L’hanno decantato tutti il nuovo sottopassaggio di via Tunisi che collega il rione San Pasquale alla Stazione Centrale, ma è a misura di disabile? Per rendersene conto e rispondere all’interrogativo, s’è messo in movimento con la sua carrozzella Andrea Lorusso (il nome è inventato) non nuovo a questo genere di ‘blitz’. E così l’altro ieri il rappresentante nemmeno tanto improvvisato dei paraplegici pugliesi s’è recato in via Tunisi, dove una volta c’erano i binari che collegavano alla Stazione Centrale, per testare, appunto, la possibilità di utilizzare il tanto decantato sottopassaggio con tanto di ascensore per disabili. Trovato fortunosamente parcheggio nei pressi della lunga via Capruzzi, il caos era totale, causa la mancanza di vigili impegnati a multare nella ZTL, e così il nostro ha cercato di raggiungere l’ascensore seminascosto,m come detto, in via Tunisi. “Ho percorso tutto il marciapiedi, trovando un ostacolo lungo il percorso, uno scalino all’ingresso del passo carrabile. Scoperto da informazioni di passanti che l’ascensore era rotto, ho potuto notare solo il cartello che avvisava del mancato funzionamento. L’alternativa era scendere e poi salire un paio di rampe di scale molto ripide, ovviamente senza montascale” Il signor Lorusso ha chiesto in giro e così ah saputo che quell’ascensore è rotto da quasi un mese e a nulla sono valsi gli articoli su questo e altri giornali locali. Ma nemmeno le proteste di tanti disabili che vorrebbero usare le attrezzature di assistenza-disabili, come previsto da tante normative che in questa Città restano sempre sulla carta. Il solito capannello spontaneo, la solidarietà dei presenti, le forti critiche a coloro che dovevano pensare anche ai disabili. Sempre più difficile girare in carrozzina in una Città attratta solo dalle luci delle feste di piazza, dai nastrini e dalle belle parole pronunciate durante le inaugurazioni da chi è pronto a fregiarsi di altri titoli e medaglie, dopo quella di primo cittadino…
Antonio De Luigi
Pubblicato il 8 Ottobre 2016
