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La crisi dell’amministrazione Decaro non è ufficiale ma sostanziale

 

La crisi politica all’interno della maggioranza di centrosinistra che al Comune di Bari sostiene il sindaco, Antonio Decaro (Pd), nell’aula “Dalfino” al momento non è ancora ufficiale, però che i rapporti tra alcuni spezzoni di maggioranza ed il Primo cittadino barese non siano più idilliaci, molti addetti ai lavori lo avevano capito da tempo. Infatti, malumori e fibrillazioni, anche se in maniera molto ovattata, già dalla fine della scorsa estate serpeggiano nei gruppi consiliari di maggioranza al Comune. Ma ora la situazione sembra acuirsi maggiormente. Ed a rompere gli indugi potrebbe essere il secondo gruppo più numeroso di maggioranza, dopo quello del Pd, vale a dire il gruppo dei sei consiglieri (Anita Maurodinoia, Giuseppe Di Giorgio, Giuseppe Neviera, Alfonso Pisicchio, Nicola Sciacovelli e Gianlucio Smaldone) che si identificano nella formazione di “Iniziativa democratica- Sud al Centro” costituitasi all’interno del consiglio la scorsa estate, per iniziativa degli ex “schittulliani” capeggiati da Maurodinoia e da Pisicchio, che sono riusciti a mettere insieme nello stesso gruppo i due eletti nelle fila del centrodestra con la lista Schittulli nel 2014 e poi passati in maggioranza, Maurodinoia e Smaldone per l’appunto, due fuoriusciti dal gruppo di “Realtà Italia”, Di Giorgio e Neviera, oltre allo stesso Pisicchio, eletto all’epoca con una sua lista civica a sostegno della candidatura a sindaco di Decaro, e Sciacovelli eletto anch’egli nel 2014 nelle fila del centrosinistra con la civica “Decaro per Bari”. Finora il Primo cittadino barese, pur subendo in diverse occasioni i contraccolpi dei mal di pancia politici che in aula affliggono parecchi esponenti tra le fila della maggioranza, è sempre riuscito a tenere la situazione sottocontrollo, mettendo di volta in volta, come suole dirsi, “una pezza” alle tante falle che nel corso degli ultimi mesi si sono aperte nella maggioranza durante le sedute di consiglio comunale.  Decaro, infatti, pur godendo sulla carta di una maggioranza ampia in consiglio (ben 25 consiglieri a sostegno ed appena 11 di opposizione),  è riuscito a far approvare alcuni importanti provvedimenti della sua gestione a volte in seconda convocazione ed in altre solo grazie alla permanenza in aula dei tre consiglieri del gruppo di “Area popolare-Ncd”, formalmente all’opposizione, ma che  comunque ha garantito il numero legale alle sedute. Tale situazione adesso, però, non sembra più sostenibile ed a spalancare le porte ad una possibile crisi sostanziale all’interno della maggioranza di centrosinistra che amministra il Comune di Bari potrebbe essere proprio il gruppo capeggiato da Pisicchio e Maurodinoia che, a differenza di consiglieri di altre formazioni di maggioranza scontenti di come vanno le cose all’interno della coalizione, non perdono occasione per mettere in risalto lo scollamento creatosi tra l’esecutivo guidato da Decaro e le forze che lo sostengono. Ed uno degli ultimi temi toccati dal gruppo di Pisicchio e Maurodinoia, per mettere in luce la mancanza di confronto e, quindi, di trasparenza nell’azione politica del sindaco Decaro, è l’Urbanistica. Argomento, questo,  particolarmente scottante e sensibile non solo per la politica, ma anche e soprattutto per il contesto economico locale. Infatti, il gruppo di “Iniziativa democratica e Sud al Centro”, prendendo spunto dalle recenti notizie circolate a mezzo stampa sul Pug (Piano urbanistico generale) in via di approntamento, ha colto occasione per tornare all’attacco del sindaco Decaro e del suo esecutivo, con il probabile fine di accelerare i tempi di un possibile serrato confronto all’interno della maggioranza, e quindi di un rimpasto