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Emiliano più che alle ferie pensa alle elezioni del prossimo anno

Il governatore pugliese, Michele Emiliano, più che alle ferie agostane pensa alla campagna elettorale del prossimo anno. Infatti, benché il clima torrido che in questa settimana d’Agosto ha avvolto la Puglia in lungo ed in largo, il Presidente della Regione si è spostato incessantemente da una provincia all’altra della Puglia, per partecipare ad incontri sul territorio che sicuramente potrebbero rivelarsi assai utili alle primarie (che si terranno quasi certamente a gennaio del 2020 ed a cui Emiliano – come è noto – sarà di casa per aggiudicarsi il pieno sostegno del Pd e di altre formazioni di sinistra ad esso satelliti), ma soprattutto alle secondaria, quando le possibilità di vittoria per lui potrebbero rivelarsi più incerte. E sul tour agostano di Emiliano il capogruppo di Dit alla Regione, Ignazio Zullo, ha colto – come suole dirsi – la palla al balzo per polemizzare con il governatore circa la “mance” che quest’ultimo, a spese ovviamente dei contribuenti pugliesi, sta elargendo ai territori da lui visitati verosimilmente (come sostiene Zullo) più per ragioni elettorali che istituzionali. Ma veniamo alla polemica del capogruppo fittiano e vediamo nel dettaglio il tenore delle sue dichiazioni. “E’ iniziato – ha affermato Zullo – il tour delle prebende elettorali: sarà questa l’estate ‘disperata’ del presidente Michele Emiliano che l’altro giorno a Taranto ha elargito 7 milioni di euro per l’aeroporto di Grottaglie, poi è andato a Lecce ed ecco altri 2,2 milioni per l’adeguamento dei vivai e ieri a Rodi Garganico 900mila euro per il dragaggio del porto”. “E – ha esclamato l’esponente di opposizione alla Regione Puglia – siamo solo all’inizio”, per poi chiedersi: “ E a Bari e nella Bat e Brindisi quanti milioni pioveranno quest’estate?”. Infatti, ha poi continuato Zullo, “ci aspettiamo ‘soldi’ pubblici (e perciò nostri) elargiti in ogni tappa pugliese che il Presidente farà quest’estate per cercare di ‘ravvivare’ un consenso che in questi quattro anni ha perso e che gli consenta prima di vincere le Primarie e poi le Secondarie”.Considerazioni, queste, che in seguito portano lo stesso Zullo ad affermare: “E’ chiaro che siamo di fronte a un Presidente disperato e che in questi giorni si affanna a essere presenti in tutti i territori dimenticati in tutto il suo mandato, perché non saranno i 7 milioni per Grottaglie a far dimenticare ai tarantini le condizioni delle loro infrastrutture o i 2,2 milioni di euro ai vivaisti del Salento a far dimenticare il disastro dell’Agricoltura pugliese o i 900mila euro al porto di Rodi a far dimenticare ai cittadini foggiani tutte le mancanze di questa Regione dalla Sanità ai Rifiuti”.Per fargli poi concludere che “La Puglia che Emiliano ci lascia è una regione dove i pugliesi sono più poveri, con più difficoltà nel curarsi e fare prevenzione, con città più sporche e con Tari più alte e non sarà certo qualche prebenda a far dimenticare tutto questo”. Ma è proprio sicuro il capogruppo regionale dell’opposizione del centrodestra di Dit (in procinto di assumere le vesti anche di quella di “Fratelli d’Italia”) che i pugliesi fino alle regionali del prossimo anno non si dimenticheranno dei precedenti quattro anni di governo di Emiliano? Infatti, per non farglieli dimenticare occorrerebbe anche chi deve ricordarglieli. Ed a tal riguardo qualcuno si potrebbe anche chiedere: “Ma non doveva succedere qualcosa di analogo anche con il governatore Nichi Vendola alla scadenza nel 2010 del suo primo mandato?” Sanno tutti come andò a finire allora e, soprattutto, come è finita anche alle regionali del 2015 in Puglia. Per cui fare affidamento sulla “memoria” dei pugliesi per sperare alle prossime regionali di battere il governatore uscente e vincerle è, forse, come vendersi la pelle dell’orso senza neppure averlo catturato. Ed in quanto a mancate “catture” il centrodestra pugliese – come è noto – di esperienze dal 2004 ne ha già accumulate parecchie. E non soltanto alle regionali!

 

Giuseppe Palella


Pubblicato il 9 Agosto 2019

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