Ed anche quest’anno, per la settantottesima volta, riapre i battenti la Fiera del levante di Bari e sarà la Fiera del rilancio dopo la crisi. Già, ma siamo proprio sicuri che la bufera è passata e siamo a…dopo la crisi? Per gli industriali baresi, ovviamente, la Fiera del Levante “….deve continuare ad essere un centro di propulsione per l’economia e lo sviluppo della Puglia e del Meridione, essendo tra l’altro l’unica Fiera nel Sud d’Italia. C’è un grande interesse, sono stati venduti tantissimi spazi, speriamo in qualcosa di concreto per il futuro. L’auspicio è che questa edizione rappresenti l’inizio del rilancio dell’area>>. Ora l’auspicio è che la Fiera si trasformi e metta all’incasso lo sviluppo non solo della Puglia, ma di tutto il Sud e riporti la crescita e lo sviluppo anche al porto di Bari, ad esempio, che nell’area del Mediterraneo può e deve giocare un ruolo importante, tenendo conto che uno degli obiettivi è l’internazionalizzazione. Del resto, come diranno oggi i vari relatori che come sempre sui alterneranno al microfono della salata gremita fino all’inverosimile, facendo parlare tutti i tiggì serali, il Meridione, non solo la Puglia, sta affrontando una situazione economica difficile e si sta sempre più allontanando dal Nord e dall’Europa. E la presenza del Presidente del Consiglio, Matteo Renzi? Niente di nuovo, i premier ci sono passati tutti, da Prima e Seconda Repubblica da Moro a Berlusconi passando per Andreotti e Letta e sicuramente –o almeno si spera…- anche la Terza, dimostrando quell’attenzione del Governo che a parole non finisce mai. Aspettando che si passi al concreto, si tratta di operare grandi cambiamenti, di fare acquisti intelligenti, utilizzando al meglio le strutture a disposizione e considerare, in un secondo momento, la possibilità di creare nuove strutture, con un obiettivo solo, magari uno e importante da perseguire. In ‘pole position’ quest’oggi l’avvocato-presidente Ugo Patroni Griffi che vuole essere ricordato fin da subito come il fautore del cambiamento radicale nella Fiera di Bari, con l’aiuto e la collaborazione di soggetti privati anche se alla fine, unico problema, resterà quello di individuare un soggetto gestore, responsabile dell’intero complesso, di proprietà del Comune, della Provincia e della Camera di Commercio. Anche per questa 78esima edizione, la Fiera del Levante resterà nel complesso invariata, con in più attrattive e divertimenti che magari serviranno a girare parte degli incassi a cercare di risanare il bilancio in passivo di circa 14 milioni di euro e anche quest’anno tutti i cittadini baresi pagheranno il biglietto d’ingresso, poiché non circoleranno biglietti omaggio. Di certo la Fiera del Levante rappresenta un punto di incontro tra le diverse realtà economiche che si affacciano sul mediterraneo, a partire dalle regioni italiane del mezzogiorno per arrivare ai paesi balcanici e al vicino oriente.
Ed anche se i dipendenti aspettano ancora di incassare lo stipendio di agosto e la quattordicesima, c’è chi oggi vorrebbe non pensarci, parlando prodotti d’artigianato nazionale, con l’area dedicata alle attrezzature per la ristorazione e la panificazione, tecnologie per la movimentazione esterna ed interna, oltre a beni di consumo e alla sezione “Galleria delle Nazioni”.
Meglio, almeno in questi dieci giorni scarsi di Fiera, parlare del suo ruolo di collante tra i mercati europei e le realtà commerciali in via di sviluppo dell’est europeo e del medio oriente, fornendo propulsione a paesi che restano normalmente al di fuori dei grandi scambi internazionali. La Fiera del Levante interessa un bacino d’utenza estremamente vasto, tanto da raggiungere oltre un milione di visitatori e circa 2000 espositori, peccato che i sessanta lavoratori rimasti non abbiano portato da un mese a casa il giusto salario di agosto. Ma domani è un altro giorno e ripnderemo a parlare della megaoccasione per aprirsi a nuovi mercati ed allacciare proficui scambi commerciali per tutti gli espositori, la Fiera del Levante è una grande e qualificata vetrina di prodotti che offre tante opportunità d’acquisto anche al pubblico di visitatori. Già, per fortuna domani è un altro giorno…
Antonio De Luigi
Pubblicato il 13 Settembre 2014
