Cultura e Spettacoli

Reich, scomodo anche a teatro

Già figlio di un disegno imperfetto (la Creazione), l’uomo non si aiuta. Di fatto, è correo della propria infelicità. Eppure la soluzione, stando a Wilhelm Reich, sarebbe a portata di mano. Nella prima metà del Novecento, sfidando Freud e l’egemone morale sessuofobica, lo psicoanalista austriaco individuò la via d’uscita nella libertà dell’orgasmo. Una sessualità non repressa libererebbe una particolare energia presente nell’uomo (l’energia orgonica) e così preziosa da sconfiggere persino il cancro. Ma Reich incontrò sulla sua strada più nemici che estimatori. Fu processato e condannato. Morì nel penitenziario di Lewisburg nel 1957. Oggi si guarda a Reich con occhi diversi. Oltre che dal ritrovato interesse della Scienza verso il suo pensiero, la conferma viene pure dall’attenzione del mondo della cultura. E’ quest’ultimo il caso di ‘L’orgasmo di Cristo’, un testo di Valentina D’Andrea e Simone Castano e da quest’ultimo messo in scena. L’allestimento è stato in cartellone al Piccolo pochi giorni fa. Uno spettacolo avaro di luce, che alterna tini ironici e drammatici e che si affida interamente al buon talento di Castano. ‘L’orgasmo di Cristo’ parte dalla storia della cacciata dall’Eden e tocca il tema dello Yin-Yang prima di arrivare a Gesù. Poi dal Golgota, passa a pungere i grandi ‘modellatori’ del pensiero evangelico. Infine approda ai giorni nostri con stralci della polemica con Freud e dei capi d’accusa rivolti a Reich. Castano non si risparmia. La sua lettura, piena di passione e dal colore piuttosto mutevole, riesce a rendere accattivante un testo piuttosto composito. Un testo che solleva anche interrogativi, come quello espresso da uno spettatore al termine dello spettacolo : A chi Castano dà ragione, a Freud o a Reich? Il giovane teatrante si è mantenuto sul vago, limitandosi a rispondere d’aver solo voluto fornire un contributo ad un dialogo ancora aperto e meritevole di approfondimento. In verità, la sensazione lasciata dallo spettacolo è diversa : Castano – e così è sembrato a molti – terrebbe più per Reich che per Freud. Questa prudenza nella risposta da parte dell’autore-interprete trova spiegazione nella naturale scomodità del personaggio Reich. Di origine ebraica ed ex comunista, Reich dovette rifugiarsi negli USA all’avvento di Hitler. Dall’altra parte dell’Atlantico fece parlare di sé anche per altre delicate prese di posizione : Reich, che credeva negli alieni (che accusava di voler conquistare la terra), non escludeva di essere frutto di un’ibridazione uomo-extraterrestre e sosteneva che nel 1954 aveva respinto un Ufo nel cielo dell’Arizona puntando in direzione dell’oggetto non identificato un cloud-buster, un dispositivo di sua invenzione in grado di ‘sparare’ flussi di energia orgonica condensata…

 

Italo Interesse

 

 


Pubblicato il 3 Febbraio 2017

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