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Om Carrelli: operai arrabbiati nonostante la Cassa Integrazione. “E poi che faremo?

Sembra ancora più tortuosa, la strada sulla risoluzione della vertenza ex Om Carrelli, la fabbrica di Bari-Modugno che pareva avviata sulla via della risurrezione, dopo le promesse del governatore nel corso dell’inaugurazione della ultima Fiera del Levante. Ora, invece, s’è insediato a Bari un tavolo, a porte chiuse, sulla vertenza tornata scottante al quale partecipano, tra gli altri, il solito presidente della Regione Emiliano, e i centonovanta lavoratori che da sette anni attendono di tornare in fabbrica. Gli operai sono “arrabbiati e delusi” dopo che e’ caduta nel vuoto anche l’ultima possibilita’ di una reindustrializzazione del sito che avrebbe dovuto produrre mini auto elettriche per la Tua Autoworks. Un’ipotesi naufragata dopo il ritiro del fondo di investimento americano Lcv che avrebbe dovuto finanziare l’impresa. L’unica buona notizia per i lavoratori, al momento, e’ la proroga della cassa integrazione, che scadra’ a giorni, per un altro anno. “Va bene la proroga che ci permette di mangiare”, spiegano gli operai, “ma vogliamo tornare a lavorare in quello stabilimento e non vivere di assistenzialismo: a questo punto – aggiungono – speriamo in un ricollocamento o nella possibilita’ di valutare l’intervento dello Stato tramite Cassa depositi e prestiti”. Arrivando all’incontro, Emiliano ha detto ai cronisti che “siamo impegnati a trovare un nuovo investitore e non molleremo. La proroga della cassa integrazione che siamo riusciti a ottenere nella legge di Stabilita’, ci da’ il tempo di trovarlo”. Iniziando la riunione, il presidente della task force regionale sul lavoro, Leo Caroli, ha poi spiegato che “l’obiettivo di oggi e’ sottoscrivere un impegno per governare questa nuova fase che si e’ venuta a determinare con il fallimento della Tua Autoworks e l’incarico a un curatore fallimentare di attenzionare anche il Piano industriale che fino ad oggi Tua Autoworks era impegnata a realizzare negli stabilimenti di Modugno”. Insomma, poche le ‘buone novita’, anzi, nessuno parla più delle mensilita’ che gli operai avanzano, quelle di novembre e dicembre. Inoltre un eventuale nuovo investitore prenderebbe solo una ottantina di operai. Anche Francesco Carbonara, rappresentante Rsu Fiom Cgil della ex Om Carrelli commenta l’esito del tavolo di crisi di Emiliano che ha voluto incontrare gli operai per fare il punto della situazione sulla vertenza che, come detto, da sette anni vede coinvolti diversi investitori che manifestano il proprio interesse a una reindustrializzazione, ma poi ritirano la propria disponibilita’. Tutto fermo dopo le promesse che la fabbrica barese avrebbe dovuto produrre mini auto elettriche nello stabilimento di Modugno, almeno fino all’improvviso ritiro del fondo di investimento americano Lcv che avrebbe dovuto finanziare l’impresa. Stando a Carbonara, alcuni operai hanno abbandonato la riunione quando hanno saputo che la proroga della cassa integrazione, che e’ stata inserita nella legge finanziaria, e’ “condizionata al fatto che il curatore fallimentare reperisca fondi per la copertura dei Tfr”. Emiliano, aggiunge Carbonara, “ci ha detto che continueranno nella ricerca degli investitori e parallelamente tenteranno di alleggerire il nuovo investitore di alcuni lavoratori che potrebbero essere impiegati in qualche altra azienda del territorio”. Poi, sottolinea, “e’ arrivato il sindaco di Bari, Antonio Decaro, per dirci che ci sono manifestazioni di interesse, e che pero’ i nuovi investitori non prenderebbero tutti i lavoratori ma solo una ottantina di persone”.  Quanto alla “vecchia cassa integrazione”, Carbonara spiega che “non possono darcela perche’ l’azienda che era subentrata non pagava lo studio che si occupava di preparare i relativi modelli e questi, giustamente, gratis non lavorano”. “Ci hanno assicurato – la conclusione del sindacalista barese – che proveranno a contattare qualche studio locale”. Buon Natale a tutti, cassintegrati compresi….(fdm)

 

 


Pubblicato il 23 Dicembre 2017

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