Cronaca

Sindaco e presidente dell’Amiu, sarebbe questa la ” Bari per bene” ?

 

Continua la nostra “crociata” giornalistica sui cassonetti ballerini, ma forse sarebbe più opportuno definirli ormai “stanziali”, visto che alcuni grossi e pesanti contenitori in ferro, e per giunta senza ruote, sono  da tempo posizionati sempre negli stessi posti nonostante si sia denunciata dalle colonne di questo giornale,  cercando il confronto con l’Amiu,  più di una situazione irregolare.  Le foto  che corredano l’articolo riguardano una situazione alquanto indecorosa evidente proprio nel cuore del centro murattiano ,e più precisamente in via Sparano, strada un tempo definita salotto buono della città. In via Dante ad angolo con la predetta via, di fronte ad un atelier  di alta moda e ad una delle librerie fra le più famose in Italia, fanno bella mostra di se più di una mezza dozzina di cassonetti, uno dei quali è addirittura posizionato parzialmente su un parcheggio per disabili. Vi è una ulteriore aggravante: quei cassonetti sono “parcheggiati” all’interno delle strisce blu ,ovvero delle zone di sosta a pagamento. Situazioni analoghe sono presenti a decine nel solo quadrilatero murattiano. In via Cairoli ,ad esempio (la foto  scattata dal nostro fotografo è eloquente)  ,a poche decine di metri dall’entrata secondaria del Comune, è possibile godere  la visione di un pesante contenitore di ferro per la raccolta di indumenti,per giunta senza ruote, cioè come in tante  altre situazioni non spostabile dal più volte incolpato capro espiatorio personificato dall’ ” incivile automobilista”,  cassonetto che in compagnia di alcuni “colleghi” in plastica occupa una porzione delle strisce blu a pagamento. Quanto innanzi giusto per citare una situazione fra le tante, che pare difficile possa sfuggire all’attenzione persino del  più distratto dei consiglieri comunali, nessuno dei quali  si è posto mai  uno strampalato interrogativo:  tutti quei contenitori , che da tempo   sostano in aree a pagamento sottraendo spazi alle autovetture che pagherebbero il grattino se ivi avessero la possibilità di parcheggiare, non costituiscono la causa di un danno erariale  per le casse del Comune di Bari, magari anche meritevole dell’attenzione della magistratura contabile? E’ coerente che una Amministrazione costretta ad applicare la superTasi al 3,3% e, lupus in fabula, proprio la Tari a causa della presunta scarsità di risorse  finanziarie, poi non si curi a cuor leggero della perdita di svariate migliaia di euro ( introito vendita grattini ) a causa del mal posizionamento dei cassonetti AMIU sulle strisce blu? Il presidente dell’Amiu avv. Grandaliano ,che percepisce dall’azienda Amiu Puglia un lauto compenso annuo (circa 75 mila euro), invece di prendere solo  a pretesto l’inciviltà di alcuni baresi per giustificare le inadempienze della municipalizzata  che dirige , dovrebbe in questo caso immediatamente adoperarsi affinchè  situazioni  come quelle appena segnalate, o già menzionate in articoli precedenti, possano risolversi in tempi, si spera ,relativamente brevi . Ed ancora, sarebbe possibile ipotizzare una qualche  responsabilità  in capo alla polizia municipale barese  che, nonostante le numerose segnalazioni diffuse a mezzo stampa delle palesi violazioni al codice della strada commesse dall’AMIU  con riguardo al posizionamento dei contenitori porta rifiuti  in aree di sosta non consentite, non ha finora elevata nessuna contravvenzione alla municipalizzata in questione? Da indiscrezioni si è appreso che solo qualche ausiliario del traffico e qualche vigile hanno segnalato nelle proprie relazioni  le predette irregolarità a chi di competenza, restando, però, una “vox clamantis in deserto” in quanto non si è mosso nulla, e non se ne capisce la ragione. Gli uomini del col. Donati hanno invece elevato una caterva di sanzioni, più che giuste, alcuni giorni fa al rione Madonnella, agli automobilisti “irrispettosi” di decariana memoria , rei  di non aver rispettato anche  le nuove segnaletiche proprio per quanto concerne lo stallo di pertinenza dei cassonetti.  In conclusione, nella speranza di non ammorbare l’esistenza all’avv. Gianfranco Grandaliano, vorremmo ricordare a quest’ultimo che in un nostro precedente articolo pubblicato lo scorso 17 febbraio denunciavamo la presenza di numerosi cassonetti , e fra questi quello pesante in ferro e senza ruote, posizionati nell’intera area di sosta destinata alle motociclette all’altezza del numero civico 125 di corso Cavour . Ebbene ,nonostante la segnalazione giornalistica  alla sua azienda ed al Comando di Polizia Municipale, quella mezza dozzina di contenitori continuano imperterriti ad occupare,  anche in questo caso in palese violazione del codice della strada, un’area di sosta a loro non pertinente. Chiediamo , o meglio preghiamo il presidente Grandaliano, di farli rimuovere dai suoi dipendenti. Dove collocarli non dovrebbe essere un assillo dei cittadini, ma della stessa azienda che viene pagata dai contribuenti per poter usufruire al meglio di un servizio che  alle volte è alquanto  lacunoso. L’importo della Tari, invece, data la sua “consistenza” ,avrebbe dovuto garantire una qualità da città ….svizzera.

Piero Ferrarese


Pubblicato il 3 Marzo 2015

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