Cronaca

Schiarita nel centrodestra pugliese per le regionali

Vi è una schiarita anche nel centrodestra pugliese, dopo le recenti vicende nazionali che vedono un clima più sereno nei rapporti politici tra Forza Italia ed il Nuovo Centrodestra di Angelino Alfano. Quindi, le possibilità di accordo per le regionali pugliesi del prossimo anno, tra i rappresentati del partito di Silvio Berlusconi e gli “alfaniani”, ora sono più concrete, considerato che già da qualche settimana i vertici locali dei due maggiori partiti del centrodestra hanno concordato una piattaforma programmatica su cui lavorare unitariamente, per individuare il nome dello sfidante da contrapporre al vincitore delle primarie pugliesi del centrosinistra di fine novembre. Infatti, a detta dei bene informati, l’intesa in linea di massima tra Fi ed Ncd a livello romano già c’è, ma l’ufficializzazione non ancora, perché si aspetta la decisione dell’Udc, che pur avendo aderito al progetto nazionale di fusione con Ncd, Scelta Civica e Popolari per l’Italia, per la formazione di un unico soggetto politico centrista, denominato Costituente popolare, in Puglia propenderebbe per un’alleanza con il centrosinistra, se il nome che uscirà vincente alle primarie del 30 novembre dovesse essere il segretario pugliese del Pd Michele Emiliano. Per questo motivo, infatti, la decisione dei vertici nazionali dello scudocrociato di entrare a far parte del nuovo soggetto politico potrebbe essere anticipata al 27 novembre, in modo da consentire all’Udc pugliese di convergere sull’intesa di massima di Ncd con Fi e, quindi, partecipare a pieno titolo al tavolo delle trattative, per l’indicazione del candidato governatore di centrodestra, prima ancora che sia noto l’esito delle primarie pugliesi del centrosinistra. In altri termini, l’anticipazione dei vertici romani dell’Udc all’ingresso nella Costituente popolare potrebbe mettere fuorigioco, già prima dell’esito delle primarie del centrosinistra, la propensione dei rappresentanti pugliesi del partito a sostenere Emiliano sia nella corsa delle primarie che, eventualmente, nelle secondarie. Infatti, l’ingresso dell’Udc nella Costituente popolare comporterà di conseguenza un adeguamento dell’Udc pugliese alla linea del nuovo soggetto politico e tutte le decisioni inerenti le regionali del 2015 dovrebbero poi essere prese a maggioranza all’interno del nuovo partito. Quanto ai candidati che potrebbero essere presi in considerazione per la guida della coalizione di centrodestra alle regionali pugliesi, il nome al momento più gradito ad Ncd (ma anche a qualche altra formazione minore), stante ai si dice, è quello del presidente uscente della Provincia di Bari, Francesco Schittulli, leader di un omonimo ed autonomo Movimento civico. Infatti, il noto oncologo barese, che da circa un mese ha  ufficializzato autonomamente la sua discesa in campo alle regionali, recentemente ha incartato il sostegno alla candidatura a presidente della Regione dalla ‘Democrazia cristiana’ pugliese di Angelo Sandri. Una sigla, questa, che sul piano organizzativo in Puglia ha ben poco, ma dal punto di vista simbolico è molto significativa, poiché è rappresentativa di un’area cattolica, centrista e moderata del passato in cui molti elettori pugliesi ancora si riconoscono. Quindi, l’emblematico sostegno della Dc di Sandri a Schittulli potrebbe essere una sorta di monito all’Udc, qualora i vertici pugliesi di quest’ultima decidessero di spostarsi a sinistra, per sostenere Emiliano. Infatti, nel caso in cui l’Udc pugliese si presentasse sulla scheda elettorale nel raggruppamento di liste che conterrà, tra le altre, la sigla di Sel, il partito di cui è leader il governatore pugliese uscente, Nichi Vendola, sarà gioco facile per Schittulli (se sarà lui il candidato governatore per il centrodestra) invitare i (non molti, per la verità) rappresentati dell’Udc, ancora presenti nei diversi Comuni pugliesi, a sostenerlo attraverso un appoggio elettorale alla lista pugliese della Dc di Sandri o attraverso un’adesione diretta alla propria lista civica, ossia quella del suo omonimo Movimento politico, che è già presente ed abbastanza radicato su tutto il territorio pugliese. Da non dimenticare, infatti, che Schittulli ha dalla sua una tradizione familiare da democristiano ‘doc’, per cui le sue origini politiche agli occhi di quel che ancora rimane del tradizionale ed ancora affezionato elettorato dell’Udc pugliese lo rendono sicuramente più credibile di qualsiasi candidato del centrosinistra eventualmente sostenuto dall’Udc di Pierferdinando Casini e Lorenzo Cesa. Un partito, quest’ultimo, che in Puglia non ha disdegnato di avere come segretario provinciale barese un ex socialista del vecchio Psi come Filippo Barattolo. E non disdegna tutt’ora neppure di averlo come vice segretario regionale. Il che è verosimilmente tutto dire per gli elettori pugliesi cattolici e centristi di antica e provata fede Dc.    

 

 

Giuseppe Palella


Pubblicato il 14 Novembre 2014

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