Cronaca

Sarà sabato il giorno fatidico del “Patto per la Puglia” tra Emiliano e Renzi?

Pare proprio che il giorno fatidico della firma del “Patto per la Puglia” tra il premier, Matteo Renzi, ed il Presidente della Regione, Michele Emiliano, sia arrivato. Infatti, salvo sorprese dell’ultimo minuto, la sottoscrizione del tanto decantato “Patto” dovrebbe avvenire sabato prossimo, in concomitanza con la venuta a Bari del Presidente del Consiglio dei ministri per la cerimonia di apertura dell’Ottantesima edizione della Fiera del Levante. Una sottoscrizione, questa del “Patto per la Puglia”, che – come è noto – è attesa da tempo, quantomeno da quando lo stesso Renzi aveva annunciato, lo scorso metà maggio nella sua ultima presenza nel capoluogo pugliese, che sarebbe avvenuta nei successivi 15 giorni, però in realtà così non è stato per presunte ragioni politiche, o forse personali che, se così è stato realmente, non si potranno mai sapere, perché nessuno dei due protagonisti sarà forse mai disposto a rivelare l’effettiva verità del ritardo. Sta di fatto che la Puglia è l’ultima delle regioni meridionali a sottoscrivere il protocollo con cui il Governo centrale sta ripartendo fondi statali ed europei straordinari ad essa assegnati. Trattasi di un pacchetto che vale oltre due miliardi di Euro, da spendere in Puglia nei prossimi anni, secondo un elenco di priorità e progetti indicati dalla Regione a trazione Emiliano. Elenco che la Regione Puglia, secondo indiscrezioni, sta completando e mettendo a punto proprio in queste ultime ore che precedono la venuta a Bari del premier Renzi. Ed alla luce di ciò, verrebbe quasi da pensare e dire, meno male che la Puglia è l’ultima a firmare il “Patto” altrimenti, se fosse avvenuto prima, probabilmente non sarebbe stata forse ancora del tutto pronta con l’elenco delle opere e dei progetti su cui far convergere i finanziamenti messi a disposizione dal Governo con questo atto d’intesa. E tra gli interventi inseriti nell’elenco, oltre a progetti di adeguamento degli ospedali, nuovi piani stradali e ferroviari e financo un cofinanziato di 130 milioni di Euro per il Red, il Reddito di dignità varato la scorsa primavera dal Consiglio regionale, da aggiungere ai 580 milioni già previsti con il Fondo sociale europeo, c’è pure la “messa in sicurezza dei passaggi a livello” in Puglia per un importo complessivo di 20 milioni di Euro. Uno stanziamento, quest’ultimo, che francamente ci sembra piuttosto esiguo rispetto al consistente numero di passaggi a livello che andrebbero messi in sicurezza nella nostra regione. Però, dall’altro lato tale importo potrebbe essere esagerato se si trattasse di finanziare opere di messa in sicurezza soltanto di qualche passaggio a livello dei tanti che necessitano di detto intervento. Infatti, il dubbio che è subito sorto ad alcuni cittadini, in particolare delle ex frazioni a nord di Bari, che possa trattarsi presumibilmente e ragionevolmente del finanziamento per la messa in sicurezza dei sette passaggi a livello di Rfi (ex FF.SS) presenti sulla tratta ferroviaria Bari-Napoli nell’abitato di Palese e Santo Spirito. Intervento, quest’ultimo, annunciato dal Comune di Bari con un comunicato lo scorso mese di maggio, ma di cui in realtà le popolazioni interessate finora conosco poco, o nulla, tranne che lo stesso Comune ha sottoscritto con Rfi un’intesa per la stesura del progetto definitivo di messa in sicurezza dei sette passaggi a livello presenti sul proprio territorio, senza che per altro siano state date notizie più dettagliare al riguardo. Infatti, neppure l’Istituzione di decentramento amministrativo (il Consiglio ed il Presidente del V Municipio di Bari), ossia quella più prettamente rappresentativa della realtà territoriale direttamente coinvolta ed interessata dalle opere a realizzarsi, per la messa in sicurezza dei passaggi a livello, finora non sa alcunché di ufficiale su ciò e su come il Comune di Bari, Rfi e la Regione Puglia intendono intervenire per eliminare i rischi ed i pericoli derivanti dalla presenza di un fiume di binari che, da oltre un secolo, spaccano letteralmente in due le comunità di Palese e Santo Spirito. Opere ed interventi di messa in sicurezza che, se fatti male od in modo sbagliato, potrebbero essere addirittura peggiori del male, perché potrebbero deprimere e penalizzare ancor di più la vivibilità e lo sviluppo di un popoloso territorio periferico barese di oltre 30mila abitanti che finora è stato già abbondantemente bistrattato dall’Amministrazione cittadina barese, sia sul piano dei servizi che dello sviluppo e vivibilità. Quindi, il sospetto che l’esigua somma di 20milioni di Euro, previsti dalla Regione nel sottoscrivendo “Patto per la Puglia” tra il Governo nazionale e quello regionale, possano riguardare proprio i passaggi a livello di Palese e Santo Spirito è, in molti cittadini di queste ex frazioni, più che legittimo. E se così fosse ci sarebbe sicuramente da compiacersi con il governatore Emiliano per aver inserito tra le priorità pugliesi la “messa in sicurezza dei passaggi a livello” di  Palese e Santo Spirito, ma per far sì che ai compiacimenti non segua poi un inganno è necessario che gli abitanti di Palese e Santo Spirito sappiano quanto prima in cosa effettivamente consiste il progetto definitivo d’intesa tra Comune di Bari ed Rfi, per la messa in sicurezza dei sette passaggi a livello ancora presenti a nord del capoluogo. Infatti, la riservatezza o, forse meglio, la carenza di informazioni con cui il Comune di Bari sta procedendo da tempo su questa “vicenda dei passaggi a livello di Palese e Santo Spirito” fa sorgere, in molti abitanti di queste ex frazioni, il dubbio che anche per risolvere tale importantissimo problema locale l’Amministrazione barese abbia riservato l’ennesima fregatura ai cittadini del posto. E ciò non sarebbe affatto una novità per questi territori, dove il Comune di Bari da tempo sa solo “prendere” (tributi, oneri e balzelli vari) ma “non spendere” in rapporto adeguato al gettito che dette realtà producono per le casse dell’Amministrazione barese. Infatti, 20milioni di Euro di fondi non comunali, ma addirittura straordinari, per risolvere il problema dei passaggi a livello di Palese e Santo Spirito, sarebbero solo un’inezia che lasciano presagire altri “scempi” (chiusura con muri!) per l’ex frazioni periferiche della parte nord di Bari.           

Giuseppe Palella


Pubblicato il 8 Settembre 2016

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