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Dall’incontro romano per ora solo “pannicelli” caldi anziché le indispensabili “coperte”

 

L’incontro svoltosi ieri  a Roma, tra il sottosegretario pugliese alle Politiche agricole, Giuseppe L’Abbate del M5S, ed alcuni rappresentanti della filiera olivicola locale, in merito alla  crisi dei prezzi all’ingrosso dell’olio extra vergine di oliva di nuova produzione e conseguentemente delle olive, ha avuto come esito quello di indicare le iniziative che il Governo nazionale  intende mettere in campo nell’immediato, per fronteggiare la crisi dei prezzi di mercato che ha investito il comparto già in questo inizio di campagna olivicola ed olearia, con la speranza che le misure individuate siano sufficienti a  favorire una ripresa dei prezzi all’ingrosso in un settore economico così vitale per la Puglia, qual è per l’appunto quello dell’olio d’oliva ‘made in Italy’. Le proposte illustrate dal sottosegretario L’Abbate sono state sostanzialmente due, in attesa di individuare ulteriori misure su cui discute al Tavolo nazionale di filiera già convocato per il 4 Dicembre prossimo al Mipaaf, e riguardano, da una parte, un sostegno mensile temporaneo dell’ammasso privato, ossia alla messa in giacenza dell’olio prodotto anziché immetterlo sul mercato, e dall’altra, l’istituzione a breve di una Cun (Commissione unica nazionale) sull’olio d’oliva e, in particolare, per il monitoraggio dei prezzi di detto prodotto, dalla produzione fino agli scaffali di vendita. Misura, quest’ultima, che nell’intento del proponente dovrebbe favorire la trasparenza sui meccanismi che portano alla formazione dei prezzi dell’olio sull’intero mercato interno nazionale. “Insomma, finalmente impegni concreti da parte del Governo” – ha commentato con evidente soddisfazione, a conclusione della riunione,il deputato Gianpaolo Cassese del M5S, componente  della Commissione Agricoltura, aggiungendo che trattasi di“una nuova modalità di approcciare le problematiche del comparto, che per essere affrontate non possono più fare a meno, come è stato purtroppo negli anni passati, di una visione strategica comune e di ampio respiro, che punti a fare sistema e a guardare lontano”. Un ringraziamento per le iniziative prospettate è giunto al sottosegretario L’Abbate dal presidente di Copagri-Puglia, Tommaso Battista, presente all’incontro romano  sulla crisi dei prezzi dell’olio insieme ai colleghi di altre OO.SS. categoriali di fliera.
“Ci troviamo nel pieno della stagione di raccolta – ha sottolineato Battista –  e i produttori agricoli, dopo il disastro della scorsa annata nella quale hanno dovuto fare i conti con la Xylella e con numerose bizze metereologiche, si trovano ora a dover fare i conti con nuove problematiche, legate al mercato e ai prezzi, che rischiano di dare il colpo di grazia al comparto”. Quindi, ha dichiarato il presidente pugliese di Copagri : “In un momento di forte difficoltà per il comparto olivicolo regionale, per il quale si prevede una produzione di circa 200mila tonnellate pari a quasi il 60% di quella nazionale, ringraziamo il sottosegretario del Mipaaf Giuseppe L’Abbate per il suo impegno affinché, oltre alle misure strutturali da attuare nel medio e lungo periodo, vengano individuati tempestivamente degli interventi imminenti che possano dare ossigeno ai tanti produttori in difficoltà”, suggerendo che “è anche necessario avviare con la massima urgenza una campagna promozionale istituzionale, con la quale si comunichi chiaramente al consumatore l’importanza a livello nutraceutico dell’olio extravergine d’oliva, che con le sue proprietà ci protegge dai radicali liberi responsabili delle neoplasie; una simile campagna, inoltre, dovrebbe dare modo al consumatore di comprendere ed avere contezza dei costi produttivi che caratterizzano il lavoro dei produttori olivicoli”. Di tutt’altro tenore le dichiarazioni di Coldiretti-Puglia che, in occasione dell’incontro sulla crisi dei prezzi dell’olio organizzato dal sottosegretario L’Abbate, ha ribadito che “la crisi di mercato di olive e olio in Puglia, con il crollo del 40% dei prezzi, necessità di interventi a breve e lungo periodo, con l’ennesima occasione persa dalla Regione Puglia che non ha ancora consentito a cooperative e frantoi in tutta la Puglia di utilizzare oltre 40 milioni di Euro per le strutture di stoccaggio che avrebbero potuto far fronte all’attuale stagnazione di mercato per eccesso di produzione”.Ed è proprio dalla seduta del Consiglio regionale di venerdì 22 Novembre che è giuntoun messaggio unanime dell’Assemblea, per sollecitare la Giunta ed il Governo nazionale ad impegni concreti nei confronti del mondo olivicolo pugliese. Infatti, l’Assemblea regionale ha approvato all’unanimità una mozione del consigliere forzista Domenico Damascelli con cui si chiede all’esecutivo pugliese di intervenire presso il Governo nazionale, per richiedere l’attivazione di misure urgenti a salvaguardia del comparto olivicolo pugliese attraverso controlli doganali più stringenti e serrati, per bloccare le importazioni selvagge e fraudolente di olio d’oliva. Nella mozione, inoltre, si è chiesto al Governo l’effettiva abolizione del segreto di Stato sulla provenienza dei prodotti agroalimentari importati in Italia, tristemente ancora in vigore. Il Consiglio regionale pugliese con tale mozione ha chiesto anche di sollecitare il Ministero per le Politiche agricole e forestali a dare attuazione alla legge 44/2019 per le emergenze in agricoltura, relativa alle calamità che gli olivicoltori hanno subìto nel 2018. Infatti, nonostante le battaglie fatte lo scorso anni ed agli inizi di quello ancora in corso, alle imprese agricole interessate dalle calamità del 2018 e che ne hanno fatto domanda non è stato ancora corrisposto alcun indennizzo. Un’ulteriore richiesta presente nella mozione approvata è stata quella di insistere con il Ministero dello Sviluppo economico affinché siano attivate misure di difesa commerciale, previste anche dalla legislazione dell’Unione europea, al fine di ripristinare un’effettiva concorrenza nel mercato comunitario, anti dumping e anti sovvenzioni. In definitiva, per il comparto olivicolo pugliese, nonostante le ormai cicliche emergenze, si va avanti ancora con soluzioni tampone. Ed anziché le necessarie ed indispensabili “coperte” ci si accontenta ancora dei soliti “pannicelli” caldi.

 

Giuseppe Palella


Pubblicato il 23 Novembre 2019

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