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“E’ finita l’emergenza ma non la pandemia Covid”

Il professor Massimo Ciccozzi precisa e corregge il tiro

“Attenzione, è finita l’emergenza, ma non la pandemia Covid”: il noto epidemiologo al Campus Biomedico di Roma, professor Massimo Ciccozzi precisa e corregge il tiro in questa intervista che ci ha concesso.

Professor Ciccozzi, la OMS ha dichiarato che è terminata la fase della emergenza Covid, che ne pensa?

“Varie volte sono stato critico con la OMS, però questa volta penso che siano arrivati al punto giusto e al momento giusto, concordo. Possiamo dire tranquillamente che ormai siamo fuori dalla fase dell’emergenza, anche se è bene aggiungere un’altra cosa altrettanto importante”.

Cioè?

“Se è innegabile che siamo usciti dal tunnel dell’emergenza, è certo che la pandemia da Covid ancora esiste  . Il virus infatti continua a circolare e potremo dichiarare la cessazione del pericolo solo e quando questo virus finirà di essere presente, ma non siamo in grado di prevedere quando”.

Che fare?

“Bisogna stare attenti, vigili e pronti, non dimenticare, ma anzi rinforzare il piano pandemico sia nazionale che regionale. Lo ritengo poco probabile, comunque un ritorno di fiamma del virus è possibile e in ogni caso non possiamo escludere nuove pandemie di altri virus o coronavirus. Ecco perchè non bisogna smantellare le strutture, bensì rinforzarle. Del resto esistono al mondo alcuni Paesi non ben protetti, penso all’ Asia o Africa, dai quali arrivano per forza di corse e migrazioni virus spesso non contemplati”.

Insomma, lei non esclude una nuova pandemia…

“Non faccio l’allarmista, questo non lo sappiamo e non lo possiamo sapere, tuttavia è nelle ipotesi. Piuttosto vi è un altro tipo di pandemia, altrettanto importante e silenziosa, che non fa notizia”.

Quale?

“La resistenza agli antibiotici, unitamente alle infezioni ospedaliere. Non è raro, anzi capita spesso, che si vada in ospedale per un intervento innocuo e si contraggano malattie, definite infezioni nosocomiali causate il più delle volte da contatto, sale operatorie non perfettamente sterilizzate o apparati mobili, penso ad una eco o ecg non del tutto sterilizzati e infettati dal paziente che ci ha preceduti nella visita. In quanto alla resistenza ai batteri è diventato un problema”.

Cioè?

“Si prescrivono troppi antibiotici, talvolta in modo innecessario, anche in presenza di virus e il virus non si debella con l’antibiotico, mai. Quel farmaco serve per i batteri. E va dato solo quando è strettamente necessario. Ora l’uso esagerato e spesso sconsiderato dell’antibiotico ha prodotto una resistenza e tanti muoiono proprio perché esistono ormai batteri resistenti agli antibiotici. Non parliamo poi di chi, medico, fa diagnosi al telefono e li prescrive senza visitare”.

Quale sarà la nuova pandemia?

“Non lo sappiamo. Ma una cosa è certa: la resistenza agli antibiotici, cosa che l’emergenza Covid ha coperto”.

Bruno Volpe


Pubblicato il 9 Maggio 2023

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