Cronaca

Consorzi di Bonifica: “Prima bloccare bollettini e cartelle, dopo i conti da rivedere”

Sale la febbre degli agricoltori pugliesi che, alla crisi e ai balzelli da pagare, ora si ritrovano coinvolti nella battaglia contro le cartelle pazze. Ed è proprio il “blocco immediato delle cartelle e revisione degli importi dei tributi, con la apertura di un confronto con le organizzazioni agricole rappresentative e le istituzioni per il rilancio dell’attività di bonifica integrale sull’intero territorio pugliese, anche attraverso una ristrutturazione organica dei consorzi di bonifica” rappresenta in estrema sintesi quanto le organizzazioni di categoria – e in particolare la Coldiretti Puglia- ha richiesto alla Regione Puglia in merito alla delicata vicenda dei consorzi di bonifica. Una questione bollente di cui ci siamo occupati su queste colonne nei giorni scorsi, esplosa quando gli imprenditori agricoli sono stati raggiunti dagli avvisi bonari di pagamento, in piena campagna irrigua. “Saremo intransigenti e vigileremo – aggiunge il Presidente di Coldiretti Puglia, Gianni Cantele – affinchè vengano individuati adeguati strumenti di armonizzazione del contributo di bonifica attraverso la verifica ex/ante del principio costituzionale secondo il quale una imposizione non può mai prescindere dalla capacità contributiva degli utenti. Andrà verificata la reale sussistenza dei benefici di bonifica, soprattutto in quei territori in cui le opere pubbliche realizzate nel tempo abbiano perso attualità ed efficienza. Dopo questo necessario monitoraggio, si dovrà dare avvio immediato alle manutenzioni che per oltre un decennio sono state di fatto azzerate su gran parte dei territori ricadenti nei comprensori di Bonifica, a causa della sospensione dei pagamenti della contribuenza, per scelta dalla Regione Puglia”. I drammatici effetti dei cambiamenti climatici che si sono manifestati in Puglia, con l’alternarsi di eventi estremi, sfasamenti stagionali e precipitazioni brevi, ma intense, e il repentino passaggio dal sereno al maltempo con vere e proprie bombe d’acqua, esigono una gestione del territorio costante, organica ed efficace. “Ciò che a nostro parere si è rivelata lacunosa – spiega ancora il Direttore di Coldiretti Puglia, Angelo Corsetti – è stata la lettura politica dei dati rivenienti dall’applicazione dei piani di classifica, dato che è mancata la verifica puntuale dei risultati di tale studio prima dell’invio degli avvisi di pagamento. E’ soprattutto mancata la valutazione preventiva dell’impatto che i diversi importi di contribuenza avrebbe generato sui territori. Tra l’altro, per Coldiretti Puglia non è pensabile che i costi della bonifica, della manutenzione del territorio e della gestione dell’acqua, funzioni svolte dai consorzi di bonifica che certamente sono strumenti determinanti per la salvaguardia del territorio, debbano essere pagati solo dagli imprenditori agricoli, dato che i consorzi operano anche per erogare l’acqua potabile e gestire invasi utili a tale scopo”. Sviluppi nei prossimi giorni, considerato che negli uffici di consorzi e assessorato pugliese all’Agricoltura stavolta non sembra abbiano sottovalutato la questione delle cartelle pazze…

 

Antonio De Luigi  

 

 

 

 

 

 


Pubblicato il 27 Giugno 2014

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