare ha lasciato il segno, anche per la profondità del messaggio sociale che lo impregna : Un paio di nasi e occhi posticci posti sui bicipiti conferiscono fisionomia umana a due braccia. Fra i due personaggi trova posto una scodella di cibo. Non essendo un pranzo di gala, si mangia con le mani, che però qui vengono adoperate in primo luogo per impedire all’altro commensale di cibarsi, nell’idea di fare proprio l’intero pasto. Tuttavia emerge un problema : con le punte delle dita raccolte a mo’ di becco si può portare il cibo non più che alla ‘propria’ spalla, mentre la rispettiva bocca è collocata più in basso, irraggiungibile… Ha un senso allora lo stato di guerra ? Prevalendo il buon senso, la lotta s’interrompe e la più felice disposizione d’animo suggerisce la risoluzione del problema. Una soluzione tanto geniale quanto semplice (e torniamo all’assioma di cui prima) : ogni mano nutre la bocca dell’altro, che raggiunge senza sforzo. I due ex rivali, così, si ritrovano a dividere il poco o il molto a disposizione con senso equo e solidale. Più chiaro di così. Ma queste sono cose che i bambini afferrano, e mettono in pratica, meglio degli adulti. – Prossimo appuntamento, sabato 9 e domenica 10 con ‘Il viaggio di Luna’, una produzione Granteatrino consigliata per bambini dai quattro agli otto anni.

Italo Interesse

 


Pubblicato il 5 Ottobre 2021

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