Lama Balice: divieto a lungo termine per Villa Framarino

Dopo quasi tre mesi di attesa, ora c’è l’interrogazione presentata dal consigliere comunale Michele Picaro sull’ordinanza riguardante l’interdizione all’accesso nelle aree della sede del Parco Lama Balice–Villa Framarino-Malatesta. “Il Parco Lama Balice fu istituito con legge regionale nel 2007 – spiega il consigliere di Fratelli d’Italia – ed è il primo parco naturale urbano per la sua vicinanza ai centri cittadini di Bari e Bitonto. Ai sensi dell’articolo 4 della legge regionale 15 del 2007, la gestione del parco medesimo è affidata ai Comuni di Bari e Bitonto e alla Città Metropolitana di Bari, previa stipula di apposita convenzione. Nel corso della seduta di Assemblea degli Amministratori del 20 dicembre 2022 erano state già evidenziate le pessime condizioni manutentive del Parco. Addirittura – evidenzia Picaro – a febbraio scorso si era verificato il crollo di un muretto a secco della staccionata che, per circa 800 metri, delimita tutto il tratto di Belvedere Lungo Lama che si colloca sulla sponda sinistra idraulica. Tanto ha determinato da parte del direttore del Parco, Nicola Lavermicocca, l’adozione dell’ordinanza n. 1 del 27 marzo scorso, con cui si disponeva, a far data dal 6 marzo e sino a revoca, l’interdizione dall’accesso di persone e veicoli nelle aree della sede del Parco–Villa Framarino-Malatesta”. Il consigliere comunale e regionale meloniano, quindi, chiede “quali interventi di manutenzione straordinaria si intende porre in essere per ripristinare lo stato dei luoghi interessati dal crollo del muretto a secco della staccionata che delimita il tratto di Belvedere Lungo Lama; il termine di avvio dei lavori con annesso cronoprogramma di ultimazione dell’intervento manutentivo de quo e, infine, quali interventi di manutenzione ordinaria sono stati programmati o sono già in essere in ossequio al Piano territoriale dell’area naturale protetta, di cui all’articolo 12 della legge della Regione Puglia n. 15 del 2007. Su questo tema, inoltre, si sta valutando di predisporre una proposta di legge che modifichi il Comitato tecnico inserendo le associazioni ambientaliste del quartiere per collaborare alla miglior tenuta del parco. Di certo, al momento, ci troviamo di fronte a un altro esempio di disattenzione da parte dell’amministrazione Decaro, peraltro su una vicenda già sollevata dal consigliere del Terzo Municipio di Fratelli d’Italia, Angelo Scaramuzzi”, conclude Picaro. Dunque, c’è ancora una sbarra all’ingresso della sede del Parco a Villa Framarino, con tanto di divieto «a persone e veicoli» E il direttore Lavermicocca a causa della condizione di sicurezza della staccionata segnalata da associazioni ambientaliste e frequentatori, ha emesso la sua bella ordinanza di interdizione, aspettando anche lui i tempi degli interventi per la rimessa in sicurezza dei luoghi. E così l’area verde alle porte della città di Bari e Bitonto, coi suoi circa 40 chilometri, vanta il suo brutto buco nero con un immobile che potrebbe essere sfruttato dalla collettività e invece dopo tanto tempo è ancora inagibile. Come pure inagibili sono diverse aree del cosiddetto parco in salsa barese, causa la presenza di vere e proprie discariche che fanno ancora più figura con il manufatto a secco della staccionata che, per circa 800 metri, delimita il tratto/belvedere lungo-lama. «In più tratti – si legge nelle due paginette dell’ordinanza di Lavermicocca – è stata distrutta e in lunghezza non è da ritenere in ordinarie condizioni di stabilità e di sicurezza». Eppure i pericoli di quella staccionata erano state richiamate più d’una volta dai frequentatori del parco Lama Balice, anche se prima di passare alle opere di riqualificazione e messa in sicurezza bisognava interdire veicoli a motore e persone all’interno della sede di Villa Framarino. E quanto tempo ancora ci vorrà per rivedere disponibile l’area vietata da marzo, per adesso, resta un inestricabile mistero. (fradema)