Cultura e Spettacoli

Assolto ! disse il Giudice al Mercante

Il vantaggio di Brecht rispetto ad altri giganti della drammaturgia è che i suoi drammi non si prestano a riduzioni, né ad adattamenti. Il rigore del suo teatro, figlio d’un pensiero limpido e solido, ne mette le opere al sicuro da ogni arbitrarietà, come quegli stravolgimenti che nel nome d’una modernità pretestuosa e furba affollano  cartelloni a buon mercato. Tanto non può che tornare d’ausilio al teatrante voglioso  di misurarsi con Brecht, per il fatto di obbligarlo a cavare il meglio di sé. Ne consegue che, mediamente, la qualità delle messinscene brechtiane s’innalza d’una spanna su quelle che hanno per oggetto Shakespeare, Molière o Goldoni. Ma quale sfida allestire un Brecht, ogni volta volendo essere scrupolosi e originali al contempo. Ultimi in ordine di tempo a raccogliere un guanto che va facendosi via via più pesante sono stati Walter Pagliaro e Micaela Esdra, protagonisti di un allestimento prodotto da Diaghilev/Santuccio che resterà in cartellone alla Vallisa sino a domenica prossima. Dramma didattico, ‘L’eccezione e la regola’ racconta di come, durante l’attraversamento di un deserto, un perfido mercante, avendo scambiato una borraccia per una pietra, uccide un portatore che gli porta da bere ; facendo eccezione alla regola, la giustizia assolve il mercante rinoscendogli il diritto di temere comunque, poiché potenzialmente pericolosa, una persona di inferiore rango sociale. Walter Pagliaro costruisce intorno alla figura del Mercante (la solita, vigorosa Micaela Esdra) un clima plumbeo e pregno di rancore dove tutto – dai movimenti nevrotici, ai costumi, le maschere e i toni di voce – dà d’innaturale, di forzato, di tagliente. Tale stato di cose crea le giuste premesse all’esemplare, iniqua sentenza, la cui pronuncia alla fine indigna relativamente, tale è la (ben resa) perfidia del meccanismo mentale che le è a monte. Rinforzano questa percezione di cupa impotenza eccellenti scelte musicali e un suggestivo disegno luci che sfrutta bene l’abside dell’Auditorium Diocesano. L’impiego di un cast tutto rosa in un’opera che prevede un solo ruolo femminile su dieci personaggi – scelta condivisiibile dallo stesso Brecht il quale nel suo ‘Breviario di estetica teatrale’ sosteneva che, “impersonato da un attore di sesso diverso, il personaggio rivelerà più chiaramente il proprio sesso” – ha certamente contribuito al successo. A condivere con la Esdra l’applauso conclusivo sono state Silvia Siravo, Carla Ferraro, Giada Lorusso, Martina Carpi e Valeria Cimaglia. Assistenza alla regia di Silvia Micunco, assistenza alle scene di Sebastiana Di Gesù.  –  Prossime repliche dello spettacolo : venerdì 1, sabato 2 e domenica 3 aprile (feriali ore 21:00, domenica ora 19:00)

 

Italo Interesse

 

 


Pubblicato il 29 Marzo 2022

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