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Sempre più a rischio diciassette i milioni di euro per i “Bollenti Spiriti”

 

Brutti o belli, caldi, freddi o bollenti, gli ‘spiriti’ di Vendola e Minervini che dovevano finanziare migliaia di progetti giovanili nella Puglia/migliore del 2000, fanno discutere pure nell’era Emiliano. Soprattutto pensando alla carrettata di milioni di fondi europei che rischiano di tornare tristemente al mittente. E così ieri, a dar man forte all’ex assessore Minervini che chiedeva spiegazioni all’attuale capo della giunta post/vendoliana a proposito dell’attuazione del programma “Bollenti Spiriti”, è stato con tanto di interrogazione il consigliere Sergio Blasi. Fermamente convinto – …anche lui – che quell’esperienza sia stata e sia ancora importante per le sue ricadute economiche e sociali. <>. Insomma, per il consigliere pd si tratta di uno sforzo che, insieme ad altri, può qualificare un investimento della Regione su una categoria sociale che, più di altre vive sulla sua pelle la frustrazione per la carenza di opportunità. Dunque, come Emiliano aveva annunciato in campagna elettorale, l’esperienza di Bollenti Spiriti va corretta, migliorata, ma non deve assolutamente morire. Anche perché si è trattato di una buona pratica che le istituzioni europee non hanno fatto fatica a riconoscere e premiare. E poi, di non secondaria importanza, il rischio di perdere i fondi che la possono finanziare, 17 milioni di euro del Fondo Sviluppo e Coesione 2007-2013. Ecco perché l’assessore alle Politiche Giovanili Piemontese e il presidente Emiliano devono fare chiarezza sulle loro intenzioni in merito a Bollenti Spiriti, anche per dare una risposta ai tantissimi giovani che nei territori chiedono di sapere se la Regione continuerà a investire su di loro. Già, i disoccupati pugliesi, giovani e non giovani, spiriti bollenti i no, una vera piaga che fa male. Terribilmente male, in Puglia. E invece è questa l’eredità dopo dieci anni di governo vendoliano della Regione. Nonostante Emiliano abbia conquistato per la seconda volta il Comune con la promessa dei 30 mila posti di lavoro che a Bari nessuno ha mai visto, ovviamente, la disoccupazione giovanile in Puglia è al 58,1%. La Puglia, nonostante anni e anni di ‘Ritorno al Futuro’ e “Bollenti Spiriti” è tuttora tra le dieci regioni europee con più elevata disoccupazione giovanile. In Italia solo la Calabria sta messa peggio. Una vera catastrofe! Eppure negli uffici dell’assessorato quartiere generale dei bollenti spiriti di Minervini e Alba Sasso hanno speso milioni e milioni di euro in progetti formativi e di inserimento nel mondo del lavoro: da Bollenti Spiriti a Ritorno al Futuro, poco o niente che abbia avuto un ritorno in termini di occupazione reale sul territorio. Il numero degli occupati subisce ancora un crollo verticale nella Puglia dove si frenano gli investimenti privati, dove per iniziare un’attività economica si devono attendere anni per la burocrazia. Minervini, Vendola, Emiliano e Blasi permettendo…..

 

Francesco De Martino


Pubblicato il 29 Gennaio 2016

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