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“Per Santo Spirito un fantasmagorico lungomare ma nessun servizio essenziale”

Il sindaco di Bari, Antonio Decaro, lo scorso 7 giugno ha presentato a Santo Spirito, nel salone della storica Parrocchia di via Napoli, le immagini di come dovrebbe diventare il lungomare Cristoforo Colombo, nella zona antistante il porto, dopo il programmato intervento di riqualificazione affidato dal Comune lo scorso anno al noto architetto spagnolo Oriol Bohigas ed il cui progetto preliminare dovrebbe essere già in dirittura d’arrivo sul tavolo dell’Amministrazione barese. Forse un “sogno” per i santospiritesi e per tutti coloro che frequentano la ex frazione a nord di Bari, trattandosi di una riqualificazione non da poco. Però, è bastata un’ora di acquazzone abbondante, come quella verificatasi lo scorso venerdì mattina, per far svanire il presumibile “sogno” e riportare i residenti ed operatori commerciali della zona alla dura, “nuda e cruda” realtà di quel bel tratto di lungomare locale. Infatti, come accade ormai puntualmente da qualche decennio a questa parte a Santo Spirito (ma anche sul restante tratto di lungomare verso Palese ed oltre), ad ogni scrosciar di nuvole i liquidi e le sostanze solide che scorrono nelle condotte della rete fognaria cittadina sono tornati ad invadere in modo massiccio il lungomare Cristoforo Colombo, soprattutto nel tratto compreso tra la vecchia Torre asburgica, sede della ex caserma della Finanza, e (dalla parte opposta) ciò che è sopravvissuto dell’antico castello d’Argiro. Ossia proprio la zona di lungomare che dovrebbe essere interessata dal progetto di riqualificazione di Bohigas, presentato dal sindaco Decaro. Un progetto che – stante a ciò che è stato annunciato dallo stesso Primo cittadino barese – dovrebbe prevedere la realizzazione di una grande area pedonale antistante la naturale insenatura portuale e compresa tra piazza San Francesco e la parte di lungomare prospiciente al molo di Ponente. Unica eccezione nella suddetta area per le due ruote a pedali, che – sempre secondo il progetto presentato da Decaro – dovrebbero avere un corridoio ciclabile lungo tutto il perimetro dell’area portuale; mentre il regolare transito degli autoveicoli, in entrata ed uscita dalla zona, dovrebbe essere limitato alla parte compresa tra la “Torre” della Finanza e l’innesto con corso Umberto, ovvero lo sbocco di quest’ultimo in piazza San Francesco. “Un’idea di nuovo lungomare – hanno esclamato alcuni residenti – che però dovrebbe ‘fare i conti’ con la realtà attuale di Santo Spirito”. Infatti, dopo l’ennesima invasione di materiale fognario a cielo aperto, fuoriuscito venerdì scorso, a seguito della scrosciante pioggia, dai tombini stradali presenti sul lungomare antistante il porto e, poi, inevitabilmente confluito ad inquinare lo specchio d’acqua portuale, non sono mancati sui social i cittadini che, insieme ad alcune eloquenti e significative immagini di tale deprimente “spettacolo”, hanno commentato la recente iniziativa dell’Amministrazione barese di voler riqualificare il lungomare antistante il porto di Santo Spirito, senza però aver prima provveduto ad eliminare i problemi ormai atavici che lo affliggono. Come è, per l’appunto, quello della fogna nera che invade la carreggiata ad ogni benché minima pioggia ed altri ancora, come ad esempio la mancanza di un idoneo molo foraneo a protezione dello stesso porto o l’assenza ancora di una rete cittadina di fogna bianca, per evitare che – sempre in caso di piogge come quella della scorsa settimana – le vie del centro di Santo spirito diventino dei piccoli fiumicciatoli da percorre con i gommoni invece che a piedi o con le auto. Ma ciò che soprattutto mancano a Santo Spirito e di cui si chiede da tempo al Comune di Bari sono le aree a parcheggio, destinate ad ospitare le auto sia dei residenti della zona porto che dei tanti forestieri, che durante l’estate si spostano a passeggiare sul locale lungomare. Insomma, venerdì scorso un santospiritese, mentre assisteva allo zampillar di fogna sul lungomare, con evidente ironia ha commentato: “Il sindaco Decaro è venuto a prometterci di rifare il look al nostro lungomare, quando invece a Santo Spirito chiediamo invano da anni che ci vengano assicurati servizi essenziali ed indispensabili”. E, continuando nel commento, ha paragonato l’iniziativa dell’Amministrazione barese a quella di un “padrone di casa” alquanto singolare, che “Pensa a sistemarsi il salotto, quando invece in casa ha i servizi igienici che non funzionano, la fogna in caso di pioggia invade lo stesso salotto di cui vuol cambiare gli arredi e pensa di incrementare l’ospitalità della sua dimora, pur non possedendo ancora neppure i posti di parcheggio sufficienti per le auto del proprio nucleo familiare!” E da tal genere di rilievi è forse apparsa anche la domanda su Facebook di un utente del social ma anche di uno dei pontili del porto di Santo Spirito, Sergio Sabatti, che, rivolgendosi in un post direttamente al Primo cittadino barese, ha chiesto: “Sindaco Decaro… se ci sono dei soldini in cassa, non sarebbe mille volte meglio utilizzarli per eliminare i colibatteri dalla vita quotidiana dei cittadini, che non in marciapiedi fru-fru e panchine svolazzanti?” E lo stesso utente verosimilmente si è dato anche una retorica risposta, sempre sotto forma di domanda: “Oppure… è solo l’inizio della campagna elettorale 2019?”seguita da un suo immancabile: “sàcc…”

 

Giuseppe Palella


Pubblicato il 19 Giugno 2018

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