Primo Piano

Si corre verso la quarta proroga. Ma la gestione dello stadio ridiventa un caso

 

Conferenza dei Capigruppo infuocata, ieri mattina al Comune di Bari: la Maggioranza iscrive la proposta di revoca della gara per la esternalizzazione della gestione dello Stadio San Nicola e si scopre che devono approvarla entro il 30 giugno prossimo, perché diversamente la Giunta non può procedere alla quarta proroga. La consigliera del Gruppo Misto Irma Melini s’è opposta in ogni modo, ricordando, innanzitutto, che proprio il 30 giugno scade la proroga della concessione ad FC Bari 1908, ovvero alla Società che a tutt’oggi non ha ancora saldato al Comune di Bari un euro di Tari e imposta pubblicitaria. E così alla società che il presidente Cosmo Giancaspro ha condotto sull’orlo del fallimento, con le ombre di retrocessione o, se tutto va bene, altre penalizzazioni da scontare l’anno prossimo in serie B, l’ente comunale si appresta a concedere un altro anno di proroga per l’impianto-astronave: proprio un bel regalo. <<Ho verbalizzato che ritengo quella proposta illegittima e mi sono opposta inutilmente alla sua iscrizione. A questo si aggiunga che il giorno del Consiglio non sarà come sempre il lunedì, in questo caso il giorno 25 giugno, ma giovedì della prossima settimana o in seconda convocazione venerdì 29 perché a oggi i consiglieri di maggioranza non sanno neanche se hanno i numeri per la prima convocazione dell’assemblea, il 28 giugno>>, sibila la Melini. E non è finita. <<A questo punto mi auguro che intervenga la Corte dei Conti e che l’Anticorruzione si interessi finalmente della mia denuncia fatta ormai due anni fa sull’affidamento diretto della gestione dello Stadio di proprietà comunale, un provvedimento, questo che la Giunta Decaro si appresta ad approvare per la quarta volta attraverso un atto contrario alla legge dello Stato e alle indicazioni di Cantone, capo dell’Anac>>. Del resto era stata molto chiara già un mese fa, la consigliera di minoranza al Comune di Bari, in conferenza stampa: la società di calcio “FC Bari 1908” non paga le tasse sullo Stadio e per di più presenta un conto salato al Comune di Bari e a un sindaco che per tutta risposta, già a maggio, proponeva al Consiglio Comunale la revoca della gara per l’esternalizzazione. Ecco perché la stessa Melini s’era già rivolta a Corte dei Conti e Agenzia Nazionale dell’Anticorruzione per denunciare il <gran pasticcio> della gestione Stadio San Nicola. Ma torniamo alla conferenza di metà maggio, quando la consigliera Melini elencava le esposizioni debitorie della società di calcio barese nei confronti del Comune: un debito che a febbraio di quest’anno ammontava a oltre due milioni e mezzo di euro e precisamente a euro 2.612.294,11 precisi (oltre Iva). Cosmo Giancaspro però ha sempre contestato questi calcoli, richiedendo il rimborso di quanto secondo lui rendicontato come sola manutenzione straordinaria, mentre solo un anno fa prevedeva una ipotesi di “integrale rimborso” per oltre 2 milioni di euro. <<Cifre esorbitanti, ieri come oggi, che la FC Bari pretenderebbe dal Comune in virtù della Convenzione stipulata nel 2014, ma che di fatto sembrerebbe superata dalle successive proroghe, che invece riconoscerebbero ogni onere in capo al concessionario. Così, paradossalmente, mentre il primo cittadino conferma il presidente del Bari Calcio come migliore interlocutore sulla questione Stadio, tanto da procedere con la revoca della gara in favore della sola interlocuzione con la FC –ha precisato la Melini – il Presidente del Bari invoca una norma che sembrerebbe inapplicabile per eventuali rimborsi milionari>>. A complicare il “pasticcio” del “tandem” Decaro-Petruzzelli, la nota della Ripartizione Lavori Pubblici, i cui Uffici tecnici, finalmente chiamati ad intervenire, ritengono che “la descrizione degli interventi edilizi e impiantistici rendicontati risulta sommaria”, tanto da ritenere necessario acquisire dalla Società i documenti integrativi utili ad accertare la congruità dei costi e i lavori realmente realizzati, con l’aggravante che dalla documentazione inviata non si evince una chiara distinzione fra la manutenzione ordinaria e quella straordinaria di cui si chiede il rimborso. Si aggiunga, che tra le integrazioni richieste dalla Ripartizione facente capo all’Ingegner Tondo vi sono anche i “titoli edilizi e/o comunicazioni che avrebbero legittimato l’intervento (protocollo e data)”. Conclusione? <<Ritengo grave che la Giunta Municipale non operi attraverso strumenti trasparenti e legittimi a tutela della più grande opera pubblica della Città, della sua sicurezza e anche del suo futuro. Non solo mi opporrò in Aula alla revoca della procedura di gara, ma ritengo doveroso verificare profili di competenza della Corte dei Conti quanto sta accadendo, proprio in virtù d’un eventuale danno erariale derivante dal deperimento della struttura e dai mancati introiti derivanti dall’affidamento della gara>>.

 

Francesco De Martino


Pubblicato il 21 Giugno 2018

Articoli Correlati

Pulsante per tornare all'inizio