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A Bari Lacarra sogna di fare il sindaco. Ma con quale programma?

Che tra gli aspiranti a succedere ad Antonio Decaro sulla poltrona di sindaco di Bari ci fosse anche il segretario pugliese del Pd, Marco Lacarra, non è – per gli addetti ai lavori della politica pugliese e, in particolare, barese – non è di certo una novità. Infatti, che l’on. Lacarra sognasse da tempo la candidatura a Primo cittadino barese è una notizia che circola da tempo nel centrosinistra cittadino e che il parlamentare dem barese possa essere quasi sicuramente lui nel 2024 il prossimo candidato alla poltrona di Primo cittadino a Bari  – secondo qualche bene informato sulle vicende interne al Pd pugliese –  è un’ipotesi probabile, poiché alla base di tale “sogno” ci sarebbe stato già da tempo un accordo per la successione a Decaro tra Lacarra e lo stesso Decaro. Ed entrambi si sarebbero a loro volta accordati con il governatore Michele Emiliano, insieme al quale formano la triade di controllo di gran parte del Pd pugliese. Però, nel centrosinistra locale ad ambire alla poltrona di sindaco a Bari non c’è soltanto Lacarra, ma vi sono almeno altri tre nomi che, se pur meno quotati per il conseguimento della candidatura, non farebbero mistero della loro disponibilità a correre per succedere nel 2024 a Decaro al comando del Palazzo di corso Vittorio Emanuele. Chi sono? Il primo dei nomi che vorrebbe tentare la scalata a sindaco di Bari è noto da tempo, ovvero Pietro Petruzzelli, che già nel 2014 avrebbe voluto fare tale tentativo, ma poi – come si ricorderà – rinunciò financo a correre alle primarie, essendosi accordato con Decaro per un posto sicuro in giunta, in caso di vittoria, come di fatto è poi accaduto. L’assessore all’Ambiente e Sport di Decaro nel 2024 verosimilmente “sogna” di poter fare il candidato sindaco del centrosinistra, sia perché – come ricordato – ambiva da tempo a tale poltrona, sia perché difficilmente con un nuovo Primo cittadino di centrosinistra tornerebbe a far parte dell’esecutivo cittadino. Però, Petruzzelli al momento – sempre secondo qualche addetto ai lavori – sembrerebbe meno favorito, non solo rispetto a Lacarra, ma anche rispetto ad altri due probabili aspiranti sindaco del “cerchio magico” di Emiliano e Decaro che sono il dem Domenico De Santis, attualmente vice-Capo di Gabinetto alla Presidenza della Regione, e l’ex verde Vito Leccese, attualmente Direttore generale alla “Città metropolitana” barese. Infatti, questi ultimi sono entrambi ritenuti dei “fedelissimi” di Emiliano e potrebbero avere più di Petruzzelli la strada spianata per la candidatura a sindaco, in virtù sia del loro collaudato legame con il governatore pugliese, sia del fatto che l’eventuale ascesa di uno di essi alla poltrona di Primo cittadino determinerebbe a cascata, per Emiliano, la possibilità di collocazione al loro posto di altri esponenti di “rango” del cerchio magico del governatore, in attesa di far carriera. E’ comunque fuor di dubbio che il più favorito in un’eventuale corsa alla candidatura a sindaco è sicuramente Lacarra, che per tale sogno avrebbe dalla sua parte verosimilmente Decaro, forse ancor più di Emiliano, in quanto il Primo cittadino barese con il segretario del Pd pugliese ha un legame certamente più consolidato di quello che ha con De Santis e Leccese, che invece sono “creature” politiche ed amministrative esclusivamente di “invenzione emilianiana”. Ma non soltanto per questo Lacarra potrebbe essere in pool position per la candidatura a sindaco. Infatti, l’eventuale successione di Lacarra al posto di Decaro determinerebbe il passaggio dal seggio alla Regione a quello alla Camera della “lady preferenze” del Pd pugliese, Anita Maurodinoia, che – come è noto – a settembre scorso era al secondo posto, dietro Lacarra, nel listino del Pd al proporzionale nella Circoscrizione elettorale di Bari. L’abbandono dell’Aula barese di via Gentile da parte di Maurodinoia determinerebbe a sua volta il pescaggio del primo dei non eletti nel 2020 della lista Dem nel barese, ossia De Santis, che in tal modo farebbe il suo debutto nell’Assemblea regionale, con ampia possibilità di riconferma in Consiglio per il dopo Emiliano alla Regione. Quindi, il “sogno” di Lacarra da Primo cittadino barese potrebbe è verosimilmente quello con più ampie possibilità di riuscita nel centrosinistra, almeno dal punto di vista della candidatura, poiché solo un’onda del governo Meloni, se dovesse farsi lunga anche a Bari alle prossime amministrative, potrebbe trasformare il “sogno” di Lacarra in “incubo”.  Ad ogni modo, per poter scoprire di più sul nome che Emiliano e Decaro vorranno effettivamente candidare a sindaco di Bari, per il centrosinistra nel 2024, sarà necessario vedere chi sarà il successore di Lacarra al vertice del Pd pugliese. Il programma del centrosinistra per il dopo Decaro? Stando così i fatti, verosimilmente non conta. Infatti, da ciò che finora a noi cittadini è dato di leggere e sapere, attualmente per la politica nostrana i “programmi” sono probabilmente un “optionals”, in quanto importano esclusivamente i nomi dei possibili aspiranti sindaco, dal momento che a Bari per i politici locali la città è forse soltanto a “cosa loro”.

 

Giuseppe Palella


Pubblicato il 28 Dicembre 2022

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