Primo Piano

Emiliano, dove sei? Cancellato il decentramento amministrativo…

Il decentramento amministrativo al Comune di Bari da tempo s’è trasformato in una chimera e questo è un dato di fatto confermato dalle dimissioni dell’assessora Annabella Degennaro. Ma per scoprire i motivi che hanno condotto a questa ‘debacle’ della giunta Emiliano bis, probabilmente, bisogna approfondire l’ultima manovra economica approvata in via definitiva al Senato e già controfirmata dal Presidente della Repubblica. Che prevede, a partire dalle prossime elezioni amministrative del 2013, come dal prossimo mandato le funzioni esercitate dai Presidenti e consiglieri delle circoscrizioni saranno onorifiche e volontarie. Considerato che le circoscrizioni per recenti disposizioni legislative vanno istituite in quei comuni con popolazione non inferiore ai 250mila abitanti e con una popolazione media di 30mila abitanti per circoscrizione, i comuni con tali requisiti in Italia sono appena quattordici su più di 8mila complessivi. “Questo provvedimento della manovra, evidentemente, non contribuisce ad abbattere la spesa per la politica che coglierebbe veri risultati se, invece, si orientasse la scure sugli “alti” livelli istituzionali, che a tutt´oggi conservano intatti benefici e privilegi”, spiega Tonino Gadaleta , coordinatore del comitato ‘Municipi per Bari’. Quindi a Bari, comune con circa 320mila abitanti, se le circoscrizioni sono messe in “sicurezza” con la garanzia di conservare il gettone di presenza fino a fine mandato, si constata, pur con le dovute eccezioni, che la gran parte degli eletti nei consigli non svolge appieno il proprio ruolo e le funzioni attribuiti dalla legge, dallo Statuto e dai regolamenti. La responsabilità di questa pesante contraddizione è  della dirigenza dei Partiti cittadini che nelle ultime elezioni amministrative al fine di sostenere le candidature comunali ha  triplicato le liste circoscrizionali (circa 3mila candidati su 134 da eleggere) rispetto alle precedenti consultazioni. “Il risultato di questa squallida operazione politica ha contribuito ad amplificare lo scollamento tra Amministrazione comunale e bisogni dei Cittadini di cui i primi segni si erano già evidenziati nella precedente consiliatura. In questo quadro –continua Gadaleta- non potevano che prevalere le logiche della Politica di retrobottega della spartizione del potere e delle lottizzazioni con il conseguente prevalere di particolari interessi come per esempio quello di uno sviluppo urbanistico della Città incontrollato e disarmonico rispetto alle vere necessità del territorio. La questione ultima della destinazione dell´ex caserma Rossani con tentativi di cambio di destinazione d´uso rispetto a quello già definito e finanziato di Parco Pubblico Polifunzionale,  come promosso dal Comitato Rossani, costituisce la testimonianza più plateale ed emblematica”. E così, mentre si assiste alla solerzia del “potere” comunale nella previsione di “aprire la strada” alle lottizzazioni edilizie e alla spartizione degli incarichi e nomine di vario genere, si porta avanti la politica dell´occultamento, se non del boicottaggio, delle politiche rivolte all´attuazione del Decentramento amministrativo nonostante le priorità assegnate nei programmi elettorali sin dalla precedente consiliatura. Il disinteresse sulla materia è così profondo che non porta nemmeno a considerare che due circoscrizioni come Madonnella e S.Nicola-Murat avendo una popolazione di gran lunga inferiore ai 30mila abitanti (ciascuna, infatti, ne ha 16mila) non hanno i criteri stabiliti per legge per essere rinnovate e in più questo inficerebbe il Regolamento sul Decentramento amministrativo che non potrebbe essere applicabile annullando di fatto le elezioni in tutti i consigli circoscrizionali. “In queste condizioni si offre “il piatto avvelenato” al futuro e inconsapevole Assessore al Decentramento dopo le dimissioni dall´incarico assessorile di Annabella De Gennaro. La De Gennaro ha dichiarato pubblicamente che le sue dimissioni sono  scaturite per problemi strettamente personali. Avrebbe dovuto dimettersi per inadempienza amministrativa già all´indomani del 30 giugno u.s., data in cui per effetto del provvedimento giuntale era prevista l´istituzione dei Municipi, considerato che il suo conflitto di interesse esisteva sin dalla sua nomina ad Assessore”, chiarisce ancora Tonino Gadaleta. Per il quale, inutile dirlo, è ormai tempo per dare avvio a Bari al Decentramento amministrativo attraverso i Municipi in sostituzione delle attuali circoscrizioni (art. 63 bis Reg.Dec.), al rango di comuni metropolitani, è veramente ridotto al lumicino, e l´inadempienza che in tal senso si manifesta è di danno soprattutto ai cittadini che devono essere opportunamente informati, vogliosi di partecipare alla vita amministrativa delle istituzioni perché tutti i provvedimenti presi siano coerenti e rispondenti ai loro bisogni orientando il tutto verso il disegno costituzionale più ampio che vede nella´Area metropolitana, da definire, l´istituzione della Città metropolitana di Bari a potestà statutaria (art. 114 Cost.) con conseguente abolizione dell´Ente Provincia e circoscrizioni.
Francesco De Martino
 
 
 
 
 
 
 
 


Pubblicato il 24 Dicembre 2011

Articoli Correlati

Pulsante per tornare all'inizio