Vendola rilancia, ma sale la febbre del personale nella giunta ‘da combattimento’…..
Vittime eccellenti, dimissioni preventive e rimescolamenti vari sono i temi principali che sta affrontando chi vuol cercare di sbrogliare, o meglio comprendere, la ragnatela che avviluppa l’ultimo esecutivo targato Nichi Vendola. La terza giunta ‘rimpastata’, in soldoni, nella seconda legislatura d’una Regione che non trova pace, sballottata tra politici vecchi e nuovi –più vecchi che nuovi…- in fuga ancor prima di occupare la poltrona come Rosa Stanisci o demansionati (ridimensionati?) come l’ex pupillo Guglielmo Minervini, rimosso dall’assessorato ai Trasporti e tornato a quei Bollenti Spiriti (meglio noti come Politiche Giovanili) dove aveva intrapreso l’avventura da neoconsigliere eletto e assessore di fresco (e di punta) nel 2005, con la prima Giunta Vendola. Sue le invenzioni super colorate tanto care al governatore-visionario che spaziavano dal “Mar Rosso”, “Bollenti Spiriti”, “Gaia”, “Principi Attivi”, “Ritorno al Futuro” e via fantasticando. Una serie infinita di provvedimenti, procedimenti e iniziative rivolte via via a giovani, precari, disoccupati, imprenditori in erba e perfino dipendenti regionali delle quali non si hanno più notizie positive o concrete. Insomma, non si sa bene quali benefici e risultati abbiano portato agli interessati o alla collettività, in quasi otto anni di investimenti e finanziamenti vari, tutta quella serie variopinta di allegorie amministrative. Ora, alle cure di Minervini, tornano le attività dei centri sociali affidati al prode Fratoianni – premiato con un bel seggio in Parlamento – cui dovrà applicarsi con l’ausilio dell’ex giovane esperto dei Bollenti Spiriti dottor Elia, anche lui appena premiato con un bel contratto triennale da dirigente regionale. Dalle sue mani, invece, scivolano in quelle dell’altro collega di partito appena nominato assessore, l’avvocato barese Giovanni Giannini, singolari eredità come le biciclette ai dipendenti abbandonate nei sottoscala degli uffici regionali. O le ancor più singolari ispezioni sui treni regionali, affidate ad ispettori scelti non si sa ancora bene come tra il personale regionale. Ma il grande ‘desaparecido’ di questa giunta non si è capito bene fino a che punto <
Francesco De Martino
Pubblicato il 26 Marzo 2013