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Via al toto diesse. Nuova linfa con mister Carrera

“Vincere non è importante ma è l’unica cosa che conta” era il leit motivdella bandiera juventina poi divenuto presidente per venti anni ed oggi presidente onorario, Giampiero Boniperti e poi riutilizzata dall’Avvocato Gianni Agnelli e tutt’ora motto e priorità per la Juve. Una Juventus che quando ha alzato per l’ultima volta la Coppa dalle grandi orecchie aveva in organico Massimo Carrera, il quale anni dopo si è trovato in sostituzione di Antonio Conte ed il suo vice, entrambi squalificati, a vincere da guida tecnica la Supercoppa Italiana proprio contro il Napoli di Aurelio De Laurentiis. Corsi e ricorsi storici, a volte sono calzanti altre no, ma nel caso specifico di Carrera, che da milanese è stato adottato che era poco più che ragazzino dal gruppo cappeggiato dai baresi, dove si fece apprezzare e divenne uno di loro, anzi come ci ha rivelato il suo amico Carletto Perrone ai nostri microfoni: ‘Massimo faceva da ‘trade union’, scherzosamente ovviamente, tra il gruppo dei ‘nordisti’ e baresi, non solo si distinse ma ha dato tutto ed anche da tecnico è l’uomo giusto al posto giusto, ve lo garantisco’. Intanto Massimo Carrera con la giornata di ieri ha completato il suo secondo allenamento in vista del suo debutto che avverrà al San Nicola, mercoledì prossimo, alle 20.30 così come era capitato poco più di un anno fa a mister Vincenzo Vivarini. L’ex tecnico dello Spartak Mosca ed Aek Atene non ha un modulo preciso di riferimento ma con due in particolare ha dato spettacolo ed anche vinto, ovvero con il 3-5-2 ma soprattutto con il 4-2-3-1, con il quale ha vinto in Russia, anche se per sua stessa ammissione alla prima conferenza da allenatore del Bari ha dichiarato che partirà dal 3-4-3, salvo cambiamenti in corso d’opera e strada facendo. Vedremo, mercoledì sera e nel corso delle prossime giornate, gli sviluppi. Intanto facendo un tuffo nel suo passato da vincente nello Spartak Mosca, adoperava una fase difensiva globale molto alta, spesso e volentieri con giocatori propensi all’attacco. Importante il lavoro che mister Carrera chiedeva alle sue ali (Popov e Ananizde, all’epoca dello Spartak M., ndr) che praticamente giocavano dietro nel tridente d’attacco, con il compito di portare pressione in fase difensiva ed allo stesso tempo consentivano alla squadra di riposizionarsi in una sorta di 4-4-1-1 in fase di non possesso. Un gioco ad alta densità sulle fasce che non consentiva alle squadre avversarie di avere il pallino del gioco e la superiorità a centrocampo. Pertanto anche un Bari che in linea teorica avrebbe dovuto sfruttare le fasce già grazie  al modulo utilizzato dal suo predecessore, potrebbe giovarne vantaggio a patto che si cambi mentalità e si è maggiormente disposti al sacrificio, per remare verso l’unico obiettivo e comune a tutti, la promozione. Tuttavia, tornado allo Spartak Mosca di mister Carrera, veniva utilizzata la linea difensiva a quattro con il massimo sfruttamento dei terzini. Nel Bari, tra i terzini di spinta col vizietto del gol c’è anche Daniele Celiento, il quale se sarà totalmente recuperato possiamo sbilanciarci che potrà essere un valore aggiunto nel girone di ritorno, non iniziato benissimo sotto la precedente guida tecnica. In fase di possesso, invece, le squadre di Carrera sono un vero rullo compressore, attraverso un gioco corale che parte dalla difesa e coinvolge tutta la squadra. Anzi, attraverso il lavoro martellante dei terzini, le stesse ali hanno un ruolo di completamento grazie ad un gioco rapido, molte volte di uno-due ma soprattutto di precisione che molte volte porta a traversoni, verticalizzazioni e passaggi in profondità verso il fulcro dell’attacco. Insomma, non assisteremo al calcio palla lunga e fai tu! Se questo tecnico ha fatto accendere la caldissima tifoseria dello Spartak Mosca, un motivo ci sarà e non è stato solo per il campionato che mancava da 16 anni circa, ma perché ha ridato entusiasmo tramite il gioco e lo spirito guerriero dei suoi ragazzi, ed infatti anche quando il tecnico è stato sollevato dall’incarico, i suoi tifosi misero uno striscione inneggiante al tecnico italiano, perché avrebbero voluto che rimanesse. Carrera è l’uomo che serviva al Bari dopo diverse sconfitte e partite negative ed un morale sotto i tacchi, come si suole dire. Sulla rete per chi volesse approfondire e vedere con mano come giocava il suo Spartak Mosca è ancora possibile, ed anche se adesso il tecnico ripartirà dalla serie C, il calcio ha un linguaggio universale e ‘Bari è Bari’ citazione di Massimo Carrera stesso nella conferenza stampa di presentazione. In attesa che tutti gli infortunati recuperano, ci si aspetta un Bari perseverante che rispecchia il carattere del proprio tecnico e con l’ambizione del suo presidente che ci ha messo la faccia, ha incassato tutte le critiche ed è pronto a lottare insieme per raggiungere e centrare l’obiettivo comune. Una nota di merito va anche allo staff di mister Carrera (alcuni già stavano in casa Bari): Gianluca Colonnello, vice allenatore (nuovo), Giorgio D’Urbano (Responsabile preparatore atletico – nuovo), Luca Lancioni (preparatore atletico), Enrico Bortolas (collaboratore tecnico), Roberto Maurantonio (allenatore dei portieri), Francesco Saverio Cosentino (recupero infortunati).  Al netto da chi potrebbe arrivare dal mercato degli svincolati, e sicuramente ci sono due caselle vuote, che potrebbero diventare tre se Citro dovesse essere tagliato nei tempi utili, consentito dal regolamento in quanto infortunato ed impossibile da recuperare prima della fine della stagione, le priorità potrebbe essere, quello di un altro esterno dai piedi buoni, un centrocampista in grado di saper interpretare al meglio la fase difensiva e sempre di qualità e spessore, ed una punta di scorta. Sul capitolo diesse infine, imperversa il toto-nomi, non è da escludere che la società decida di continuare la stagione senza la figura del direttore sportivo per poi prenderlo a giugno; ma dall’altra parte ci sono diversi nomi caldi, in pole resta ancora Fabio Lupo, ex compagno di Carrera nel Bari, a seguire Daniele Faggiano, ancora sotto contratto con il Genoa ma tutto è risolvibile, Nicola Salerno e Meluso, ex Lecce, sotto contratto con lo Spezia, ma che pare abbia smentito che sia stato interpellato dalla società del Bari.

Marco Iusco

 


Pubblicato il 12 Febbraio 2021

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