Cronaca

Una rete di assistenza estesa su tutto il territorio barese

Il primo incontro del Tavolo Tecnico permanente per sostenere le azioni di contrasto alla violenza di genere, ha dato già i suoi primi frutti, con la realizzazione di una vera e propria rete di assistenza, estesa su tutto il territorio barese, l’A.I.R.A. – Azioni Innovative Rete Antiviolenza, con cui il Comune di Bari, in collaborazione con il Consorzio Meridia, la Cooperativa Sociale C.R.I.S.I. e l’associazione Giraffa, ha aderito al Piano nazionale contro la violenza di genere e lo stalking, finanziato dal Ministero delle Pari Opportunità. Sul territorio barese esistono molteplici istituzioni ed associazioni che hanno lo scopo di aiutare le vittime di violenza, non solo le donne, ma anche i minori, gli anziani e i disabili. Un esempio fra tutti è il Centro antiviolenza del Comune, che offre consulenza psicologica, sociale ed anche legale, percorsi di mediazione, ma soprattutto è un luogo di ascolto. Sarà ben presto inaugurato un nuovo Centro che aiuterà donne e minori vittime di abusi e stalking. Inoltre, con il progetto Binario Rosa, è stato consolidato un percorso che parte dal Pronto Soccorso del Policlinico e prosegue con l’intervento di magistrati, operatori sanitari e forze dell’ordine, che collaboreranno in maniera sinergica, al fine di sostenere le vittime, ma anche di mettere in fermo giudiziario il violentatore. La novità di questo Tavolo Tecnico riguarda proprio l’inaugurazione del progetto A.I.R.A. che ha tra le sue finalità quella di mettere in rete tutte le organizzazioni e le associazioni isolate del territorio, che dovranno adottare una metodologia di lavoro simile, tesa allo sviluppo e al consolidamento del network interistituzionale che opera nell’ambito delle azioni del contrasto alla violenza, al fine di adottare modalità operative comuni, con l’implementazione dell’interazione dei servizi dedicati al grave e sempre più diffuso disagio sociale. “Così, a partire da oggi ed entro i prossimi 60 giorni, ogni soggetto istituzionale dovrà sottoscrivere il protocollo e condividere le procedure di intervento, al fine di estendere una rete di sostegno per le vittime di violenza” ha dichiarato Ludovico Abbaticchio, assessore al Welfare. Il progetto è stato finanziato con i fondi ministeriali per un totale di 140mila euro, ma la condivisione di strategie d’intervento permetterà di ottimizzare le risorse territoriali, evitando in tal modo la parcellizzazione degli interventi. “Si tratta di una rete che agirà sull’intero territorio nazionale. Con il numero di pubblica utilità 1522, attivo 24 ore su 24, viene invece fornita una prima risposta ai bisogni delle vittime, offrendo informazioni utili riguardanti i servizi socio-sanitari a cui rivolgersi. Purtroppo la violenza, troppo spesso, nasce tra le mura domestiche e le vittime non sanno cosa fare, come comportarsi, quindi qualsiasi forma di assistenza e di aiuto appare indispensabile” ha poi proseguito l’assessore Abbaticchio. E’ importante promuovere un profondo cambiamento culturale, con lo scopo di arginare le conseguenze di questo fenomeno, che è diventato una vera e propria emergenza sociale.

 

Nicole Cascione


Pubblicato il 15 Gennaio 2013

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