nell’esecutivo, oppure di passaggio ad una fase più avanzata della crisi occulta, ma sostanziale, in cui è ormai da mesi impantanata l’amministrazione Decaro. Si legge nella nota a firma dei sei consiglieri che compongono la squadra comunale di Pisicchio e Maurodinoia: “l’amministrazione comunale di Bari avrebbe intenzione, in vista della futura approvazione del nuovo Pug (Piano urbanistico generale), di modificare la destinazione d’uso di svariati ed estesi suoli edificabili, soprattutto nelle zone periferiche, così da renderli totalmente inedificabili. Con un conseguente ed intuibile pregiudizio per i relativi proprietari”. Infatti, a commento di tale notizia gli stessi affermano: “In primo luogo occorre rimarcare che l’amministrazione comunale, come ormai avviene di regola, assume tali decisioni senza minimamente preoccuparsi di un confronto con le forze politiche di maggioranza che la sostengono. Forze politiche che vengono coinvolte unicamente quando sono chiamate ad esprimere il proprio voto in consiglio comunale secondo delle direttive preconfezionate”.  E, continuando, aggiungono: “Il gruppo consiliare Iniziativa Democratica-Sud al Centro da tempo ha sottolineato che tale modus operandi è non condivisibile, irrispettoso e soprattutto poco democratico e per questo, ancora oggi, invoca a gran voce un confronto sui principali temi che riguardano la collettività”.  E “benché l’approvazione del Pug – per Piscchio, Maurodinoia & C. – appaia allo stato tutt’altro che prossima, il Comune sta compromettendo i legittimi diritti dei proprietari di tale aree interessate omettendo di considerare che questi cittadini non solo hanno sostenuto maggiori costi nell’acquisto, ma da anni si fanno anche carico di maggiori imposizioni fiscali proprio in virtù della natura edificatoria attualmente prevista dai vigenti strumenti urbanistici”. Infatti, rilevano inoltre gli stessi: “i danni arrecati non potranno mai trovare adeguato ristoro nella cosiddetta ‘perequazione’, stante la relativa complessità giuridica e la materiale inapplicabilità”, secondo cui “non a caso numerosi esponenti di altri partiti di maggioranza hanno più volte e pubblicamente rilasciato dichiarazioni assolutamente opposte alle discutibili affermazioni dell’assessore all’Urbanistica, Carla Tedesco”. E “persino la commissione consiliare Urbanistica attende ormai invano e da mesi copia degli elaborati progettuali del presunto nuovo Pug”, oltre che “anche le più rappresentative associazioni di categoria degli imprenditori edili denunciano orami con cadenza sempre più frequente l’ingiustificato immobilismo urbanistico dell’amministrazione comunale e le relative e gravissime ripercussioni dal punto di vista sociale, economico e occupazionale”. Ed il sindaco Decaro, si chiedono poi i sei consiglieri del secondo gruppo di maggioranza, “a fronte di tale allarmante situazione” che fa? Tace. Un assordante silenzio che ha indotto il gruppo di “Iniziativa Democratica-Sud al Centro” a non tacere più e, in tale ottica, a chiedere chiarezza, per rassicurare le numerose famiglie interessate e i loro legittimi diritti. Insomma, un preavviso al sindaco Decaro di una possibile crisi nella maggioranza finora sottaciuta, ma forse non più rinviabile per molto tempo ancora. Come dire al Primo cittadino barese: “Per ora sei stato avvisato, ma se non dai segnali di attenzione anche alle altre forze della maggiorana, il passo successivo sarà inevitabile”. Ma il problema vero – secondo qualche addetto ai lavori – è che “il sindaco Decaro forse non riserva attenzione neppure a tutte le altre componenti consiliari della sua maggioranza”. E, quindi, non solo a quella di Pisicchio e Maurodinoia.      

 

Giuseppe Palella


Pubblicato il 7 Febbraio 2017

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