Cronaca

Rifiuti: chi controlla lo stato dei cassonetti?

L’amministrazione comunale (meglio tardi che mai) ha avviato un piano straordinario di pulizia delle strade e bisogna dargliene atto. D’altronde la situazione era ormai arrivata ad un punto tale da sfiorare l’emergenza sanitaria. I mezzi e le risorse dell’Amiu sono però quelli che sono e una mano dovrebbero darla i cittadini che, invece, purtroppo in gran numero, contribuiscono bellamente a rendere sporca e inospitale la città con i loro comportamenti agli antipodi dei fondamentali dell’educazione civica. Non c’è lotta: la città è troppo grande per poter essere interamente controllata e lustrata a dovere mentre, dall’altra parte, come detto, agiscono indisturbate frotte di menefreghisti e incivili che sembrano quasi provare piacere a lordare il loro stesso habitat. Sarebbe gratificante sapere di multe comminate a chi, per esempio, dopo essersi sbafato un pezzo di focaccia lascia cadere a terra pomodori e carta. O chi dopo aver ingollato avidamente una birretta abbandona la bottiglia sui tetti delle macchine parcheggiate. O ancora chi, dopo aver estratto l’ultima sigaretta dal pacchetto, lo accartoccia e lo getta sprezzante in mezzo alla strada (il mozzicone ovviamente seguirà la stessa sorte). Miserevoli scene quotidiane che, a memoria d’uomo, non risultano mai sanzionate. Quindi massima colpa ai cittadini ma il Comune, occorre aggiungere, spesso non aiuta. Lasciamo stare il fatto che effettivamente trovare un cestino porta rifiuti non è così frequente e molti, dopo aver tenuto in mano le cartacce per tanti isolati, se ne liberano infastiditi. Lasciamo stare che, per esempio, a Piazza Cesare Battisti sarebbe opportuno installare una piccola isola della differenziata (e invece bottiglie, carte e anche urine trovano ospitalità per terra). E lasciamo stare la norma discutibile che non consente il conferimento della spazzatura nei giorni festivi: ogni lunedì, complice la calura pazzesca di questa estate, nell’aria si spande un lezzo spaventoso che imporrebbe l’uso delle mascherine. Certo, è possibile utilizzare per l’organico i piccoli cassonetti di colore marrone con serratura ma questa soluzione non pare aver riscosso grande successo tra i privati mentre sembra insufficiente per gli esercizi commerciali. Prova ne è il fatto che ormai è facile trovare questi mini-contenitori stracolmi, con il coperchio aperto (e spesso la serratura saltata) e l’umido per terra, raccapricciante preda di insetti vari. Il tema cassonetti, poi, merita un approfondimento e qui l’Amiu torna decisamente e colpevolmente in causa. Ce ne sono tantissimi ormai non più funzionali e quindi inutili, anzi veri e propri deterrenti al loro corretto utilizzo. Molti hanno la leva per sollevare il coperchio col piede del tutto inutilizzabile (e parecchi cittadini piuttosto che sollevarlo con la mano preferiscono abbandonare il sacchetto a terra), altri non hanno proprio il coperchio o sono letteralmente distrutti da atti vandalici, altri ancora vengono lasciati aperti 24 ore su 24 (vedi via dei Mille angolo Via Domenico Cirillo) con le immaginabili conseguenze sia quando fa molto caldo sia quando piove. Chi controlla? Chi verifica lo stato dei cassonetti? Quanto tempo ci vuole per sostituire quelli ormai non più atti a svolgere il loro compito? Il decoro di questa città sì bella e perduta passa anche dalle risposte a queste domande.   (a.c.)


Pubblicato il 14 Agosto 2015

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