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L’ora delle assunzioni facili anche a Innovapuglia: ma non era in crisi?

E’ proprio fatta: centinaia di “consulenti-esperti” esterni reclutati senza procedure di selezione o comparazione da Finpuglia negli ultimi due-tre anni, assunti in pianta stabile dalla Regione Puglia. O per meglio dire, come chiosava un po’ di tempo fa il capo delle Opposizioni in Consiglio Regionale, Rocco Palese, “ereditati” da Innovapuglia, potrebbero essere stati stabilizzati. Il condizionale è d’obbligo, visto che le ultime interpellanze risalgono a più di due anni fa. “Chiediamo alla Giunta regionale di chiarire con urgenza se questa circostanza è vera, con quali modalità si procederà e sulla base di quale legge”, s’inalberava a fine 2009 l’ex assessore al Bilancio della Regione, chiedendo anche di sapere come si prevedeva di garantire i diritti di tutti gli altri cittadini pugliesi che potevano legittimamente aspirare ad entrare come consulenti nelle società partecipate dalla Regione. E ritrovarsi dopo poco tempo dipendenti a tempo indeterminato. Ecco, insomma, quanto ha chiesto con una lunga e puntuta interrogazione ‘urgente’ al Presidente della Giunta e agli assessori al Bilancio e allo Sviluppo Economico il capogruppo del Popolo delle Libertà-Forza Italia, Palese. “Risulta che i circa trecento “consulenti – esperti” reclutati da gennaio 2007 da Finpuglia tramite un avviso per la costituzione di elenchi di esperti in materia di Fondo Sociale Europeo, starebbero per essere stabilizzati. Come sempre non siamo contrari alla stabilizzazione di personale precario, ma qui potrebbe profilarsi una assoluta illegittimità nelle procedure. Quegli esperti furono selezionati all’origine senza procedure comparative o selettive, quindi oggi si ritroverebbero ad essere automaticamente dipendenti a tempo indeterminato di società interamente partecipate dalla Regione Puglia senza rispettare i parametri di legge. Peraltro ci giunge voce che alcuni di  questi “consulenti  – esperti” in odore di stabilizzazione sarebbero anche parenti di alcuni esponenti della sinistra regionale e/o di dipendenti di partiti di estrema sinistra il che se fosse vero, non farebbe che aggravare la situazione e costituirebbe un’ulteriore ingiustizia nei confronti di centinaia di migliaia di cittadini pugliesi. Per questo il battagliero consigliere pugliese di Minoranza ha chiesto (naturalmente senza mai ottenere risposta) alla Giunta regionale se non sia il caso di sospendere ‘immediatamente’ queste procedure, avviando una verifica ‘super partes’ dei criteri di selezione adottati all’origine nella scelta dei consulenti. “Non vorremmo che si trattasse dell’ennesima operazione clientelare per aggirare le procedure di legge e far entrare nella Pubblica Amministrazione a tempo indeterminato persone che tra i loro meriti principali hanno quelli di essere amici degli amici”, la conclusione a dir poco ficcante dell’ex assessore della giunta regionale di centrodestra.

 

Francesco De Martino


Pubblicato il 19 Marzo 2013

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