Cronaca

Quel concorso inutile e senza sbocchi all’Acquedotto Pugliese

“Una selezione pubblica bandita a marzo per ottantacinque assunzioni nell’Acquedotto Pugliese, inerenti diciotto differenti profili professionali, alla quale hanno risposto quasi ottomila candidati, e per alcuni profili sono iniziate le prime prove. Ma nel frattempo sono intervenuti il decreto firmato dal Ministro Madia che ha disposto un blocco nelle assunzioni nella pubblica amministrazione – ad eccezione di figure professionali classificate come ‘infungibili’ – fino al 30 giugno 2018; e un nuovo corso aziendale, con un cambio ai vertici che secondo indiscrezioni avrebbe prodotto una differente valutazione in merito al personale, che sarebbe invece in esubero, e quindi un orientamento completamente diverso sull’ingresso di nuove unità, da rimandare e dilatare a data da destinarsi. Così il tempo investito nella preparazione e nello svolgimento di una selezione così importante, le spese sostenute e magari le altre opportunità rifiutate o scartate nello stesso periodo, nella speranza e consapevolezza dell’importanza di un impiego a tempo indeterminato, rischiano di essere vanificate da un futuro che appare comunque nebuloso. Non si può bandire un concorso pubblico senza fornire certezza su modalità e tempi di effettiva assunzione, per doveroso rispetto verso i candidati e le loro famiglie: l’attuale esecutivo regionale è quindi chiamato a fare immediatamente chiarezza e a garantire trasparenza sulla situazione interna all’AQP, non essendo state bloccate le prove selettive”. Giannicola De Leonardis, consigliere della Regione Puglia di Area Popolare, è tornato in questi termini sulle prove per assumere funzionari, tecnici e impiegati a via Cognetti, quando già l’inverno scorso c’erano le prime denunce e le ombre della magistratura inquirente, sul concorso praticamente ancora all’inizio, ma già in corso di svolgimento, all’Ente Autonomo Acquedotto Pugliese. A definirlo “discriminatorio quanto inaccettabile” era stato subito il capogruppo dei Conservatori e Riformisti alla Regione Puglia, Ignazio Zullo. Che, senza pensarci due volte, aveva puntato l’obiettivo sulle selezioni per l’assunzione di quelle unità fra laureati e diplomati da parte, appunto, dell’Acquedotto pugliese. <> Ma le domande di Zullo ai responsabili di via Cognetti non etrano terminate. <> Tutte domande e interrogativi, col carico delle più recenti di Deleonardis che ha preso atto dei provvedimenti governativi, da girare a chi finora ha finto di non vedere e non sentire, in barba alla tanto declamata trasparenza…troppa acqua in bocca finora all’Acquedotto e in Regione!

 

Francesco De Martino 

 

 


Pubblicato il 18 Ottobre 2016

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