Cronaca

I Verdi baresi sosterranno la candidatura di Desirèe Digeronimo

E’ un continuo divenire nella coalizione dei movimenti civici che sostengono la candidatura di Desirèe Digeronimo a sindaco di Bari alle amministrative del 25 e 26 maggio prossimo. Infatti c’è chi va via e chi, poi, si aggrega alla cordata di chi vorrebbe che la pm antimafia barese, dallo scorso luglio assegnata alla Procura di Roma, succedesse al collega Michele Emiliano (Pd) alla guida del Comune di Bari. Come è noto, appena due giorni fa cinque esponenti dell’associazione “Riconosciamo Bari”, tra cui il presidente stesso dell’associazione, Gianvito Spizzico, e due componenti dell’esecutivo, Patrizia Facchini e Massimiliano Napoleone, si sono dimessi dall’incarico ed hanno dichiarato di abbandonare l’iniziativa di cui sono stati fino a quel momento tra i principali iniziatori e sostenitori. Vale a dire la candidatura della Digeronimo a Primo cittadino barese con il sostegno di sole liste civiche e non di partito. Però, dopo gli abbandoni registrati qualche giorno fa dall’associazione “Riconosciamo Bari”, i Movimenti che sostengono la Digeronimo hanno deciso di abbracciare in coalizione il partito dei Verdi, che per le prossime amministrative baresi si è unito nella cordata elettorale che appoggia la pm antimafia. Infatti, il portavoce nazionale dei Verdi, Angelo Bonelli, e quello pugliese, Domenico Lomelo, durante un’apposita conferenza stampa, svoltasi a Bari nella sede di via Zuppetta del comitato elettorale della Digeronimo, hanno ufficializzato l’appoggio dei Verdi baresi alla candidatura della Digeronimo. Un sostegno che evidentemente si concretizzerà con la presentazione alle amministrative di una lista di candidati con il tradizionale simbolo dei Verdi col sole che ride, che affiancherà le civiche in via di formazione che già sostengono la candidatura della Digeronimo. Bonelli nel suo intervento ha evidenziato la novità rappresentata dalla candidatura a sindaco di Bari di una donna, la Digeronimo per l’appunto, che esula dagli schemi tradizionali, perché – sempre secondo il portavoce nazionale dei Verdi – rappresenta un ‘polo alternativo’  alle solite note commistioni di potere locale. Inoltre, ha spiegato Bonelli, la scelta dei Verdi alle comunali baresi di appoggiare Desirèe si colloca nel solco del rispetto delle tematiche ecologiste, nei confronti delle quali la Degeronimo ha da tempo manifestato grande sensibilità e sulle quali ha già elaborato fattive proposte per la città di Bari. Idee e contenuti sul tema ambientalista che sono stati riportati nella bozza di programma già presentata in “Bari in 100 pagine” dall’associazione “Riconosciamo Bari” di cui era presidente l’architetto Spizzico fino a qualche giorno fa. Per la cronaca ricordiamo che il partito dei Verdi dalle amministrative del 2004, ossia da quando fu eletto sindaco Emiliano la prima volta, non hanno più avuto rappresentati in consiglio comunale. Infatti, l’unico esponente dei Verdi presente dal 1995 fino al 2004, Maria Maugeri, si candidò allora nella lista civica “Emiliano per Bari” e successivamente, nel 2009, con il Pd. Da non dimenticare che i Verdi nel 2004 erano presenti nella coalizione che sosteneva Emiliano a sindaco e che non ottennero il rappresentante nell’aula “Dalfino” per pochissime decine di voti. Pertanto, a maggio prossimo, i Verdi baresi riproveranno ad eleggere un proprio rappresentante al Comune, ma fuori della coalizione di centrosinistra che, come è noto, sostiene la candidatura a sindaco di Antonio Decaro. In passato, quindi, l’aver appoggiato la candidatura di un pm, Emiliano per l’appunto, non fu un fatto positivo per i Verdi, che nel 2004 persero anche l’unico seggio che erano sempre riusciti ad esprimere al Comune di Bari dal 1985 in poi. E ciò, sicuramente, anche a causa dei voti che Emiliano riuscì a sottrargli con l’uscita della Maugeri. Ora, i Verdi  tenteranno di recuperare la rappresentanza a Bari sostenendo la candidatura a sindaco di un altro pm, la Digeronimo, con la speranza probabilmente che questa volta gli vada meglio del 2004. Intanto il percorso elettorale della pm Digeronimo verso la poltrona di Primo cittadino rischia di essere intralciato non solo dalle insidie dalle significative defezioni già verificatesi all’interno dell’associazione “Riconosciamo Bari”, ma soprattutto dal “pericolo” rappresentato dalla nuova normativa sulla candidabilità, eleggibilità e ricollocamento dei magistrati impegnati in elezioni politiche o amministrative, ed attualmente in via di approvazione al Parlamento. Infatti, lo scorso 11 marzo è già stato approvato al Senato il ddl che disciplina, tra l’altro, la possibilità di candidatura dei magistrati, senza che questi abbandonino l’ordine professionale di appartenenza, ma passando solo fuori ruolo con l’aspettativa. Ed al comma uno del primo articolo di detto ddl si prevede che: “Non possono altresì essere candidati per l’elezione alle cariche di sindaco, di consigliere comunale e di consigliere circoscrizionale o assumere l’incarico di assessore comunale se prestano servizio, o lo hanno prestato nei cinque anni precedenti la data di accettazione della candidatura o di assunzione dell’incarico, presso sedi o uffici giudiziari con competenza ricadente, in tutto o in parte, nel territorio della provincia in cui è ricompreso il Comune”. E tale fattispecie è appieno il caso della Digeronimo che, come è noto, fino a giugno 2013 figurava in organico presso la Procura di Bari. Città, questa, nella quale la pm Digeronimo si appresta a candidarsi a sindaco. Pertanto per Desirèe le amministrative di maggio saranno una vera e propria corsa contro il tempo, oltre che contro i concorrenti alla carica di sindaco.

 

Giuseppe Palella


Pubblicato il 21 Marzo 2014

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