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Altre assunzioni all’Arif: aria elettorale, bolle di sapone o impegni concreti?

Sempre più ingarbugliata la situazione riguardante il personale dell’Agenzia Irrigui e Forestali della Regione Puglia (Arif), dove una quindicina di lavoratori esclusi nella fase di prima ricognizione tesa al superamento del precariato previsto dalla “Legge Madia”, ieri hanno voluto rappresentare tutta la loro rabbia. Ed è stato proprio nel corso della mattina di ieri presso la Presidenza della Regione, a pochissimi giorni dalle elezioni politiche in calendario domenica prossima, che i loro rappresentanti sono stati ricevuti dal consigliere politico dell’Ufficio di Presidenza, Domenico De Santis. I lavoratori, accompagnati dal segretario generale della FLAI-CGIL Puglia, Antonio Gagliardi, hanno voluto ribadire che, in assenza di indicazioni certe da parte dell’Avvocatura regionale a cui si è rivolta proprio l’Arif per sciogliere un nodo interpretativo della Legge Madia e, quindi, consentire il completamento delle assunzioni riguardanti la ‘platea storica’ dei lavoratori con rapporto di lavoro a tempo determinato, hanno ribadito l’intenzione di voler impugnare tutta la procedura che li ha esclusi, fino ad oggi, dal percorso di stabilizzazione. Naturalmente, come hanno fatto sapere gli stessi rappresentanti sindacali, l’obiettivo non è quello di mettere in difficoltà gli altri colleghi da stabilizzare, già assunti da qualche settimana, ma rivendicare un diritto che appare indiscutibile. Tuttavia, durante l’incontro di ieri, è emerso che il Direttore Generale dell’Arif Domenico Ragno ha disposto le indicazioni per la procedura di avvio alle assunzioni rivendicate dai lavoratori. Ora si attende che quanto promesso, in tempi si spera brevi e tenendo fuori dagli impegni i giochetti pre-elettorali, si avviino i rapporti di lavoro per gli esclusi. Eppure proprio nei giorni scorsi si sono rincorse all’interno dell’agenzia di via Corigliano le voci di altre assunzioni di lavoratori interinali nell’ARIF, dopo quelle dei mesi scorsi attraverso il contratto di somministrazione a tempo determinato. Molte le polemiche trattandosi di contratti stipulati in riferimento al D. Lgvo n. 276/2003 per cui il somministratore era un’Agenzia per il lavoro, mentre l’utilizzatore sarebbe proprio l’Arif Puglia”. Amministratori e Agenzie Regionali tramite i loro direttori, per parecchio tempo hanno proceduto ad assunzione di personale senza seguire il legittimo iter della pubblicazione di bandi, evitando così accuratamente la possibilità a chiunque ( e soltanto non ai soliti amici e, soprattutto, compagni) di avere l’opportunità di essere inserito, se pur precariamente, nel mondo del lavoro. Nel caso in esame, addirittura, in passato è stato dato incarico a un’Agenzia di lavoro (somministratore) proprio per evitare i soliti “fastidi” del bando, senza adottare alcun atto, o almeno così sembra consultando il sito ufficiale dell’Agenzia Irrigui e Forestali nella sezione “Trasparenza”, per avviare le assunzioni. Le assunzioni dovrebbero riguardare agro-tecnici, figure professionali ampliamente rappresentate nell’Agenzia. Voci malevoli insinuano che tra dette assunzioni ci sarebbero nomi che rimandano alla stessa Agenzia, a politici impegnati in ambito regionale, nonché a persone che per non dare nell’occhio sarebbero stati assunti anche a Brindisi. Insomma, i soliti trucchi e trucchetti della veteropolitica, anche se bisogna dire che pendono in giudizio dinanzi al Tribunale del Lavoro giudizi di comitati dei lavoratori della stessa Arif proprio per mettere un punto fermo sui criteri di assunzione, che per legge dovrebbero seguire le rigorose strade del concorso pubblico. Altro discorso quello, sempre per entrare a tempo indeterminato in servizio alla Regione Puglia e transitati all’Agenzia, con personale già avente titolo all’inquadramento nei ruoli regionali ai sensi dell’articolo 23 legge regionale 4 febbraio 1997, n. 7, così come previsto nella legge istitutiva dell’Agenzia. “Essendo prioritario sistemare tutte le situazioni pendenti del personale, quale utilizzo viene fatto del personale ex SMA, per il quale era stato stabilito l’avvio di un percorso di stabilizzazione, occorre sapere se si procede a numerose assunzioni con l’utilizzo del contratto di somministrazione e se non s’intenda far provvedere alla sospensione di ogni procedura di nuove assunzioni, a qualunque titolo, se non dopo aver definito la pianta organica, la dotazione organica, averla resa pubblica, e quindi verificato le eventuali necessità compatibili con la situazione finanziaria della Regione”, si leggeva in una delle tante interrogazioni fioccate sull’Arif non molto tempo fa anche da parte dell’ex vicepresidente regionale pugliese Marmo.

 

Francesco De Martino


Pubblicato il 1 Marzo 2018

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