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E’ ancora guerra sul maxiconcorso per 200 funzionari

“L’audizione dell’Assessore Caroli in II Commissione, lungi dallo sgombrare il campo dai rilievi e dai sospetti da più parti (anche autorevoli esponenti della maggioranza) sollevate sui metodi di selezione dei prossimi vincitori al concorso in itinere per 200 funzionari, ad essi ne ha aggiunti altri di non meno lieve peso. Si conferma intanto che tale concorso è viziato “ab origine” dai vantaggi comunque riconosciuti a chi ha già lavorato negli uffici regionali, quasi sempre per effetto di chiamate “ad personam” dilatate “ad libitum”. Un privilegio ingiusto rispetto a miriadi di sventurati con la sola colpa di non avere santi in paradiso. Ma forse quel che ancor più grave è che è emersa una carenza di copertura finanziaria destinata o a vanificare il concorso stesso o a scaricarsi su un bilancio autonomo della Regione già di per sé in grave sofferenza. Si aggiunga poi la molto probabile tagliola di un ulteriore blocco delle assunzioni. Tirate le somme, i sospetti di una operazione elettoralistica, volta da un lato a rinnovare promesse inevase,  dall’altro ad ingannare qualche migliaio di incolpevoli disperati, escono da quest’audizione fortemente avvalorate. Purtroppo.” Cosi Il Consigliere Regionale di PDL-FORZA ITALIA Pietro Lospinuso. Ma giunge prontissima la replica dell’assessore al Lavoro e Personale, Leo Caroli, che non ha lasciato cadere nel vuoto le accuse piovutegli addosso dopo la riunione della II commissione. “Non posso consentire che il clima da campagna elettorale possa accecare molti e alterare la verità. E’ inconcepibile come dopo tre ore di audizione in II commissione alcuni consiglieri, contrariamente a quanto assunto in conclusione dei lavori, continuino a trarre considerazioni infondate”. “In particolare: non è vero che il concorso privilegi chicchessia. Non è vero che non risponda ad un’azione programmata di assunzioni e di qualificazione del personale. Non è vero che non poggi solidamente sulle coperture economico- finanziarie a sostegno delle politiche programmatiche sul personale regionale. Non posso consentire quindi che la strumentalizzazione politica offenda gratuitamente il lavoro di anni, tendente a ricercare in maniera trasparente il meglio per la Pubblica amministrazione e a valorizzarne le funzioni. Né posso consentire che vengano offesi i tanti giovani aspiranti ad entrare, attraverso il concorso, nella Pubblica amministrazione, che vengano offesi i precari che legittimamente aspirano all’entrata in ruolo e vengano offesi anche i dipendenti a tempo indeterminato – cd. “storici” – che non possono rimanere vittime delle speculazioni politiche di basso profilo che vorrebbero impedire la loro giusta progressione di carriera. Quello che è vero è che il concorso tende a tenere tutto in equilibrio, nella massima e totale trasparenza ed è l’esempio di buon governo che, nel clima impazzito della imminente campagna elettorale, manda in tilt consolidate passi che forse si pensava di governare in modo opaco”. Ma non è finita. Per Caroli  il concorso per assumere duecento funzionari “D” fa essere “molto ottimista” l’assessore pugliese alle Risorse Umane rispetto alla vicenda dei cosiddetti “funzionari retrocessi” per i quali pende il giudizio davanti al Consiglio di Stato, poiché con i 200 posti a concorso abbiamo aperto il reclutamento all’esterno, pareggiando le promozioni del personale interno avviate ormai oltre dieci anni fa”. “Non accettiamo quindi – conclude Caroli – lezioni di moralità da nessuno, poiché si è operato e si opera solo in base al bene comune”.

 

Antonio De Luigi                                                                        

 


Pubblicato il 22 Marzo 2014

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