Cultura e Spettacoli

L’usurpatore annega nel buio

Macbeth è l’opera di Shakespeare  più livida, nemica della luce. Anche quando l’azione si svolge di giorno il sole sembra in eclissi. E’ storia naturalmente notturna. Rappresentarla in teatro non può prescindere da un attento disegno luci. A questo aspetto dedica molta attenzione Roberto Petruzzelli, che cura la regia di un allestimento della Compagnia Dautore andato pochi giorni fa in scena a Casaruccia, a Modugno. Petruzzelli fa uso limitato dei proiettori, che oscurati da opportune gelatine bagnano lo spazio scenico di un chiarore lugubre. Il resto lo fanno le torce elettriche agitate dagli interpreti : Ombre tremolano sui muri come proiettate dalle stesse fonti di luce (candele, lucerne e fiaccole) in uso ai primordi dell’anno mille, quando re Macbeth insanguinò la Scozia della sua brama di potere. L’effetto, suggestivo, è amplificato dalla centralità dell’azione rispetto alla platea, condizione peculiare di Casaruccia, questo micro spazio scenico immerso tra gli spettatori secondo i canoni del teatro elisabettiano. Una condizione ‘da ring’ nella quale si esalta la capacità di fruizione del pubblico, messo nelle condizioni di vivere la tragedia con un effetto-presenza che ha dell’inquietante. Dal canto loro gli attori percepiscono l’assillo di questa presenza muta (nessun applauso ha ‘osato’ interrompere il crudo rito di rappresentazione) e se ne imbevono, traendo ulteriore energia per ‘diventare’ ora un usurpatore tormentato dal senso di colpa, ora un’aspirante regina assetata di sangue, ora sibille ambigue. Un eccellente Armando Merenda è Macbeth, Rosanna Pastore convince nei panni della dark lady di corte e il duttile Ernesto Marletta riesce a coprire i ruoli di Duncan, Banquo, McDuff e del Portiere; apprezzabile anche il lavoro di Mariella Lippo, Caterina Rubini e Pino Matera nel ruolo delle sibille. Nell’insieme, un allestimento spartano, dal segno forte, ricco di spunti intiganti. Qualche perplessità sulle scelte musicale : l’epic rock suona un po’ prevedibile.  Costumi di Franco Colamorea, scene di Angelo Longo, sartoria di Artelier, organizzazione di Anna Posa. – Prossime nuove produzioni in cartellone a Casa Ruccia : ‘Fumo negli occhi’ (commedia brillante di Faele e Romano, regia di Ernesto Marletta) e ‘Moby Dick’ (di Franco Damascelli, regia di Roberto Petruzzelli). In replica : ‘L’uomo dal fiore in bocca – La carriola’, ‘Un Amleto’, Shakespeare in love’, ‘Mannaggia! omaggio a Peppino De Nittis, pittore’ e ‘Otello’. Le date degli spettacoli saranno rese disponibili sulla pagina fb della Compagnia Dautore e comunicate 15 giorni prima della rappresentazione o dell’evento programmato mediante e-mail, sms e chiamate dirette.

Italo Interesse

 


Pubblicato il 14 Ottobre 2015

Articoli Correlati

Pulsante per tornare all'inizio