Cronaca

Natuzzi Spa: aria più distesa tra azienda e sindacati

Non c’è tregua nell’annosa vertenza alla ‘Natuzzi SpA’, multinazionale del divano. Infatti, s’è conclusa da poche ore la ‘Cabina di Regia’ convocata presso il Ministero dello Sviluppo Economico per discutere il Piano industriale del colosso industriale di Santeramo in Colle. Hanno partecipato azienda, sindacati e rappresentanti di Regione Puglia, Regione Basilicata e Invitalia, mentre l’azienda ha praticamente ribadito la stima di utilizzare per questo 2019 solo tre dei dieci milioni di euro richiesti per il finanziamento pubblico del Contratto di Solidarietà. La stessa azienda, almeno al cospetto delle altre parti in causa, s’è dichiarata cautamente ottimista anche sui dati del IV trimestre 2019, prevedendo una ripresa a seguito degli ultimi due, in cui viceversa si era verificata una certa sofferenza. Inoltre, i vertici societari hanno confermato l’attuazione del Piano industriale denominato <<Piano Italia>>, annunciando l’internalizzazione della produzione di letti e sedie tra poche settimane e precisamente a partire da gennaio 2020. Con ogni probabilità, confermano gli stessi rappresentanti dei lavoratori, presso il sito di ‘Jesce-2’. Ma anche ‘Cobas-Lavoro Privato’ ha espresso <<soddisfazione>> per l’avanzamento del percorso verso l’obiettivo esuberi zero, aggiungendo l’esigenza di stabilizzare l’organismo della Cabina di Regia presso la sede della ‘Task/force’ per l’occupazione della Regione Puglia, così come già convenuto tra le parti interessate, in modo da garantire un monitoraggio più costante e frequente del Piano Italia. Tutto sembra mettersi sui binari prestabiliti, nella vertenza in atto, visto che per la Confederazione pugliese Cobas – a tirare le somme – sarebbero due, le buone notizie per i lavoratori del colosso santermano; la prima riguarda l’incontro concluso, appunto, al Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, col verbale di intesa con cui è stato in sostanza rettificato l’accordo sottoscritto poco più di un anno fa. E precisamente il 18 dicembre 2018 presso lo stesso Dicastero, restringendo l’ammontare delle ore di Contratto di Solidarietà richieste. <<Si stima che tale rettifica porti ad un risparmio per le casse dello Stato superiore a 7 milioni di euro per spesa prevista per quella tipologia di ammortizzatore sociale durante il 2019>>, chiariscono i rappresentanti Cobas-Lavoro Privato. Ritenendo che quanto concordato ieri sia un ulteriore passo verso l’obiettivo di esuberi zero alla Natuzzi Spa, con la finestra già aperta dal 2021. Allorquando dovrebbero cessare le richieste da parte aziendale di intervento pubblico per il sostegno ai redditi dei lavoratori. Ma c’è anche qualche novità in chiaroscuro, dalle aule dei Tribunali. E riguarda il ricorso che aveva presentato Natuzzi Spa contro la sentenza di reintegro di alcuni suoi dipendenti licenziati nel 2016. Il giudice del Lavoro presso il Tribunale di Bari ha rigettato l’opposizione al rientro in produzione per questi lavoratori, ciò significando che gli interessati dovranno continuare a lavorare e i licenziamenti subiti continuano ad essere nulli. Per i rappresentanti Cobas-Lavoro Privato non resta che augurarsi che Natuzzi se ne faccia una ragione e non intraprenda più prove di forza coi lavoratori e i loro rappresentanti sindacali.

Francesco De Martino


Pubblicato il 15 Novembre 2019

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