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Ex Caserma Rossani addio: impegni e promesse tradite

Interessa e sta sempre sulle prime pagine dei giornali locali l’ex Caserma Rossani per lavori, cantieri e finanziamenti milionari, ma della vasta area a verde sottratta ai cittadini, nessuno ne parla. Eggià perché da quando l’ente proprietario ha stipulato nel 2016 una convenzione con cui si cedono gli spazi alla gestione di alcune associazioni giovanili, l’ex Caserma Rossani non è più fruibile dai cittadini baresi, nemmeno di domenica. Addio ex Caserma Rossani, dunque, addio passeggiate con i bambini, giochi all’aperto e quant’altro, anche se in ballo c’è la riqualificazione da 83-90 milioni di euro che prevede un piano ambizioso ancora da inquadrare bene. Che fine ha fatto quel progetto che fu presentato in pompa magna alla cittadinanza in periodo preelettorale e inserito giustamente nel Piano Strategico Metropolitano Terra di Bari? La caserma Rossani dei “baresi” di cui tanto il Sindaco Emiliano e poi Decaro si vantavano era solo uno slogan elettorale? Sono stati ceduti beni comunali per ottenere la Rossani ed ora la “regaliamo” agli interessi di giovani che li gestiscono a loro piacimento. Che fine ha fatto lo spostamento nella Rossani degli uffici della circoscrizione? Sono stati spesi 2,4 milioni di euro per ristrutturare l’ex_palazzina “comando” a tale scopo, è stato dato incarico per la progettazione definitiva ed esecutiva con relative indagini tecniche sul campo per una spesa di 80 mila euro… e poi ? Il Comune si è ben guardato da attivare un progetto di “rigenerazione urbana” sulla Rossani al fine di mantenerne un futuro “tutto pubblico”, visto che l’area in questione apre i battenti solo a sera inoltrata, se non di notte, per feste, reading, concerti ed eventi in cui spesso bisogna anche pagare biglietti d’ingresso, oppure offerte libere. Forse non è di un autosilo o un grande pub nell’ex area militare che avevano bisogno i cittadini baresi, ma di un enorme polmone verde (tipo Londra, come aveva promesso gonfiando il petto Michele Emiliano….)e gridato ai quattro venti gli attuali amministratori. Strano è anche il fatto che rispetto al progetto iniziale sbandierato e pubblicizzato che prevedeva sì un parcheggio interrato, ma lo collocava nella zona del vecchio campo di calcio, salvaguardando quindi gli alberi esistenti, ora il parcheggio venga collocato sotto la “piazza d´armi” allargandolo verso via Buccari, progettando quindi l´abbattimento di tutti gli alberi d´alto fusto lì presenti. í e sostituendoli, magari, con una serie di “palmette” e fioriere per spacciarlo per parco. Insomma, possibile che Bari debba passare alla storia per le più spericolate speculazioni edilizie? La contorta storia di Punta Perotti nulla ha insegnato agli amministratori e agli imprenditori edili della città? E si ha tra l´altro l´ardire di affermare che questo progetto non necessita di modifiche al Piano Regolatore? Per finire, è ancora senza risposta una interrogazione del costringere comunale Michele Picaro, che ha chiesto al sindaco se l’occupazione di parte della ex caserma Rossani ad opera del “centro sociale” fosse abusiva oppure legittimata da un titolo di natura giuridica e, per l’ipotesi in cui si fosse trattato di occupazione legittimata da un titolo giuridico, quale fosse detto titolo giuridico (del quale si è chiesto espressamente di acquisire copia integrale), se fosse stato concesso nel rispetto delle prescritte procedure ad evidenza pubblica, quale fosse il corrispettivo interesse pubblico e quale fosse, infine, la scadenza. La risposta giunta a Picaro? Assolutamente vaga e incerta, tanto da costringere il consigliere del gruppo misto a tornare in argomento assai presto, in Consiglio Comunale.

 

Francesco De Martino


Pubblicato il 4 Febbraio 2017

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