Cronaca

“Come imprenditore sono preoccupato sia dal punto di vista commerciale che umano”

“Come imprenditore sono preoccupato sia dal punto di vista commerciale che umano”: lo dice in questa intervista al Quotidiano il dottor Amedeo Borricelli, amministratore delegato alla zona industriale di Bari della splendida realtà Ilpa Adesivi e Presidente della sezione chimica della Confindustria Bari- Bat. Con lui facciamo il punto relativo all’ interscambio con Russia e Ucraina dopo lo scoppio della guerra.

Presidente Borricelli, preoccupato?

“Certo. La situazione oggi è confusa e non possiamo ancora stilare bilanci chiari dei danni. Tuttavia proprio la realtà che amministro ha visto sfumare una commessa piuttosto importante. Avevamo infatti firmato un bel contratto, ma poi la committenza russa ha annullato perchè non era in grado di pagare. Quanto ai nostri clienti ucraini, siamo doppiamente preoccupati: prima di tutto per la perdita di contratti, poi perché materialmente non siamo più in grado di contattarli”.

Insomma, saltato un contratto lucroso…

“Esatto. Sono le conseguenze delle sanzioni e penso che sia lo stesso per altri colleghi”.

Qual è l’interscambio con Russia e Ucraina?

“Nella sezione chimica ci sono le realtà più disparate e dunque non è possibile fare un bilancio omogeneo. Ci sono comunque piccole realtà che hanno relazioni con Russia e Ucraina e ritengo che siano le più colpite”.

Ottimista o pessimista?

“Da imprenditore devo essere ottimista, tuttavia penso che le conseguenze si sentiranno per un bel poco di tempo. Anche se la guerra cessasse domani mattina, ci vorranno mesi per tornare a regime”.

Come è il mercato russo?

“Un serbatoio importante, un mercato molto grande, anche se complicato esageratamente per la burocrazia. Pensi che per il passaggio della merce alla frontiera abbiamo dovuto fare appositamente un timbro tondo perchè non accettano quello rettangolare. Scontano ancora l’eredità sovietica, una forma mentis eccessivamente burocratica. Pochi, anche tra gli imprenditori di una certa età, parlano inglese”.

Pensa che le sanzioni alla fine danneggeranno maggiormente noi?

“Qualche cosa andava fatta, non si poteva fare diversamente, tuttavia è una eventualità da non scartare. Temo che i cinesi diventeranno ulteriormente loro partners privilegiati e ci soffieranno mercato”.

Bruno Volpe

 


Pubblicato il 4 Marzo 2022

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