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Biancorossi spuntati, perdono Hamlili per infortunio alla spalla

La prima brutta tegola della partita di domenica, oltre al risultato inaspettato che avrebbe potuto essere anche più pesante (alla fine si è pareggiato all’ultimo secondo, ndr), è l’aver perso il faro di centrocampo per infortunio ovvero Zaccaria Hamlili, il quale ha riportato una frattura scomposta alla clavicola destra. Il giocatore italo-marocchino è dovuto uscire al ventiduesimo minuto di gioco e dovrà iniziare il suo programma di recupero personalizzato. una volta che si sarà stabilizzata la frattura. In tanti i messaggi sui social di vicinanza al giocatore dai tifosi. ma in primis dai suoi compagni di squadra, uno dei primi Davide Marfella che ha twittato “Forza fratellone”, Simeri ha poi proseguito “guerriero torna presto”, Raffaele Bianco ed altri lo hanno esortato a tornare più forte di prima, oltre al tecnico Vincenzo Vivarini che a fine partita, molto scosso, ha fatto un augurio di pronta guarigione al suo giocatore. Due i gol del mediano biancorosso in questa stagione, l’ultimo prima della sosta contro la Casertana, una vera perla. Hamlili già perno della scorsa stagione, anche quest’anno quando è sceso in campo si è rivelato fondamentale: una sorta di leader silenzioso che fa sentire il suo peso come giocatore sia di quantità e sia nel dare compattezza al resto del gruppo, con un sinistro chirurgico nel tiro dalla distanza e molto abile nel fraseggio veloce, senza mai tirare la gamba o indugiare l’intervento. ‘Fraseggio’ e ‘verticalizzazioni’ queste ultime caratteristiche mancate al Bari di Vivarini domenica pomeriggio, a tratti ‘arraffone’ come ha riportato a fine partita lo stesso tecnico biancorosso corrucciato in volto w soddisfatto soltanto del punto guadagnato. Legittimo peraltro disquisire e scrivere di punto strappato con i ‘denti’ e le ‘unghie’ ad una squadra, la Viterbese che avrebbe meritato una vittoria encomiabile con una banda di ragazzini e di gemelli in campo, vedi i fratelli Matteo ed Emanuele Menghi. Onore e merito ai ragazzi di mister Calabro perché ci hanno creduto dal fischio di inizio al triplice fischio. nonostante abbiano pagato nel finale una sbavatura di inesperienza di un giovane che sostituiva una pedina fondamentale dello scacchiere laziale. Alla fine dei giochi la Viterbese tra andata e ritorno ha rosicchiato alla truppa biancorossa quattro punti, troppi, anche se ci piace vedere il bicchiere mezzo pieno e pensare che quel punto ottenuto sul gong finale possa portare un po’ di morale, sia per il quindicesimo risultato utile e per non aver perso una partita che in un altro momento della stagione si sarebbe malamente come all’andata per 1-3.

CALCIOMERCATO, URGE SCOSSONE IMMEDIATO – Il direttore Matteo Scala ne è assolutamente consapevole che essendo giunti quasi a metà del mese, bisogna affondare il coltello e centrare i primi acquisti per una coperta ritenuta ‘troppo corta’ per mister Vincenzo Vivarini, tuttavia, le colpe della mancata vittoria di domenica non vanno additate nel direttore sportivo ma sono figlie di un atteggiamento sbagliato e confusionario che ha portato ad un pareggio che fino al triplice fischio era diventato insperato, visto da fuori. Se il Bari ha accumulato un gap notevole, ora di nove punti nei confronti della Reggina è figlio della precedente gestione tecnica ed una preparazione estiva forse inadeguata, e di ciò i dirigenti hanno davvero ben poche colpe dato che non sono loro a scendere in campo, ed i soldi spesi sono stati all’incirca otto milioni di euro. Prima di pensare al presente  però vorremmo fare una precisazione perché da sempre, specie negli ultimi anni e forse decennio biancorosso, i giocatori arrivati a Gennaio non hanno particolarmente inciso, spesso perché non hanno avuto il tempo necessario di integrarsi o in altri casi perché le aspettative erano troppe non ce l’hanno fatta alle pressioni di una piazza esigente. Uno di quelli che invece ha lasciato un segno tangibile, ed è avvenuto sotto la gestione di uno dei migliori tecnici italiani al momento in circolazione ovvero di Antonio Conte, è stato Stefano Guberti, oggi in forza al Siena, ma che è giunto in biancorosso nella sessione di mercato invernale della stagione 2008/2009 realizzando in diciotto presenze ben nove gol e svariati di assist. L’altro che per esempio ha lasciato un segno positivo ed è ancora più recente, e che l’estate scorsa era stato accostato al Bari ma ha rifiutato di scendere di categoria è Jacopo Dezi di proprietà del Parma ma in prestito ad Empoli, anche lui giunto a gennaio del 2016, si distinse per gol e assist. In casa Bari tornando a pensare al presente. oltre al regista dovrà arrivare necessariamente un centrocampista centrale, preferibilmente uno che sa costruire e far ripartire l’azione di gioco e che allo stesso tempo sa reggere l’urto degli avversari, serrando le fila al momento opportuno. Il caso di Ninkovic è oramai una telenovela che volge alla sua conclusione perché il presidente Pulcinelli dell’Ascoli, ha declinato l’offerta dei biancorossi di 1,7 milioni più bonus perché desiderava monetizzare la cifra stratosferica di cinque milioni di euro. Cinque milioni, per esempio, richiesti tre stagioni fa dalla Fiorentina per vendere Ilicic all’Atalanta, ma oggi quest’ultimo gioca in Champions e la Dea è quarta in classifica a pari merito con la Roma. Tuttavia, il diesse Scala potrebbe chiudere nel frattempo il primo colpo che sarà quello di Karim Laribi che potrà ricoprire il ruolo di regista offensivo e di jolly di centrocampo. Si lavora a stretto giro pure su altre piste di giocatori affermati di serie ‘B’ che abbraccerebbero volentieri la causa Bari. perché già conoscono cosa può dare la piazza biancorossa. In questa settimana sicuramente si conosceranno alcuni dei volti nuovi che andranno ad aggregarsi alla rosa allenata da mister Vivarini. Nella foto scattata da Tess Lapedota si vede il giocatore Zac Hamlili, dolorante prima che esca e venga sostituito da Awua, che a sua volta sarà rilevato nei minuti finali da Corsinelli.

Marco Iusco

 


Pubblicato il 14 Gennaio 2020

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