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“Siamo per il risparmio” e per esserne certi, al Capo di Gabinetto liquidano 15mila euro…

“L’abbassamento dei costi delle nomine di staff è un nostro indirizzo generale che intendiamo praticare. Le retribuzioni dei componenti nominati da Emiliano per lo svolgimento delle funzioni saranno orientate al contenimento della spesa: il nuovo corso sarà segnato da una riduzione dei costi e da una rigorosa gestione delle risorse. Si precisa inoltre che, nei decreti di riorganizzazione degli uffici di Gabinetto, compaiono le funzioni dei vicari del Capo di Gabinetto. Ma queste funzioni non sono state assegnate e allo stato non si prevede neppure che siano assegnate in futuro. Si è preferito nominare due soli consiglieri nelle materie di rispettiva competenza (rapporti col consiglio e attuazione del programma). Sicuramente conseguiremo un risparmio consistente”, parole pronunciate poco meno di un anno fa da Claudio Stefanazzi, dinamico Capo di Gabinetto del Presidente della Giunta pugliese. E per essere sicuro di essere sulla strada del risparmio, il dottor Stefanazzi è il primo e unico superdirigente al quale, per aver conseguito gli obiettivi, sono stati liquidati 15mila euro, un ‘extra’ che gli altri dirigenti alla Regione aspettano da ben tre anni. Ma andiamo con ordine. E torniamo subito alla determinazione (n. 376 dell’8 giugno 2016) con cui il neo-dirigente del Personale ha liquidato la retribuzione di risultato 2015 al Capo di Gabinetto, atto istruito abbastanza sommariamente che, per quanto basato su norme contrattuali, non spiega né i risultati raggiunti dal Capo di Gabinetto di Emiliano in appena sei mesi (da giugno a dicembre 2015), né tanto meno i criteri e il lavoro svolto dall’Organismo Indipendente di Valutazione (OIV) per tale riconoscimento. Nucleo di valutazione che, formato dal prof. Mario Aulenta, già capo area con la I° giunta Vendola e dal prof. Corallo, fisico e ‘padrino’ del Piano Maia, non sarebbe stato nemmeno informata di quell’atto e trattandosi di soldi pubblici all’interno di un ent pubblico, appare quanto meno strano. Dunque, a dirla tutta, quel premio a titolo di risultato nel periodo 29/6-31/12/2015 al dottor Stefanazzi, non sono altro che il ‘led’ di una carenza assoluta di controlli e attività: ‘vuoto pneumatico’ nel potere operativo di un Ente dove ciascuno agisce per conto suo. Insomma, il contrario del rigoroso reticolo di verifiche incrociate che dovrebbero valere all’interno di una p.a. Pubblica amministrazione all’interno della quale, anche con Emiliano, ciascuno viaggia per conto sua, ‘monade-monarca’ – come avrebbe detto il filosofo – che non rende conto a niente e nessuno, tanto meno alla politica. In fondo, sia detto per inciso, basta una semplice determina dirigenziale nella Regione Puglia per far passare sotto al naso dei politici (….anche dei più attenti) una cena con oltre cento invitati alla mostra del libro a Torino pagata interamente dai contribuenti oppure, come in questo caso, il premio di risultato a un solo dirigente, mentre gli altri centocinquanta colleghi aspettano la porzione finale dell’anno 2013 e gli interi 2014, 2015 e poi 2016. Ma evidentemente nell’Ente del nuovo corso, dei costi ribassati e del risparmio parolaio, il Capo di Gabinetto è il capo di gabinetto, tutti gli altri….!

 

Francesco De Martino 


Pubblicato il 28 Giugno 2016

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