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Infermieri: graduatorie, sogni e promesse, ma le assunzioni non arrivano mai

In Puglia, quando si parla di concorsi e stabilizzazioni, il caos regna sovrano, senza bisogno ogni volta di tirare in ballo il maledetto Covid-19. Ormai sembra l’araba fenice quel concorso regionale indetto dalla Asl di Bari per la selezione di 566 infermieri di cui si parla -…appunto, si parla soltanto tra graduatorie farlocche e prove da mille e una notte – e per il concorso di mobilità compartimentale volontaria indetto dalla stessa Asl per altri 566 infermieri. Ma riaccendiamo i riflettori su quest’ultima pensata della giunta pugliese per ingrossare le fila dei camici verdi, che aveva come termine per la presentazione delle domande lo scorso gennaio, ma poi con l’emergenza Covid e il blocco di tutte le procedure concorsuali, niente più notizie. “Vogliamo capire quale sia lo stato dell’arte dei concorsi e le tempistiche per l’espletamento delle procedure”, battevano i pugni sul tavolo i consiglieri pugliesi a Cinquestelle pugliesi, prima di questa estate. Poi la solita richiesta di audizione alle commissioni Sanità e Lavoro del direttore del Dipartimento regionale Politiche della Salute Montanaro, del direttore Asl di Bari Sanguedolce con tanto di parti sociali e rappresentanti sindacali. “In tanti che avevano presentato la domanda per la mobilità o per partecipare al concorso – spiegavano i pentastellati già allora in campagna elettorale – ci hanno chiesto informazioni sulle procedure, anche perché mancano perfino dati precisi sul fabbisogno di infermieri, sulle stabilizzazioni in atto e sui posti messi a bando. Non vogliamo che si ripeta quanto accaduto per il concorso da operatori socio-sanitari,  dove si è passati dai 2445  posti iniziali messi a bando ai 2149 definitivi”.  E che dire –sempre parlando di infermieri – di quell’altra graduatoria per chi aveva lavorato già nel Servizio Sanitario Regionale come precario (quindi con un’esperienza alle spalle) e l’altra invece per chi, avendo i titoli, ha partecipato ed effettuato anche le prove psico-attitudinali? <<L’assunzione in una delle due graduatorie significa dare lavoro stabile a operatori sanitari che hanno vinto un regolare concorso. Ma ci sono alcune Asl pugliesi che, invece, preferiscono prorogare i contratti ai loro precari e quindi, finiscono, con l’ingrossare e di molto l’elenco di chi non ha un lavoro stabile, cosa che il concorso mirava proprio a eliminare>>, si arrabbiava sempre lui il consigliere ex forzista Zullo all’inizio di questa legislatura al suo triste tramonto. Però ci sono ancora le elezioni e tutto può accadere…nell’insano girone infernale dei sogni e promesse pre-elettorali anche in tema di salute e sanità…

 

Francesco De Martino


Pubblicato il 15 Settembre 2020

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