Cronaca

Bari e Peroni: un matrimonio a …tutta birra

Bari e Peroni: un matrimonio a …tutta birra. Lo confessa in questa intervista al Quotidiano il dottor Michele Cason, past president di AssoBirra e direttore dello stabilimento barese della Peroni.

Dottor Cason, la Peroni a Bari è un must: perchè?

“E’ una birra che si produce da un secolo , radicata nei gusti e nelle tradizioni. Preciso che la birra Peroni rende un buon servizio a Bari e alla Puglia sotto il profilo degli investimenti e della ricchezza. Un beneficio per il territorio”.

Cioè?

“Crea, tra stipendi e indotto, un giro di 55 milioni di euro annui e 20.000 persone che lavorano nella sua filiera tra bar, pub, distribuzione. Insomma, va a tutta birra, per giocare con le parole”.

Qual è il segreto della Peroni o per lo meno per quale motivo è tanto apprezzata?

“Non esiste un segreto particolare. Forse la semplicità e l’uso delle materie prime. Noi impieghiamo prodotti che arrivano solo da Puglia, Molise e Basilicata”.

Siete molto radicati sul territorio barese…

“La Peroni è entrata da sempre nel cuore dei baresi, regala emozioni. Il gruppo giapponese al quale la Peroni fa capo crede nel prodotto e sulla Peroni ha investito tanto, persino in tecnologie e sostenibilità. Lo stabilimento barese, anzi, dal punto di vista ambientale è il più sostenibile dei tre che abbiamo in Italia: Bari, Roma e Padova”.

A Roma esiste persino un ristorante, l’Antica Osteria Birra Peroni…

“Era di proprietà della birra, adesso non più, lo abbiamo ceduto, ma abbiamo chiesto ed ottenuto di mantenere il marchio Peroni”.

Siete molto attivi nelle attività di solidarietà, con varie associazioni, ad esempio il Vaso di Pandora qui a Bari..

“Certamente, è il minimo che possiamo fare. Ma preferiamo mantenere su questo un basso profilo”.

Bruno Volpe


Pubblicato il 21 Ottobre 2021

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