Cronaca

Che fine ha fatto il bando per la ‘social card’?

 

Social Card (da 231 a 404 euro mensili per un massimo di 1 anno) per novecento famiglie baresi: non sarà mica l’ennesimo proclama dell’Amministrazione Comunale targata Michele Emiliano? A insinuare il velenoso dubbio è il solito ex consigliere comunale barese, Gino Cipriani. Che per spiegarsi meglio si rifà agli annunci trionfalistici riportati dai giornali locali un mese fa. Dove si leggeva: “…a fine febbraio sarà pubblicato il bando dal Comune riguardante il sostegno economico a favore delle famiglie indigenti che previo requisiti dovrebbero aver diritto ad una Social Card (da 231 a 404 euro mensili per un massimo di 1 anno) per 900 famiglie ”. <>. Eppure il Comune di Bari disporrebbe di circa 3 milioni di euro da destinare al contrasto alla povertà, dopo l’approvazione del Decreto interministeriale che individua Bari tra i 15 Comuni beneficiari di un fondo di 50 milioni di euro per assistere i nuclei familiari in difficoltà. Poi sono arrivati i comunicati dell’amministrazione comunale barese. <Le politiche di Welfare – spiegava poche settimane fa il sindaco Emiliano in conferenza stampa  – sono sempre state al primo posto della nostra attività amministrativa. Siamo convinti che la coesione sociale renda le città luoghi più vivibili, accoglienti, giusti, dove ciascuno si ricorda dei suoi simili, da capodanno a capodanno. L’orgoglio di essere cittadini passa dalla solidarietà sociale e civile, dall’impegno quotidiano. Per questa ragione da otto anni il Comune di Bari destina al sociale circa 60 milioni di euro annui, una cifra doppia di quella prevista dalle precedenti amministrazioni. Una cifra confermata nonostante i tagli feroci ai trasferimenti statali e i vincoli durissimi ai bilanci dei Comuni introdotti negli ultimi anni>> Per l’assessore Ludovico Abbaticchio, invece, l’elemento di novità sta nel fatto che questa misura si aggiunge e si integra all’insieme delle azioni che l’assessorato al Welfare, con il Piano Sociale di Zona e con i progetti di inclusione sociale, porta avanti ormai da anni sul territorio cittadino. Proprio nel Piano Sociale di Zona ci sarebbero altri 300 mila euro da aggiungere a questa misura. Per Gino Cipriani, invece, all’Amministrazione Comunale <<…interessa parlare più delle poltrone da assegnare a nuovi Assessori che pensare ai gravi disagi delle famiglie bisognose che ormai sono alla disperazione>>. E così, dopo gli strombazzamenti populistici ed elettorali la storia e la stessa……Campa cavallo che l’erba cresce. E dunque, fino a quando potrà durare questo andazzo che tradotto significa, quando verrà pubblicato il bendetto bando comunale pervedere realizzata la social card?

 

Francesco De Martino


Pubblicato il 22 Marzo 2013

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