Cultura e Spettacoli

A Santa Chiara il sollievo del viaggiatore

C’è stato anche il tempo delle diligenze. Queste carrozze a quattro ruote, trainate da quattro a sei cavalli e pensate per il trasporto di linea di passeggeri, bagagli e corrispondenza , cominciarono ad andare in declino con l’avvento della ferrovia. Poi, all’arrivo delle autocorriere, sarebbero sparite anche dai percorsi secondari non ancora serviti dai treni (in Italia, l’ultima ad andare in pensione, e ciò avvenne nel 1926, fu la diligenza del Gottardo, che superava la Alpi a 2018 metri d’altezza). Il servizio di diligenze funzionava solo lungo le ‘strade postali’, che collegavano le capitali alle maggiori città e lungo cui erano organizzate le stazioni di posta. Quest’ultime strutture erano divise in quattro ambienti : l’ufficio del Mastro di Posta, il responsabile locale del servizio ; la scuderia, dove erano custoditi i cavalli destinati al cambio ; la bottega del mastro ferraio, il quale all’occorrenza riparava o sostituiva ruote e finimenti ; infine la locanda di posta, dove i passeggeri potevano rifocillarsi e dove sostavano i ‘procaccia’ (posti alle dipendenze del Mastro di Posta, i procaccia venivano incaricati di inoltrare la corrispondenza ; potevano andare a piedi oppure a cavallo a seconda della distanza che dovevano coprire). A Bari l’ufficio del Mastro di Posta (l’unico di cui sia rimasta memoria, stando a Vito Melchiorre, fu tale Martino Desiderati nel 1775) era distaccato dalla Stazione di Posta, essendo il primo ubicato di fronte al Castello e la seconda in uno spiazzo oggi corrispondente al Largo di Santa Chiara. Le diligenze a Bari giungevano da S. Spirito e da Mola e solo nei giorni di martedì e sabato. Non esistendo alcuna testimonianza fotografica, dobbiamo immaginarci la scena : Un lontano, inconfondibile suono di corno annuncia l’arrivo della diligenza. Carri e carrozze si fanno da parte, intanto che il responsabile di scuderia va a tirare fuori dalla stalla i cavalli destinati al cambio ; dopo, sarà suo compito colmare l’abbeveratoio e riempire di biada le mangiatoie. Il polverone si dirada. Il postiglione, che cavalca il ‘timoniere’, il cavallo di testa a sinistra, suona ancora la tromba che porta al collo : un calesse tarda a spostarsi (la diligenza ha precedenza su qualunque mezzo). Davanti all’Ufficio di Posta la diligenza si ferma, il postiglione si leva la borsa che porta a tracolla e contenente la corrispondenza in arrivo e la consegna al Mastro, dal quale riceve la borsa della corrispondenza in partenza. Il polverone non si è ancora diradato, che la diligenza è già ripartita. La aspettano altri duecento metri di strada. A Santa Chiara il sollievo è generale : postiglione e cocchiere si concedono un bicchiere, i viaggiatori giunti a destinazione ringraziano il Cielo e ritirano il loro bagaglio, quelli in partenza sospirano di sollievo (finalmente è arrivata la diligenza), i viaggiatori in transito si felicitano : finalmente ci si può sgranchire, mangiare qualcosa, ‘liberarsi’…

 

Italo Interesse

 


Pubblicato il 15 Dicembre 2016

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