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Padiglione di “Agrimed”, un mezzo fallimento… ma la colpa è della Fiera

Anche quest’anno l’Ente Fiera del Levante di Bari ha dato spazio ad “Agrimed 2013”, il magnifico Salone dedicato alle eccellenze agroalimentari della Puglia che, da tempo, accende i suoi riflettori sulle migliori produzioni enogastronomiche regionali. Ma quest’anno qualcosa è andato storto e l’assessorato all’Agricoltura della Regione Puglia – per mano del suo dirigente responsabile – ha espresso tutto il suo disappunto all’ente fieristico barese, mettendo i fila le ragioni di ciò che nel corso della 77° edizione non è andato per il verso giusto. E chiedendo a quanto sembra addirittura la restituzione di quanto anticipato in soldoni prima della Campionaria. Ed anche se di provvedimenti e determinazioni dirigenziali, a parte la nota protocollata pochi giorni fa, non c’è ancora traccia negli uffici di Corso Sonnino e nei due enti, almeno ufficialmente, nessuno si sbilancia, chi ha letto la missiva dell’assessorato di Nardoni descrive i numerosi punti che hanno originato il disappunto dell’amministrazione guidata da Vendola. Insomma, è vero che la Fiera del Levante anche in questa settantasettesima edizione c’ha tenuto a rinnovare l’oramai tradizionale appuntamento dedicato al comparto agricolo, settore che ha fatto passi da gigante in Puglia, ma non come si aspettavano alla Regione. Al punto da ridimensionare ciò che si leggeva all’ingresso del Padiglione 18, il mese scorso,  “In Puglia il futuro diventa grande”. Insomma, certo non era prevista negli spezi riservati a “…colori, profumi e sapori di una delle tradizioni agricole e alimentari più importanti e ricche del nostro Paese” la presenza di altre regioni coi loro marchi e prodotti tipici, a fare concorrenza imprevista distraendo i visitatori. Ma anche allestimenti e servizi, pavimentazioni e moquette sarebbero stati l’altro punto dolente per spazi pagati a peso d’oro e non certo all’altezza di quanto convenuto, come si legge nella missiva di contestazione alla quale adesso l’ente diretto da Leonardo Volpicella dovrà replicare punto su punto. Dando in fretta, se ci riesce, le proprie spiegazioni. Un’altra tegola, dunque, per l’ente fieristico barese finito più volte nel mirino in questi ultimi tempi, affidato da poche settimane all’estroso avvocato barese Ugo patroni Griffi dopo le dimissioni dell’esimio prof. Viesti. Stando così le cose, non si sa bene come si concluderà e fino a che punto potrà giungere questa ‘querelle’ tra Ente fieristico e Regione Puglia, tenendo presente che, come assicurano i bene informati, nessuno intendeva far trapelare nulla, anche se in assessorato sembrano proprio intenzionati ad andare fino in fondo, senza fare sconti a nessuno sulla scorta, come detto, delle condizioni dettate dai contratti, non rispettate da chi ha manovrato le fila dell’ultima Campionaria. Che molto probabilmente, per far cassa e propagandare alla fine il maggior numero possibile di espositori, ha concesso spazi a destra e a sinistra senza andare troppo per il sottile, a prezzi praticamente stracciati. E alla fine, per esempio, quell’area istituzionale nel Salone dell’Agroalimentare messo a disposizione della Regione, dove dovevano esserci al massimo le aziende più rappresentative delle filiere e delle eccellenze pugliesi, gli sportelli informativi sul PSR-Puglia, l’area delle Masserie Didattiche, l’Enoteca con i work-shop educativi su olio e vino con l’immancabile spazio dedicato ai Rosati di Puglia, è finita nel caos. Insomma, se settembre 2013 doveva essere l’occasione “”….per fare il punto sulle politiche legate a una risorsa fondamentale com’e’ l’agricoltura, soprattutto in una stagione come questa, in cui si festeggia una delle migliori vendemmie degli ultimi decenni””, come declamato alla prima occasione da Vendola, alla fine nel Padiglione che doveva essere dedicato esclusivamente all’agricoltura si sono presentate una miriade di enti, ditte e società di tutti i tipi. Mantenendo il miglior rapporto tra qualita’ e prezzo, visto che a pagare più di tutti e forse per tutti, con quei prezzi, sarebbe stato proprio l’assessorato…

 

 

Francesco De Martino


Pubblicato il 16 Ottobre 2013

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