Cronaca

Conferimento dell’immondizia:incomprensibile lo stop del sindaco

Lo stop del sindaco di Bari, Antonia Decaro, a depositare l’immondizia i giorni festivi nei cassonetti ‘biancocelesti’ (ossia quelli adibiti al contenimento della spazzatura indifferenziata) presenti  nei quartieri cittadini, sta suscitando critiche da parte di alcuni cittadini baresi che, pur consapevoli della motivazione del blocco, non si spiegano come mai il divieto di smaltimento sia stato stabilito per i giorni festivi e non invece per quelli precedenti i festivi, visto che la raccolta e, quindi, svuotamento dei cassonetti dell’indifferenziata non può avvenire nei giorni festivi, in quanto i siti di stoccaggio di Brindisi e Taranto, dove l’Amiu Puglia è costretta a conferire i rifiuti organici dopo l’avvenuta chiusura della discarica di Trani, sono aperti solo nei giorni feriali. Infatti, quei baresi che ritengono sbagliata la decisione del divieto nei giorni festivi, anziché nei prefestivi, obiettano:

“La raccolta e svuotamento dei cassonetti della spazzatura indifferenziata avviene nelle ore mattutine, per cui accade che, come in tutti gli altri giorni feriali, anche nelle giornate prefestive i contenitori dell’Amiu fino alla sera vengono nuovamente riempiti di immondizia, perché è noto che  le ore del tardo pomeriggio sono quelle durante le quali la gran parte dei cittadini provvede a depositare i rifiuti giornalieri”. Fatta tale premessa, gli stessi baresi rilevano che: “L’indifferenziata depositata nei cassonetti ‘biancocelesti’ il pomeriggio e la sera dei giorni prefestivi resta lì per tutto il giorno successivo e fino alla mattina seguente al festivo, perché l’Amiu per i prossimi due mesi non provvederà al ritiro e smaltimento dei rifiuti organici nei giorni festivi”. Quindi, i cassonetti dell’indifferenziata nelle giornate di festa saranno pieni di immondizia del giorno prima, con la conseguenza che puzza ed ogni altro fastidio si verificheranno nell’arco di tutto il giorno festivo, trattandosi di spazzatura depositata già il giorno prima e, quindi, già in via di putrefazione. Pertanto, alla luce di tale considerazione, quegli stessi baresi si chiedono: “Non sarebbe stato forse logico, oltre che opportuno, vietare ai baresi il deposito dell’indifferenziata ai cassonetti nei giorni prefestivi, se proprio non ci sono soluzioni alternative alla misura adottata dal sindaco Decaro?” In effetti non sembra del tutto peregrina l’obiezione mossa da questi baresi, che criticano non nel merito la decisione di bloccare lo smaltimento in determinati giorni per il motivo innanzi riferito, ma per la scelta del festivo anziché del prefestivo. Infatti, sarebbe forse stato più logico evitare di riempire i cassonetti d’immondizia nei giorni prefestivi, tenendoli vuoti per il giorno in cui l’Amiu non provvede al ritiro del contenuto dagli stessi, piuttosto che tenere i contenitori dell’indifferenziata ricolmi per un arco di tempo che va abbondantemente oltre le 24 ore. E ciò anche per evidenti ragioni di natura sanitaria, oltre che visive e di cattivi odori diffusi nelle immediate  vicinanze delle aree in cui sono ubicati i cassonetti ‘biancocelesti’. Insomma, per quei baresi già insoddisfatti del servizio svolto in città dalla partecipata del Comune ora c’è da aggiungere quest’ulteriore lamentela, dovuta all’emergenza creata dalla temporanea chiusura della discarica di Trani, che costringe l’Azienda barese di igiene urbana a sospendere lo svuotamento dei bidoni nei giorni festivi. “Speriamo – commenta ironicamente qualcuno dei cittadini insoddisfatti del servizio – che anche questa volta la colpa dei cattivi odori per una città troppo sporca e della disorganizzazione di taluni servizi non finisca per ricadere, come al solito, solo ed unicamente sui cittadini e sul loro scarso senso civico”. Qualche volta, infatti, non sarebbe male se anche chi gestisce il servizio facesse autocritica e si adoperasse di più e meglio per mantenere più pulita la città, fornendo prestazioni adeguate all’alto livello di tassazione a cui i cittadini baresi sono sottoposti non soltanto per il decoro e l’igiene della propria città.        

 

 

Giuseppe Palella


Pubblicato il 16 Settembre 2014

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