Cultura e Spettacoli

L’incredibile storia di Santa Scorese in un film

Una grande sala del Multicinema Showille di Bari gremita fino all’inverosimile ha accolto martedì sera la proiezione del mediometraggio “L’incredibile storia di Santa Scorese” , opera prima del regista tarantino Mimmo Spataro, sceneggiata da Assunta D’Elia.

Il film, partendo dai diari  della giovane di Palo del Colle uccisa con tredici coltellate da un folle la sera del 15 marzo 1991, narra  gli accadimenti degli ultimi tre anni di vita della ragazza che, proprio nel momento in cui aveva intrapreso il suo cammino spirituale per diventare suora, divenne oggetto della sistematica persecuzione del 31enne Giuseppe, schizofrenico che si riteneva figlio di Dio, che in Santa identificava la Madonna, oggetto del suo odio e del suo delirio psicotico , e che trucidò barbaramente  sotto gli occhi dei genitori, della sorella e del cognato, non potendo possederla.

La triste storia di quello che può essere considerato il primo femminicidio dei nostri giorni, e del vero e proprio martirio di Santa, oggi riconosciuta dalla Chiesa come Serva di Dio e prossima alla definizione del processo per la sua beatificazione, è stata affidata alla interpretazione di un cast interamente pugliese , con Clara Magazzino nel ruolo di Santa, e di Giuseppe Calamunci Minitta  nel ruolo di Giuseppe. I due protagonisti sono stati affiancati da Alfredo Traversa, Angela De Bellis, Vanessa Caponio, Francesco Cassano, Mario Blasi e Rino Massafra.

La storia di Santa Scorese , che durante le ultime tre ore di straziante agonia in ospedale ebbe a pronunziare parole di perdono per il suo assassino e di conforto per i suoi familiari,   non solo è emblematica degli straordinari tratti di santità espressi dalla povera vittima in tutto il suo percorso di vita e di morte, ma anche della atrocità e della evidente pericolosità dei comportamenti persecutori del suo assassino, comuni a tanti casi  di femminicidio verificatisi negli anni successivi, purtroppo all’epoca non efficacemente riconosciuti e arginati nonostante le numerose denunce presentate alle autorità competenti dai familiari della vittima.

Presenti alla proiezione a Bari, così come era accaduto pure in occasione della prima del film a Taranto, anche i genitori della povera Santa, la sorella Rosamaria, che al suo ricordo ha dedicato con tenacia tutta la sua vita, il cognato, e tutti gli amici e parenti della giovane.

Presenti anche in sala, oltre  alle rappresentanti dei centri antiviolenza  che hanno patrocinato il film unitamente al Comune di Bari, anche il Procuratore della Repubblica dott. Giuseppe Volpe , Don Luigi Ciotti e Pinuccio Fazio ,che hanno applaudito con commozione al ricordo della giovane vittima, e alla incredibile forza della sua famiglia che, pur straziata dal dolore, da ventotto anni combatte perché non abbiano più a ripetersi gli stessi errori che condussero alla morte di Santa.

 

Piero Ferrarese


Pubblicato il 30 Maggio 2019

Articoli Correlati

Pulsante per tornare all'inizio