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La maggioranza di Emiliano naviga a vista anche sul Bilancio

Alla Regione la maggioranza di centrosinistra che sostiene il governatore Michele Emiliano (Pd) è praticamente allo sbando nelle commissioni consiliari convocate per il parere sul bilancio previsionale del 2018 e triennale 2018-2020. A denunciare la situazione di confusione e pressapochismo con cui il governo regionale sta procedendo nell’iter di approvazione del bilancio previsionale, che dovrà giungere in Aula per il voto definitivo entro il 31 dicembre prossimo, sia l’opposizione pentastellata che quella di centrodestra. Infatti, al termine dell’esame del “Bilancio 2018” nelle Commissioni consiliari, il gruppo del M5S nell’Aula di via Capruzzi con una nota ha dichiarato: “La maggioranza ancora una volta dimostra di essere allo sbando, andando sotto con i voti sia in V che in VII Commissione nel corso dell’approvazione del bilancio. Il nostro voto è stato un voto contrario nel metodo e nel merito”. I pentastellati nel comunicato hanno poi affermato che “Quest’anno si è toccato il fondo per quello che riguarda il rispetto istituzionale nei confronti del lavoro dei consiglieri e dei pugliesi”, perché la documentazione sul bilancio è stata depositata 24 ore prima dell’inizio delle commissioni, contenendo  articoli che con il bilancio non c’entrano niente, oltre a numerosi errori dal punto di vista formale. “Il tutto – sottolineano i ‘5 Stelle’ – senza contare gli articoli per finanziare leggi non ancora approvate e le solite mance date per cercare di tenere unita la maggioranza, ormai sgretolata al suo interno”. Ma nonostante questo, hanno rilevato i “grillini”, ben due Commissioni hanno dato parere negativo alla bozza di bilancio presentata dal governo regionale. Quindi, hanno poi concluso i rappresentanti del M5S alla Regione, “Emiliano che nel 2015 aveva promesso ai pugliesi di governare al meglio questa Regione, davanti a questi fatti incontestabili si deve prendere tutte le responsabilità di un evidente fallimento su tutta la linea”. Perplessità in ordine alla tempistica di arrivo della documentazione di Bilancio ai consiglieri chiamati ad esprimersi nelle rispettive Commissioni sono state avanzate anche dal capogruppo di “Alternativa Popolare”, Giannicola De Leonardis, che in una nota ha ricordato che “in passato alla Legge di Bilancio si arrivava addirittura attraverso audizioni e concertazione”. Però, nonostante i margini ristretti concessi dal governo regionale ai consiglieri, per un’analisi approfondita dei numeri e degli atti di Bilancio, l’esponente di Ap ha rilevato che “  sin da una prima lettura si scorgono articoli che non hanno alcuna attinenza con il documento contabile, e possono essere invece inquadrati come veri e propri disegni di legge, in materie come turismo, demanio, agricoltura”., auspicando che detti articoli “vengano stralciati nell’esame articolato in programma la prossima settimana, insieme alle solite mance e mancette elettorali che si è cercato di infilare anche e soprattutto in vista dell’appuntamento con le urne della prossima primavera”. E ciò, ha pure auspicato De Leonardis, prima dell’arrivo all’esame dell’Aula consiliare, “per rispetto dell’intelligenza e della sensibilità dei pugliesi”. Sulla stessa lunghezza d’onda del M5S e di Ap anche le lamentele del gruppo di Forza Italia, che con una nota sull’accaduto ha ironizzato: “In una Regione dove si destinano ben 800 mila Euro per consentire ‘la partecipazione’ di soggetti non ben definiti, si impedisce ai consiglieri di approfondire il provvedimento più significante dell’attività di governo annuale”. Per cui anche i forzisti pugliesi, come i colleghi di Ap ed M5S, si  chiedono “come si possa discutere e studiare un documento così corposo avendolo ricevuto poche ore fa, all’ultimo minuto”. Ed anche per i 4 esponenti regionali di Fi (Marmo, Gatta, Damascelli e Franzoso) dal provvedimento di bilancio presentato “emergono subito le solite elargizioni e mancette utili solo a ricompattare una maggioranza che ormai, in modo chiaro ed evidente, non esiste più o lo è a intermittenza”. Infatti, hanno anche sottolineato i forzisti, “l’altro giorno, per l’ennesima volta, il Consiglio regionale è stato sciolto per mancanza del numero legale”, oltre al fatto che “i mal di pancia e il disordine del centrosinistra si sono fatti sentire” nelle Commissioni in cui il Bilancio previsionale ha avuto pare negativo. Di atto di arroganza, invece, parla nella sua nota il gruppo regionale di Direzione Italia, che sulla vicenda del Bilancio previsionale e sui ritardi con cui è giunto sui tavoli dei consiglieri (oltre ai tempi abbreviati con cui si sta procedendo nell’iter per l’approvazione, che – come detto – dovrà avvenire entro la fine dell’anno, se il governo regionale vorrà evitare l’esercizio provvisorio nei primi mesi del 2018 e fino all’approvazione), ha infatti dichiarato: “L’arroganza della giunta Emiliano ha imposto un tour de force a quella che dovrebbe essere la più importante discussione politico-amministrativa dell’attività del Consiglio regionale”, ricordando che in una sola giornata (ndr – ieri, per chi legge venerdì) sono state convocate ben sei Commissioni per esaminare i documenti contabili e il Bilancio di previsione per il prossimo anno”. “Commissioni – hanno anche eccepito dal gruppo di Dit – convocate praticamente ad horas con gli atti messi a disposizione dei consiglieri poche ore prima”. Un’ improvvisazione che, per i fittiani, ha messo in difficoltà “persino gli assessori competenti” che erano presenti nelle Commissioni  “ad intermittenza, andavano tornavano… si scusavano per i disguidi e i ritardi”. E questo denoterebbe, secondo i fittiani,  una “pura sciatteria”  del governo regionale, “che ha portato la maggioranza persino a non avere ancora una volta i numeri” nelle Commissioni dove il Bilancio ha avuto parere negativo. “Insomma,- hanno concluso con evidente ironia i consiglieri di Dit – siamo di fronte a quello che di fatto è un ‘voto di fiducia’ che la maggioranza (se avrà i numeri) darà, mentre all’opposizione viene negato il diritto di controllo e partecipazione”. Ed ora il Bilancio previsionale del governatore  Emiliano è atteso la prossima settimana alla prova dei numeri nell’Aula di via Capruzzi. Salvo sorprese, il governatore pugliese dovrebbe essere tranquillo sull’esito finale del voto. Almeno per questa volta.

Giuseppe Palella

 


Pubblicato il 15 Dicembre 2017

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