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Rotazione dei dirigenti? Ecco come si scardina l’anticorruzione inutile e parolaia

E’ trascorso poco più di un paio di mesi da quando il tema era caldissimo, ma adesso il gelo sembra essere calato nel silenzio e indifferenza più assolute. Eppure, la questione della rotazione dei dirigenti che guidano servizi e settori ‘caldi’ alla Regione Puglia, imposta dalle solite leggi belle e patinate, pare essere passata senza dare troppo nell’occhio nel dimenticatoio. Di questa rotazione, passaggio cardine nei progetti anticorruzione di Vendola, Minervini e compagni, s’è parlato per un po’ di giorni soprattutto in conferenze stampa e sui giornali, per poi far calare, appunto, il silenzio più assoluto, come accaduto spessissimo nei quasi dieci anni di governo Vendola alla regione Puglia. Motivo? Forse sarà difficile anche a Vendola mantenere la parola quando si tratta di infilare le mani –e orecchie….- nei santuari dove può dare molto, ma molto fastidio vedere mutare funzionari e dirigenti responsabili tenuti a dare una serie di informazioni importanti sui procedimenti assegnati loro. Tuttavia la giunta pugliese, all’inizio di febbraio scorso, aveva proceduto perfino alla nomina del responsabile anticorruzione (il dirigente a capo dell’Avvocatura, Vittorio Triggiani…a proposito, sarà tenuto anche lui a ruotare?) che starebbe lavorando sodo per dar vita a un settore in grado di garantire la trasparenza degli atti (ma non aveva già fatto tutto a questo proposito l’assessore Minervini?): non solo delibere e determinazioni dirigenziali (pubblicate sul sito ufficiale dell’Ente), ma anche bandi su gare e procedure per concorsi e assunzioni. Tutti settori, specie quello del Personale e del  Finanziario, che hanno sempre goduto di dirigenti fedeli alla linea imposta dal gran capo, spesso con capiarea e alti dirigenti scelti personalmente da Vendola per gestire ‘short list’, assunzioni e collaborazioni, ma anche appalti, contributi, permessi e autorizzazioni. Rotazione cercarsi, dunque, alla Regione Puglia delle belle intenzioni declamate a ogni piè sospinto da un governatore che pare proprio naufragato nel ‘mare magnum’ delle buone intenzioni, mentre c’è ancora chi chiede una proposta di legge, chiara e snella, che prescriva rapidamente il processo di rotazione. Lo chiede di nuovo il consigliere regionale Fabiano Amati, preoccupato per gli scogli contro i quali s’è arenato il Piano anticorruzione approvato dalla Giunta regionale, con le audizioni rimaste praticamente lettera morta –almeno finora….- dell’assessore Guglielmo Minervini e del responsabile regionale anticorruzione, nonché redattore tecnico del piano, avvocato Vittorio Triggiani. Dunque, bisogna procedere rapidamente ad eseguire questa parte del Piano relativa alla rotazione dei dirigenti, per innescare processi maggiormente virtuosi nell’organizzazione del personale regionale, nella difficile ‘battaglia’ contro le incrostazioni della burocrazia. Per Amati è proprio nella disciplina della rotazione del personale e in particolare in quella dei dirigenti, che il Piano approvato dalla Giunta sconta l’unica perplessità e dissenso: protrarre questo adempimento ad altri adempimenti, assoggettare la rotazione a valutazioni di sorta (peraltro escluse dalle linee di indirizzo del Piano Nazionale Antocorruzione), o attendere non meglio precisate attività di ricognizione, determina mancanza di concretezza, quanto alle figure dirigenziali, e con riferimento alle intenzioni del legislatore che approvò la legge anticorruzione. Per questo, la presentazione di una proposta di legge potrebbe rappresentare un utile strumento di stimolo all’attività amministrativa della Giunta regionale, per raggiungere in tempi strettissimi un primo risultato concreto, altamente percepibile, di una volontà ‘radicale’ di riforma della Pubblica amministrazione. A chiederlo anche il segretario regionale del sindacato autonomo dell’Unione Sindacati Impiego Pubblico e Privato (Usppi) Nicola Brescia, per il quale finora hanno brillato in regione “mancanza di concretezza” e “rinvii a tutto spiano”. Quasi impossibile dargli torto….

 

Francesco De Martino


Pubblicato il 29 Marzo 2014

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