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Valenzano, la maggioranza prova a difendersi dalle critiche delle opposizioni

 

Come se non bastasse il caldo afoso e fastidioso di mezz’estate e le giornate roventi di questo fine luglio, durante la settimana al Comune di Valenzano si è pure infiammata la politica locale, fra alcuni partiti della maggioranza di centrosinistra che appoggia il sindaco Luigi Lampignano ed i consiglieri di opposizione, che hanno firmato un comunicato che ha suscitato scalpore nelle fila della maggioranza per la “veemenza dei toni ed il furore accusatorio” con cui i firmatari hanno attaccato le forze di governo cittadine. Infatti, con la nota sottoscritta da Pd, Sel, Idv ed Udc la maggioranza al Comune di Valenzano risponde alle accuse che, qualche giorno prima, gli esponenti delle forze all’opposizione avevano esternato contro il sindaco Lampignano e la sua giunta a carattere prevalentemente famigliare tra alcuni consiglieri di maggioranza e ben tre assessori. Infatti, pur riconoscendo “intoppi” e “rallentamenti” subiti dall’Amministrazione comunale in carica, i partiti sottoscrittori del documento contestano il giudizio espresso dalle opposizioni che considerano la gestione Lampignano come “il periodo più triste e buio della storia politica ed amministrativa che si ricordi a memoria d’uomo” a Valenzano. Secondo Pd, Sel, Idv ed Udc l’Amministrazione che gestisce il Comune alle porte di Bari dalla primavera del 2010 ha sia progetto che un programma politico, entrambi finalizzati a favorire crescita e coesione sociale sul territorio, pur nella ristrettezza delle risorse economiche e finanziarie disponibili in questo periodo. Poi, nella nota, i partiti menzionati ricordano il fiore all’occhiello dell’attività finora svolta da Lampignano e dalla sua coalizione per avviare il programma di Rigenerazione Urbana e per il completamento del Pip, ossia della zona artigianale, a Valenzano. Inoltre, i rappresentanti del centrodestra locale, ora all’opposizione, sono accusati di svolgere unicamente attività ostruzionistica, finalizzata a far cadere l’Amministrazione attuale, per ritornare anticipatamente alle urne, con la speranza di poter riconquistare la guida amministrativa del Comune. Una gestione che in passato è già stata appannaggio delle forze di centrodestra per circa dieci anni e che – ricordano le quattro forze politiche firmatarie della nota – si conclusero con vicende giudiziarie che provocarono lo scioglimento con alcuni mesi d’anticipato del consiglio comunale. Il riferimento è all’inchiesta che, come è  noto, va sotto il nome di “operazione Domino” della Procura barese, il cui processo non è ancora giunto a conclusione. L’operazione, tuttavi, portò alla luce di una serie di interessi occulti che “si erano radicati ed avevano condizionato la vita amministrativa” di Valenzano durante gli anni in cui era sindaco Nicola Tangorra. Sta di fatto, però, che dall’inizio del 2012 il sindaco Lampignano e la sua maggioranza di centrosinistra non navigano più in acque tanto tranquille, poiché all’interno della stessa coalizione di maggioranza si sono verificate fibrillazioni e sfilacciamenti, che in diverse occasioni hanno fatto ipotizzare il venir meno della maggioranza in consiglio. Circostanza, questa, che di fatto non si è poi verificata, ma il sindaco, però, è stato dapprima costretto ad un temporaneo azzeramento della giunta, a giugno scorso, insediando subito dopo un esecutivo che annovera al suo interno due assessori, i fratelli Carella, che a loro volta sono legati da analogo rapporto parentale con l’omonimo consigliere di maggioranza. Come pure un altro assessore, D’Orazio, risulta essere il padre dell’omonimo esponente consigliare di maggioranza che sostiene Lampignano. Una situazione, quest’ultima, per la quale qualche giorno fa ha il Comune di Valenzano è stato al centro della cronaca politica locale e, probabilmente, a breve potrebbe anche far interessare più alti livelli di cronaca, se non altro per le innanzi dette particolarità della giunta cittadina, che è formata da ben tre assessori, su sei, che sono stretti parenti di due consiglieri di maggioranza. E ciò non è certamente un fatto eccezionale e curioso in politica per il sindaco di un Comune di circa ventimila abitanti, come Valenzano, dove non dovrebbe essere certo problematico reperire personaggi con requisiti morali e professionali in grado di poter svolgere il ruolo di assessore, senza che il Primo cittadino venga sospettato ed accusato di essere il garante politico di una gestione nepotistica del ruolo di consigliere comunale. Un dubbio che nel caso dell’attuale giunta comunale di Valenzano a molti difficilmente non verrebbe, pur volendo essere ingenui a tutti i costi e neppure malpensanti. Ma evidentemente per qualcuno la sopravvivenza dell’amministrazione Lampignano è più importante delle apparenze e, quindi, una giunta a forte composizione famigliare non è affatto un problema. Peccato, però, che i rappresentanti consiliari di Pd, Sel, Idv ed Udc che hanno sottoscritto la nota in difesa dell’operato del sindaco sono complessivamente soltanto sei, mentre gli altri rappresentanti della coalizioni di maggioranza, eletti con liste civiche, non hanno ritenuto di condividere il comunicato. Un segnale, questo, non certo rassicurante per il sindaco, nonostante le sue scelte parentali per la giunta.

Giuseppe Palella          


Pubblicato il 27 Luglio 2012

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