Cultura e Spettacoli

Pane e quotidiano con Gëzim Hajdari  (II parte)

Pochi grammi di poesia al giorno per stare a contatto con l’universo poetico che vibra intorno a noi

Nell’inverno del 1991, Hajdari fonda, insieme ad altri attivisti, il Partito Democratico e il Partito Repubblicano della città di Lushnje, subito all’opposizione, e viene eletto segretario provinciale per i repubblicani nella suddetta città. È cofondatore del settimanale di opposizione “Ora e Fjalës”, nel quale svolge la funzione di vice direttore. Allo stesso tempo scrive sul quotidiano nazionale “Republika”. Più tardi, nelle elezioni politiche del 1992, si presenta come candidato al parlamento nelle liste del PRA, ma senza essere eletto. Nel corso della sua intensa attività di esponente politico e di giornalista d’opposizione in Albania ha denunciato pubblicamente e ripetutamente i crimini del ex-regime di Enver Hoxha, nonché la corruzione e gli affari sporchi tra mafia e i politici dei regimi corrotti post-comunisti di Tirana.

 

Il mio migliore amico è un asino,
un animale buono e serio.
Quando siamo tristi e amareggiati
ci guardiamo l’un l’altro negli occhi
per consolarci.

Insieme parliamo delle nostre cose,
mentre portiamo le pietre dalla cava
o andiamo nel bosco a far legna.
Meglio dar retta al mio ciucci o
che agli slogan del Partito.

Della nostra stretta amicizia,
le spie vigili del villaggio,
informarono la polizia segreta:
“Gëzim Hajdari e il suo asino
minacciano di rovesciare il socialismo”.

da Poesie scelte, Besa-Controluce, 2014

Rubrica a cura di Maria Pia Latorre ed Ezia Di Monte

 


Pubblicato il 22 Febbraio 2023

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